PODIANI, Prospero
Paolo Vian
PODIANI, Prospero. – Secondogenito di Lodovico di Girolamo e di Girolama di Eusebio Fumagioli, fratello di Piergirolamo, Ercole, Bernardino e Marcello, nacque, forse a Perugia, [...] il 30 marzo e trasmessi il 2 aprile alla Biblioteca Vaticana (83 manoscritti: 71 in alfabeto latino, 10 greci, un ebraico e, forse, un arabo). L’operazione, evidentemente ancora dettata da timori di dispersioni, era prevista come acquisto, ma pare ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] , il latino, ma non il greco, mentre nel 1821 aveva iniziato, senza però approfondirlo, lo studio dell'ebraico e del tedesco.
In linea generale, prevalse nel giovane G. un orientamento eclettico, considerato peculiare dei "cristiani filosofi ...
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PIO VII, papa
Philippe Boutry
PIO VII, papa. – Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato [...] di Venezia, dove rimase fino al 1763. A Padova approfondì le sue conoscenze del latino, del greco e dell’ebraico e venne avviato agli studi teologici in un clima spiccatamente giansenista e antigesuitico. Passato nel 1763 al collegio S. Anselmo ...
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Hitler, Adolf
Massimo L. Salvadori
Il più tragico esempio di tirannide moderna
Adolf Hitler è stato tra le maggiori figure del Novecento. Fu al potere in Germania per soli dodici anni, dal 1933 al 1945, [...] alla resa nel maggio 1945.
Quando ancora era al vertice dei suoi successi, Hitler aveva deciso la soluzione finale del problema ebraico: la politica dello sterminio che portò all'olocausto (Shoah) degli ebrei, uccisi in massa (tra i 5 e i 6 milioni ...
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GIUNTI (Giunta), Lucantonio, il Vecchio
Massimo Ceresa
Nacque a Firenze, da Giunta di Biagio, nel 1457 nel "popolo" di S. Lucia d'Ognissanti, dove trascorse la fanciullezza.
La famiglia, di origine [...] Il Brucioli, esule toscano trasferitosi a Venezia, si impegnò totalmente, per due anni, forse finanziato dal G., nello studio dell'ebraico e nella traduzione dell'Antico Testamento. Mise poi a frutto i suoi studi con la traduzione dei Salmi, stampati ...
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BARTOLETTI, Enrico
Bruna Bocchini
Nacque il 7 ottobre 1916 a San Donato di Calenzano, in provincia di Firenze, da Gino, fabbro, e Albertina Donnini. Enrico era il secondogenito di quattro figli: Sandro, [...] richiamato a Firenze e nominato vicerettore del seminario minore di Montughi; dallo stesso anno insegnò Sacra Scrittura, ebraico e greco biblico nel corsi di teologia del seminario maggiore. Nel settembre 1943 divenne rettore del seminario minore ...
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ARCO, Giovanni Battista Gherardo d'
Corrado Vivanti
Nacque ad Arco, il 25 nov. 1739, nel castello da cui i suoi avi, signori feudali di quei luoghi sin dall'età carolingia, avevano tratto il nome, dal [...] una progressiva e lenta azione riformatrice gli sembra capace di distruggere le basi economiche del distacco esistente fra la comunità ebraica e la società cristiana, e d'introdurre cosí la cultura e i principi morali comuni ai popoli d'Europa fra ...
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DORI (Galigai), Leonora
William Monter
Nacque a Firenze il 19 maggio 1568, ultima di quattro figli, da Caterina Dori e da lacopo de Bastiano. Suo padre era carpentiere e sua madre balia presso la corte [...] . Si sapeva che essa possedeva oroscopi della regina e nel 1616, durante il sacco della sua casa, vi si trovarono testi ebraici e grimoires in latino.
Politicamente la D. rimase vicina al marito, nonostante la salute precaria e la fine di qualsiasi ...
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GLIUBICH (Ljubić), Simeone (Šime)
Rita Tolomeo
Nacque a Cittavecchia (Starigrad) nell'isola di Lesina (Hvar) il 24 maggio 1822 da Pietro e da Apollonia Scutteri, una francese originaria di Marsiglia.
In [...] di Zara; qui, sulla scia degli studi condotti dall'arcivescovo zaratino M. Karaman, il G. apprese tra l'altro l'ebraico e l'antico slavo ecclesiastico. In quegli anni entrò pure in contatto con alcuni giovani intellettuali (B. Petranović, S. Ivićeviâ ...
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Graziadio Isaia Ascoli, nato a Gorizia nel 1829 da ricca famiglia ebraica e formatosi nell’ambiente plurilingue della città, si dedicò da autodidatta allo studio delle lingue e della linguistica, pubblicando [...] I suoi primi quaderni (dal 1834) testimoniano «che la conoscenza e l’uso dell’italiano, del tedesco e dell’ebraico erano pressoché paritari, e rivelano una spiccata tendenza alla comparazione lessicale, specie fra italiano e tedesco, ma anche fra le ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.