'
Geografia umana ed economica
di Paolo Migliorini
Stato dell'Africa nord-orientale. Secondo una stima del 2005 la popolazione dell'E. ammontava a 77.505.000 abitanti, quasi il doppio rispetto al 1970. [...] della politica di Sharon, l'E. sospendeva (aprile 2002) ogni contatto non diplomatico con lo Stato ebraico.
Con il ridimensionamento dell'autorità egiziana nella mediazione del conflitto israelo-palestinese, anche la tradizionale amicizia del ...
Leggi Tutto
Costantino il Grande a Mosca dai Rjurikidi alla dinastia dei Romanov
Marcello Garzaniti
La figura dell’imperatore Costantino ha segnato le principali tappe della Moscovia e dell’impero russo. Per la [...] escatologiche che preannunciavano il ritorno alle origini dell’Impero romano-orientale e allo stesso tempo la conversione del popolo ebraico:
Già Dio ha visitato noi cristiani con la sua misericordia, e per le preghiere della purissima Madre di Dio ...
Leggi Tutto
Giurisdizionalismo
RRaffaele Ajello
Georges De Lagarde, per descrivere i "Prodromi dello Stato moderno", ha tracciato il profilo di cinque diversi modelli secondo cui si sviluppò l'organizzazione delle [...] contro chi si azzardasse a negare, nelle controversie ecclesiastiche, l'assoluta autorità del re inglese, secondo un uso già ebraico (ibid., pp. 13 e 222).
Grozio cercava di retrodatare, e quindi nobilitare, i tentativi che gli stati avevano compiuto ...
Leggi Tutto
GIUDICI, Battista dei
Diego Quaglioni
Figlio di Lorenzo, di cospicua e nobile famiglia intemelia, nacque a Finale, nel Marchesato ligure dei Del Carretto, tra il 1428 e il 1429 (il suo epitaffio, dettato [...] dunque una viva reazione alla posizione tradizionalmente indulgente delle correnti giuridiche di ambito civilistico verso il mondo ebraico, e uno dei migliori documenti di quel clima ideologico che doveva rapidamente portare alla creazione dei ghetti ...
Leggi Tutto
Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] , sulla fine del secolo, con il gusto – alimentato da G. Pico della Mirandola – della cabala e del misticismo ebraico.
Mentre l’assimilazione della cultura greca e l’approfondimento del senso della ‘rinascita’ antica danno frutti sempre più cospicui ...
Leggi Tutto
Russia
Berardo Cori
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
'
(XXX, p. 264; App. II, ii, p. 756; III, ii, p. 638; V, iv, p. 587; v. anche urss, XXXIV, p. 816; App. I, p. 1098; II, ii, p. 1065; III, ii, p. [...] ebrei (che hanno una loro provincia autonoma in seno alla Repubblica Russa). I culti ortodosso, musulmano, buddista ed ebraico sono in qualche misura protetti dallo Stato, in quanto considerati "culti tradizionali della Russia" secondo una legge del ...
Leggi Tutto
COMPAGNONI, Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a Lugo di Romagna il 3 marzo 1754 da Giovanni e Domenica Ettorri, e fu battezzato col nome di Marco Giuseppe. La famiglia, che risiedeva nel paese da circa [...] quale però il C. trovò modo di inserire un Saggio sugli Ebreie sui Greci, che fu poi ristampato, dove il popolo ebraico veniva appassionatamente esaltato per le sue doti di fermezza, unità e fierezza, mentre dei Greci si condannavano la viltà e la ...
Leggi Tutto
PIO
Anna Maria Ori
– I Pio, signori di Carpi dal 1329 al 1529, emersero con una propria identità familiare nel XII secolo – assieme ad altre nobili casate, tra cui i Pico della Mirandola – dal folto [...] quadrati e quattro porte in sostituzione delle difese dei singoli borghi e l’introduzione del primo banco feneratizio ebraico: iniziative che testimoniano la vitalità e l’attrattiva economica del luogo, in deciso sviluppo dopo la grande peste ...
Leggi Tutto
CONCINI, Concino
William Monter
Figlio di Giovan Battista, uditore e primo segretario del granduca di Toscana, e di Camilla Miniati, nacque a Firenze dopo il 1570. Già suo nonno Bartolomeo era stato [...] compiuto). Il loro protetto, il medico Montalto, procurò a casa Concini alcuni libri rari, inclusi testi medici in ebraico, che legò al Concini.
Il C. conosceva anche altri dotti meno singolari di Cosmo Ruggieri, incerto abate, ex-prestigiatore ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Sigonio
Guido Bartolucci
L’opera di Carlo Sigonio rappresenta un momento di passaggio tra la storiografia politica del primo Cinquecento e le opere del 17° sec., in un periodo di profonda trasformazione [...] il ruolo dell’ultima opera da lui pubblicata nel 1582, il De republica Hebraeorum.
I sette libri sullo Stato ebraico, infatti, non sono un contributo di Sigonio alla politica di riforma religiosa promossa dal cardinale Gabriele Paleotti, né un ...
Leggi Tutto
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.