BOSSI, Luigi
Lucia Sebastiani
Nato a Milano il 25 febbr. 1758, secondogenito del marchese Benigno e di Teresa Bendoni, fu destinato alla carriera ecclesiastica. Ricevette privatamente un'istruzione [...] molto accurata, studiando anche il greco e l'ebraico, e frequentò quindi le scuole di Brera. A sedici anni si iscrisse alla facoltà legale dell'università di Pavia, allora ravvivata dalla recente riforma teresiana, seguendo anche i corsi dello ...
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Pittore israeliano (Borispol, Ucraina, 1891 - Tel Aviv 1985). Dopo aver studiato a Kiev e a Mosca, Z. si trasferì in Palestina nel 1923 e completò i suoi studî a Parigi (1927). Nel 1947 fu uno dei fondatori [...] del gruppo d'avanguardia ebraico "Nuovi Orizzonti". Pittore dotato di una forte emotività, da una pittura di paesaggio che rivela chiare tracce d'intimismo, è giunto a un lirico astrattismo. ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] di retorica, greco ed ebraico. Grande conoscitore di lingue antiche e moderne, si distinse per l’intensa attività di traduttore sia di classici greci sia di autori francesi e inglesi a lui contemporanei.
La sua traduzione più celebre è quella delle ...
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BAGNOLO, Giovanni Francesco Giuseppe
Luigi Moretti
Nacque a Torino il 4 ott. 1709, dal conte Iacopo Antonio e da Chiara Maria Perez. Si laureò in legge nel 1733, ma si dedicò dapprima alle matematiche, [...] solo alcune parti, sufficienti tuttavia a darci un'idea della posizione, ormai superata, che aveva il B. nella questione: l'ebraico sarebbe stata la matrice di tutte le lingue, le Tabulae dovevano essenzialmente spiegarsi con l'ausilio del grec0, la ...
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CONAT (Conath, Cunat, Conatì), Abraham (Abraham ben Shlomo ben Baruch)
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Nacque probabilmente a Conat, nella contea del Rossiglione, da Shlomo (Salomone) di Baruch.
Il luogo di nascita, o almeno di [...] madpissim ha-ivrim [Studi sulla storia degli stampatori e dei libri, ebraici], Jerusalem 1978, pp. 3-12); L. Pescasio, L'arte 1959, p. 89; D. Nissim, Nel V centenario delle prime stampe ebraiche (1475-1975), in Atti e mem. dell'Acc. Patavina di sc., ...
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Biblista austriaco (Bregenz 1855 - Valkenburg, Paesi Bassi, 1923); gesuita, collaborò al Cursus Scripturae Sacrae diretto da R. Cornely, pubblicandovi il Lexicon biblicum (3 voll., 1905-11), l'Atlas biblicus [...] (1907) e curando nuove edizioni di opere esegetiche di Cornely. Fu prof. di ebraico e Sacre Scritture a Ditton Hill (1891-95) e a Valkenburg (1895- 1907). ...
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CIGALINI, Francesco
Roberto Ricciardi
Nacque a Como da Paolo, medico, nel 1489, Seguì la professione patema, ma si interessò, oltre che di medicina, anche di storia patria, lingue antiche e astrologia. [...] Fu valente conoscitore del latino e dell'ebraico e specialmente del greco, tanto da non aver bisogno "di un interprete per intendere Ippocrate e Galeno nella loro lingua" (B. Giovio, p. 234).
Il C. fu senza dubbio una delle persone più stimate della ...
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CALONIMO (Calonymos, Kalonymos), Davide
Juliana Hill Cotton
Nacque a Bari verso il 1439 dal "maestro" Iacopo Meir, di una antica famiglia ebrea che si tramandava di padre in figlio una ricca tradizione [...] speranza di ottenere una maggiore libertà per gli ebrei nell'Italia meridionale. Nel 1466 il C. tradusse (dal latino?) in ebraico, col titolo di Mar'ot ha-Kokabim, De aspectu siderum di Giovanni di Gmunden; infine nel 1484 scrisse un commento alla ...
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Scrittore polacco (n. Stryj 1905 - m. 1996). Giornalista, corrispondente dall'Italia (1949-52), esordì con alcuni romanzi ispirati al realismo socialista (Bieg do Fragalà "Corsa a Fragalà", 1951, sulle [...] lotte contadine in Calabria); si dedicò poi alla romantica rievocazione del mondo ebraico della nativa Galizia, ripercorrendo, nella trilogia costituita da Głosy w ciemności ("Voci nelle tenebre", 1956), Austeria (1966; trad. it. 1984) e Sen Azrila ( ...
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CHIARINI, Luigi
Fausto Parente
Nacque "nel piccolo castello di Valiano" (Notizia biogr., p. 7; ad Acquaviva, secondo il Capei, p. 134) in Val di Chiana da Antonio e da Stella Casagli il 26 apr. 1789. [...] di N. Capurro. Nel 1818, sempre a Pisa, il C. pubblicò un Saggio di poesie, in parte proprie, in parte tradotte dall'ebraico, dal greco e dal latino.
La situazione di indigenza in cui versava lo risolse - a sollecitare il Ciampi - che, nel 1818, era ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.