TERNI, Paolo
Federico Vizzaccaro
Nacque ad Alessandria d’Egitto il 13 ottobre 1932 da Massimo (‘Max’, avvocato, assicuratore e giornalista), e Giorgina Levi. La famiglia, ebrea non praticante, si [...] era stabilita in Egitto poiché nella seconda metà dell’Ottocento un trisavolo era stato ingaggiato come consulente per l’apertura del canale di Suez. Ebbe una sorella, Laura (1937-2018).
Crebbe in un ...
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PONTECORVO, Guido Pellegrino Arrigo
Fabio De Sio
PONTECORVO, Guido Pellegrino Arrigo. – Nacque a Pisa, il 29 novembre 1907, primo di otto figli di una famiglia ebrea prominente ma poco praticante. Il [...] padre Massimo era titolare con i fratelli di una delle maggiori industrie tessili italiane, ma Guido e i fratelli Bruno (fisico) e Gillo (regista cinematografico) non seguirono le orme familiari. La madre, ...
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RODENBERG, Julius
Giuseppe Gabetti
Scrittore e giornalista tedesco, nato a Rodenberg il 26 giugno 1831, morto a Berlino l'11 luglio 1914. Discendeva da una famiglia ebrea Levy, e in giovinezza a Berlino [...] fu amico dei Varnhagen.
Viaggiò a lungo per l'Europa, traendone occasione per libri descrittivi e studî d'ambiente (Wanderkronik, 1858; Alltagsleben in London, I860; Die Instel der Seligen - cioè l'Irlanda ...
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Pinter, Harold
Luigi M. Cesaretti Salvi
Drammaturgo, attore, regista, sceneggiatore cinematografico inglese, nato a Hackney (Londra) il 10 ottobre 1930. Figlio di un sarto di origine ebrea sefardita, [...] dopo aver frequentato per breve tempo la Royal Academy of Dramatic Arts di Londra iniziò a recitare con il nome d'arte di David Baron. Esordì come autore con l'atto unico The room (1957), cui seguirono ...
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OLSCHKI, Leo Samuele
Mauro Guerrini
OLSCHKI, Leo Samuele (Lev Samuel). – Nacque a Johannisburg (Prussia orientale) il 2 gennaio 1861, da Chaim Lev.
Apparteneva a una famiglia ebrea ortodossa di tipografi, [...] dedita a pubblicazioni esoteriche e talmudiche, la quale gli permise un’educazione liberale e classica. Rimasto orfano all’età di cinque anni, Leo, come veniva chiamato in famiglia, proseguì gli studi ...
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Donna politica italiana (n. Roma 1921). Antifascista, ha incentrato la sua attività politica, fuori e dentro le istituzioni, sulla emancipazione e l’autodeterminazione delle donne. Figlia di madre ebrea, [...] ha partecipato alla Resistenza a Roma nelle fila del Movimento dei Cattolici Comunisti e nell’attività dei Gruppi di difesa della donna, e per questo è stata arrestata nel 1943 e detenuta per qualche tempo ...
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Timoteo, Epistole a
Le due Epistole a T. sono classificate, nel corpus paolino, tra le lettere pastorali. Il destinatario T. è da identificare nel figlio di un'ebrea e di un cristiano, che fu convertito [...] al cristianesimo da s. Paolo e da lui circonciso (Act. Ap. 16,3) e spesso ricordato nelle lettere dell'Apostolo (cfr. I Tim. 3,2 ss., I Corinth. 4,17; 16,10) come suo alunno prediletto e intimo collaboratore ...
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Bogdanovich, Peter
Vittorio Giacci
Regista e critico cinematografico statunitense, nato a Kingston (New York) il 30 luglio 1939, da padre serbo e da madre austriaca di famiglia ebrea. Grande estimatore [...] della tradizione hollywoodiana degli anni Trenta e Quaranta, con la quale ha stabilito un vero e proprio dialogo in qualità di critico, si affermò all'inizio degli anni Settanta con un cinema pervaso dal ...
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Berri, Claude
Riccardo Martelli
Nome d'arte di Claude Berel Langmann, regista, produttore e attore cinematografico francese, nato a Parigi il 1° luglio 1934 in una famiglia ebrea, da padre polacco e [...] lungometraggio, Le vieil homme et l'enfant (1967; Il vecchio e il bambino), in cui la vicenda di un bambino ebreo ospitato da un vecchio contadino antisemita che ignora la sua vera identità adombra le drammatiche esperienze di B. nel periodo bellico ...
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LORM, Hieronimus
Giuseppe Gabetti
Pseudonimo del poeta Heinrich Landesmann, nato a Nikolsburg in Moravia il 9 agosto 1821, morto a Bruna il 3 dicembre 1902. Nato di famiglia ebrea, fu duramente perseguitato [...] dal destino: sordo a quindici anni, e quasi cieco; dal 1881 cieco completamente e, più tardi, anche paralitico. Escluso quindi quasi completamente da ogni contatto col mondo, portò questo tono di solitudine ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
cisessuale
agg. e s. m. e f. Nell'àmbito degli studi di genere, che, chi percepisce in modo positivo la corrispondenza fra la propria identità di genere e il proprio sesso biologico. ◆ Le donne cisessuali e le donne transessuali operate vengono...