Abraham ibn Ezra
Abrāhām ibn ῾Ezrā
(negli scrittori occidentali Abraham Iudaeus; A. Abenare o Abenezra o Avenare o Avenezra) Erudito e poligrafo (Toledo 1092 - Calahorra 1167). Di famiglia ebrea, visse [...] »), astronomiche e matematiche. A. i. ‛E., che ha lasciato anche delle chiare composizioni poetiche, ha avuto un ruolo assai notevole nella trasmissione della scienza e del pensiero degli Ebrei dei paesi musulmani agli Ebrei dell’Europa cristiana. ...
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Psichiatra e psicoterapeuta austriaco (Vienna 1905 - ivi 1997). Fondatore dell'analisi esistenziale e della logoterapia, che tende a evidenziare il nucleo profondamente umano e spirituale dell'individuo. [...] Di famiglia ebrea, fu internato (1942) nei lager nazisti, dove riuscì a sopravvivere e a mettere a punto la sua metodologia psicoterapica, aiutando in quella situazione estrema gli altri deportati. Scampato allo sterminio, dal 1946 iniziò un'intensa ...
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CONTI (Conte, Fliscus Contes), Lorenzo
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova nella contrada di S. Donato intorno al 1540 da Giacomo.
Giacomo era figlio di un medico di origine ebrea e apparteneva al ceto [...] mercantile: commerciava in sete ed era patronus di una galera; strettamente legato ai Fieschi (benché non nobile, il C. usa nella sua prima opera e nei documenti di dottorato il cognome gentilizio dell'"albergo" ...
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MOSSE, George Lachmann
Vittorio Vidotto
Storico statunitense di origine tedesca, nato a Berlino il 20 settembre 1918. Nel 1933 si trasferì, per ragioni razziali e politiche, con la famiglia ebrea (proprietaria [...] (1985; trad. it., Il dialogo ebraico-tedesco, 1988); Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti (1990); Ebrei in Germania fra assimilazione e antisemitismo (1991).
Bibl.: Political symbolism in modern Europe. Essays in honor of George L ...
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ISACCO Giudeo (Isacco Israelita senior)
Arturo Castiglioni
In arabo Abū Ya‛qūb Isḥāq ibn Sulaimān al-Isrā'īlī, comunemente noto sotto il nome latino di Isaac Iudaeus, medico di famiglia ebrea d'origine [...] egiziana, nato in Egitto intorno all'850, morto nel 932 o 941 a Tunisi, fu considerato uno dei capiscuola della medicina araba ed ebbe fama di oculista insigne. Visse alla corte del principe aghlabita ...
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FLOH (Faludi), Jakab (Eugenio Giacomo)
Rosalia Vittorini
Figlio di Giuseppe, nacque a Budapest nel 1899. A causa del clima politico reazionario e di persecuzione razziale il F., di origine ebrea, si [...] trasferì in Italia dove si laureò presso la Scuola superiore di architettura di Roma nel 1924. Nel 1926 aderì al Gruppo urbanisti romani (GUR); con esso partecipò a numerosi concorsi, tra i quali: per ...
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Scrittore tedesco (Beuthen, Alta Slesia, 1903 - Berlino 1942). Figlio di un pastore protestante, ed egli stesso di formazione teologica, esercitò la professione di giornalista a Berlino; si suicidò insieme [...] alla moglie ebrea e alla figlia di lei, per evitare la reclusione in campo di concentramento. Narratore e lirico delicato e profondo, si segnala soprattutto come autore di romanzi storici d'ispirazione cristiana. Ha scritto i romanzi Der Kahn der ...
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BERENGO, Marino
Carlo Capra
La formazione e i primi studi
Nacque a Venezia l’8 novembre 1928 da Pietro, discendente da un’antica famiglia veneziana, e da Diana Melli, ebrea ferrarese. Frequentò il [...] Venezia alla vigilia della battaglia di Lepanto (1571) e il dominio veneziano su Ravenna, ma anche le vicende degli ebrei o degli istituti di cultura veneziani dopo l’unità d’Italia.
Lungi però dal trascurare l’attività didattica, Berengo continuò ...
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MAFAI, Miriam (propr. Maria). – Nacque a Firenze il 2 febbraio 1926. Il padre Mario fu un importante pittore, membro e animatore della Scuola romana. La madre, Antonietta (Antoinette) Raphaël, ebrea [...] controllo. Risale a questi anni un episodio poco conosciuto della sua vita: il breve matrimonio con Ugo Naxon, un ebreo egiziano arrivato a Roma con l'esercito inglese, sposato in sinagoga nel 1945, ma che morì tragicamente poco dopo.
Professione ...
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GRASSINI, Margherita
Simona Urso
Nacque a Venezia l'8 apr. 1880 da Amedeo e Emma Levi.
Era la quarta figlia - dopo Nella, Lina e Marco - di una ricca famiglia ebrea profondamente ortodossa e molto nota [...] molte delle personalità che, in quegli anni, visitarono la città; fra gli incontri più significativi quelli con I. Zangwill - scrittore ebreo inglese che le fece conoscere il sionismo e le fu sempre amico -, G. D'Annunzio e la famiglia Fogazzaro.
La ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
cisessuale
agg. e s. m. e f. Nell'àmbito degli studi di genere, che, chi percepisce in modo positivo la corrispondenza fra la propria identità di genere e il proprio sesso biologico. ◆ Le donne cisessuali e le donne transessuali operate vengono...