Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] all’interno della linguistica generale. Risulterebbe riduttivo limitare lo y. a una lingua degli strati meno colti, elevando l’ebraico al livello alto della comunicazione; è infatti ben più complessa e dinamica la relazione fra i due mezzi espressivi ...
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Ebraista (n. Gorizia 1784 - m. 1855), insegnante e poi rabbino, dal 1846, nella sua città natale, uno dei rappresentanti dell'illuminismo ebraico, di moderate tendenze riformiste. Tra le sue opere: Ma'ămār [...] ha-Qabbālāh ("Esame della tradizione", 1852). Tradusse in italiano il Pentateuco (1821), aggiungendovi un nuovo commento in ebraico, e diede l'edizione di varî testi letterarî ebraici. Importante la sua analisi del Libro di Ester, pubblicata in ...
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Orientalista e biblista (Bordeaux 1798 - Issy 1879). Sacerdote (1822), prof. alla Sorbona (1831-51), autore di opere grammaticali (ebraico, caldaico, arabo) e bibliche: Introduction historique et critique [...] aux livres de l'Ancien et du Nouveau Testament (6 voll., 1838; trad. it. 1843-47); La Bible selon la Vulgate, traduite en français (1863; 3a ed. 1889-90 a cura di F. Vigouroux), molto diffusa ...
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Lessicografo, grammatico e commentatore ebreo della Bibbia (sec. 10º), di setta caraita; per primo rilevò la parentela tra l'ebraico e l'arabo e divise le radici ebraiche secondo il numero delle radicali. ...
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Teologo e filologo luterano (n. Greiz 1835 - m. 1912). Studiò i detti extracanonici di Gesù, tentandone una ritraduzione in ebraico, in cerca di quello che sarebbe stato il "vangelo primitivo" fonte dei [...] sinottici (Agrapha, 1889; Die Logia Jesu, 1898; Der Paulinismus und die Logia Jesu, 1904) ...
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Egittologo (Pisa 1800 - ivi 1843). Studiò le lingue orientali con G. G. Mezzofanti, a Bologna, poi (dal 1824) fu prof. d'ebraico e d'arabo nell'univ. di Pisa. Nell'anno seguente strinse amicizia con J.-F. [...] Champollion e, sotto la sua guida, si diede allo studio dei geroglifici. Partecipò (1828-29) a una spedizione in Egitto e, tornato in Italia, ne pubblicò i risultati. I suoi scritti più importanti sono ...
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Orientalista italiano (Roma 1844 - ivi 1935), dapprima custode del gabinetto numismatico della Biblioteca Vaticana (1873-76), poi prof. (1876-1919) di ebraico e lingue semitiche comparate nell'univ. di [...] Roma, dove ebbe anche l'incarico dell'insegnamento del greco (1886-88) e di storia e lingue d'Abissinia (dal 1885). Socio nazionale dei Lincei (1878). Dopo una memoria Sulla sede primitiva dei popoli semitici ...
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Biblista e filologo (Eichstätt 1882 - ivi 1938); dal 1911 professore di esegesi vetero-testamentaria nel seminario della sua città. Propose una restituzione di un testo ebraico dell'Antico Testamento più [...] quello masoretico attraverso il confronto con le versioni antiche; secondo W. i Settanta avrebbero usato un testo ebraico già trascritto in greco (Die Psalmen textkritisch untersucht, 1925; Die Transkriptionen von der Septuaginta bis zur Hieronymus ...
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Busi, Giulio. – Filologo italiano (n. Bologna 1960). Laureatosi in Lingue orientali (ebraico) presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha conseguito il dottorato di ricerca in Ebraistica presso l’Università [...] ’Università di Venezia. Dal 1999 dirige l’Istituto di Giudaistica della Freie Universität Berlin. B. è esperto di misticismo ebraico, di cui ha analizzato sia lo sviluppo storico che i valori letterari e le implicazioni estetiche e visuali. È inoltre ...
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masorà (ebr. masōrạh) Il complesso di lavori filologici che varie scuole di dotti rabbini compirono dal 5° al 10° sec. d.C., sul testo ebraico dell’Antico Testamento, per fissarlo e assicurarne la retta [...] pronuncia nella lettura sinagogale. Tra le varie scuole si è imposta quella palestinese di Ben Āshēr, che dà il testo comunemente accolto.
Il nome di masoreti designa i dotti stessi ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.