LEVI, Alessandro
Alberto Cavaglion
Nacque a Venezia il 19 nov. 1881 da Giacomo, direttore delle Assicurazioni generali e da Irene Levi-Civita, sorella di Giacomo, già segretario di G. Garibaldi a Bezzecca, [...] 1982, ad ind.; N. Bobbio, A. L., in Italia civile, Firenze 1986, pp. 183-207; A. Cavaglion, E. Nathan e l'ebraismo italiano del primo Novecento, in Atti del ConvegnoE. Nathan a 150 anni dalla nascita, in Critica sociologica, aprile-giugno 1997, n ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] cristiane). Il terzo è rappresentato dal dialogo interreligioso e dalla presenza sempre più avvertita delle altre credenze religiose (ebraismo, islam, induismo, buddhismo e religioni tradizionali delle varie parti del mondo), al punto che è sorta una ...
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SOCIALISMO
Rodolfo MONDOLFO
. Termine introdotto per la prima volta da R. Owen in un manifesto del 1820 e usato poi con varie gradazioni di significato (che ne rendono difficile una definizione) a indicare [...] , aspiranti a giustizia, uguaglianza e benessere: e sono in rapporto con quelle aspettazioni messianiche, che l'ebraismo postbiblico congiunge talvolta con la ricorrenza dell'anno sabatico (periodico condono dei debiti). Appare qui la caratteristica ...
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È la dottrina del destino ultimo dell'umanità e dell'individuo.
Il termine è di formazione recente e la teologia sistematica cattolica non l'ha ancora adottato; tuttavia si viene diffondendo sempre più [...] sette cerchi e con sette porte (Cor., XV, 44).
Per i Germani, v. creposcolo degli dei.
Religioni bibliche.
Ebraismo. - Accanto all'escatologia individuale, nella collettiva si possono distinguere due aspetti: il primo riguarda il destino del popolo d ...
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PIETRO Apostolo, santo
Leone TONDELLI
Umberto GNOLI
Capo dei dodici Apostoli scelti da Gesù per la diffusione del Vangelo. Il nome Pietro, a lui dato da Gesù stesso (Matteo, XVI, 18; Giovanni, I, [...] quella di Domiziano: ma possono essere interpretate anche delle tribolazioni che quasi ovunque soffrirono coloro che dall'ebraismo e dal gentilesimo si convertirono al cristianesimo. Le Chiese appaiono di fondazione recente perché si ricordano spesso ...
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SALMI e salmodia
Giuseppe RICCIOTTI
Giulio Cesare PARIBENI
Si chiamano salmi alcune composizioni poetiche ebraiche contenute sia isolatamente in varie parti . della Bibbia (ad es., in Deuteronomio, [...] salmi potranno essere riportati a un doppio tipo, il monodico e il corale.
Per la storia delle idee religiose dell'ebraismo hanno particolare importanza quei salmi, che, riferiti in una maniera o nell'altra al futuro Messia, sono chiamati "messianici ...
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GNOSTICISMO
Michelangelo Guidi
. Sotto questo nome si raggruppa un insieme assai vario di dottrine e di sette che dai tempi apostolici fino al sec. IV hanno interpretato e vissuto il messaggio cristiano, [...] il suo influsso, soprattutto attraverso il manicheismo, penetrò in molte forme religiose, anche nell'Islām e in alcune manifestazioni dell'ebraismo; e l'eco non ne è spenta neppur oggi negli epigoni di antiche sette e tendenze.
Problema delle origini ...
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MICHELSTAEDTER, Carlo Raimondo (Ghedalia Ram). – Quarto e ultimo figlio di un’agiata famiglia di lingua italiana e di origini ebraiche ashkenazite (il nome indica la provenienza da Michelstadt, piccolo [...] 1982, pp. 175-186; C. La Rocca, Nichilismo e retorica. Il pensiero di C. M., Pisa 1984; P. Pieri, La differenza ebraica. Ebraismo e grecità in M., Bologna 1984; G. Brianese, L’arco e il destino. Interpretazione di M., Abano Terme 1985; M. Cacciari ...
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L'Africa islamica: Tunisia
Alessandra Bagnera
Giovanna Ventrone Vassallo
Enrico Cirelli
Federico Cresti
Gabriella Di Flumeri Viatelli
Mourad Rammah
Patrice Cressier
di Alessandra Bagnera
Inquadramento [...] nel 70 d.C. dopo la distruzione del tempio di Gerusalemme e le fonti arabe parlano di numerose conversioni all'ebraismo anche tra i Berberi.
Kairouan, dove gli Aghlabidi fondarono una "Casa della Sapienza" (Bayt al-Ḥikma) sul modello di Baghdad ...
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Immagini dalle arti figurative occidentali
Madia Milano
Il repertorio di immagini presentato in questo capitolo e il testo che lo accompagna intendono costituire una traccia per orientarsi tra le innumerevoli [...] . I mutamenti di natura espressivo-formale procedono di pari passo con l'adozione di nuovi modelli mutuati dall'ebraismo ellenizzato e ispirati a temi biblici. La concezione del corpo cambia in relazione alla crescente importanza che la sfera ...
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ebraismo
s. m. [der. di ebraico]. – 1. Vocabolo, modo, locuzione proprî della lingua ebraica, in quanto siano accolti in altra lingua: gli e. del greco neotestamentario. 2. La religione ebraica, il complesso delle credenze, o anche la cultura,...
bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...