GRIMANI, Marino
Giampiero Brunelli
Nacque a Venezia intorno al 1488 da Girolamo e da Elena Priuli. La sua formazione fu affidata a importanti umanisti come Gregorio Amaseo, M. Masuro, Girolamo Aleandro. [...] , affermava che per ottenere giustificazione e grazia al cospetto di Dio non servivano le esteriori norme del popolo ebraico, "sed sola utrique fides profutura est" (ibid., c. 162v). L'ambiguità è ulteriormente accresciuta dalla presenza nell'opera ...
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Gigante
Ivan Nicoletti e Marco Bussagli
Gigante è il nome che in numerose mitologie e tradizioni mitico-religiose è attribuito a figure extraumane, caratterizzate in primo luogo da una statura straordinaria [...] loro distruzione dopo il diluvio.
Tutti questi racconti, sia quelli appena ricordati di tradizione gnostica fioriti in ambito ebraico e siriaco, sia quelli di tradizione classica, ricalcano il medesimo schema secondo cui le genti originarie, quelle ...
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GIANNOTTI RANGONI, Tommaso
Franco Bacchelli
Nacque a Ravenna nell'agosto 1493 da una famiglia Giannotti o Zannotti, borghese e probabilmente agiata.
Nulla sappiamo dei suoi genitori e dei suoi primi [...] dei Savi di Ravenna ad aiutarlo economicamente, aveva pensato a un collegio in cui fossero anche insegnati il greco, l'ebraico e le matematiche; poi, soprattutto dopo l'incendio del palazzo e la sua riedificazione a cura di I. Sansovino nel ...
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GREGORIO (Gregorio Giovanni Gaspare Barbarigo) Barbarigo, santo
Gino Benzoni
Primogenito di Gianfrancesco (1600-87, del ramo di S. Maria del Giglio) di Gregorio e di Lucrezia di Pietro Lion, nacque [...] del presidente dell'Ambrosiana duca Antonio Renato Borromeo, del cardinale Girolamo Casanate, dispone di caratteri greci, arabi, ebraici. E, forse, sua benemerenza più significativa l'edizione - curata dall'arabista Ludovico Marracci -, del 1698, in ...
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Stato dell’America Settentrionale. Secondo Stato del mondo per estensione dopo la Russia, occupa poco meno della metà del Nordamerica, all’incirca tra i 41° e gli 83° latitudine N e tra i 52° e i 141° [...] l’opera di E. Mandel, che, insieme al più celebre narratore M. Richler, è tra i massimi esponenti della minoranza ebraico-canadese. Altre tendenze sono lo sperimentalismo ‘arcaico’ di E. Birney, la poesia femminista di D. Livesay, quella visiva di B ...
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CLEMENTE V, papa
Agostino Paravicini Bagliani
Bertrand de Got, terzo dei dodici figli di Ida de Blanqueforte e Béraud de Got, signore di Villandraut, Grayan, Livran e Uzeste, nacque a Vilandraut (Gironde) [...] , C. V prese alcune decisioni importanti nel campo dell'insegnamento: ordinò, ad esempio, che si nominassero insegnanti di ebraico, greco, arabo e siriaco nelle università di Roma, Parigi, Oxford, Bologna e Salamanca (Corpus iuris canonici, II, col ...
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PIO V, papa, santo
Simona Feci
PIO V, papa, santo. – Antonio Ghislieri nacque a Bosco (oggi Bosco Marengo, Alessandria), all’epoca ducato di Milano, il 17 gennaio 1504 da Paolo e Domenica Augeri.
Nel [...] su qualunque bene acquisito durante il precedente pontificato; si abbassò e poi eliminò il tasso di interesse sul prestito ebraico e, infine, il 26 febbraio 1569 fu decretata l’espulsione delle comunità dallo Stato della Chiesa, a eccezione delle ...
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Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] città. A Milano l’arcivescovo dà vita ad un’apposita organizzazione per aiutare gli ebrei, mentre a Firenze il Comitato ebraico, per organizzare l’aiuto, è ospitato nell’arcivescovato. In molti conventi, episcopi e case di gente comune, dalla Sicilia ...
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Reliquie e basiliche
Livia Bevilacqua
Le pagine che seguono saranno dedicate, da un lato, alla fortuna delle ‘reliquie’ di Costantino e alle manifestazioni del culto di queste dal VII secolo circa fino [...] Calvario e il suo spettacolare arredo:
Verso oriente, invece, un’altra grandissima chiesa fu costruita nel luogo che in ebraico è chiamato Golgota. Nella parte superiore è sospeso alle funi un grande candeliere circolare di bronzo con lampade, sotto ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] che le tenebre e il mondo fossero una potenza a sé stante e contraria a Dio (come nelle posizioni dualistiche gnostiche sia ebraiche sia cristiane); per esse il mondo si fa tenebra quando si chiude in se stesso o si rifiuta di farsi illuminare dalla ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.