Scrittore tedesco di origine polacca, nato a Łódź il 30 settembre 1937 e morto a Sieseby (Schleswig-Holstein) il 14 marzo 1997. Di famiglia ebrea, crebbe nel ghetto della sua città occupata dalle truppe [...] superstite, che emigra in Israele dove muore in combattimento. In Bronsteins Kinder l'attenzione è rivolta alla generazione degli ebrei nati dopo la fine della guerra che, cresciuti in uno Stato che ha rinnegato il passato nazista, vogliono avere ...
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Weil
Weil André (Parigi 1906 - Princeton, New Jersey, 1998) matematico francese naturalizzato statunitense. Tra i fondatori del gruppo → Bourbaki, è stato uno dei più grandi matematici del Novecento. [...] Di famiglia ebrea e fratello della filosofa Simone Weil, si interessò precocemente di matematica. Sia durante gli studi, che compì a Parigi, sia dopo aver presentato la tesi, in cui generalizzò il teorema di → Mordell, Weil visitò varie università ...
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HORN D'ARTURO, Guido
Fabrizio Bonoli
Nacque a Trieste il 13 febbr. 1879 da Arturo Horn e da Vittoria Melli, terzo di quattro figli. La famiglia, probabilmente di origine olandese, era ebrea e il cognome [...] originario era Horn; l'H. vi fece aggiungere d'Arturo. Il padre morì quando l'H. aveva due anni ed egli venne educato dal nonno materno, il rabbino R.S. Melli. L'H. compì i suoi studi universitari prima ...
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Litvak, Anatole (propr. Litwak, Michael Anatol)
Leonardo Gandini
Regista cinematografico ucraino, naturalizzato statunitense, nato a Kiev il 21 maggio 1902 e morto a Neuilly-sur-Seine il 15 dicembre [...] 1974. Di famiglia ebrea, attivo fra gli anni Venti e Trenta nelle due capitali del cinema europeo, Berlino e Parigi, quindi a Hollywood ‒ dove si svolse la stagione più importante della sua carriera ‒ e di nuovo in Europa, L. manifestò sempre una ...
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Ufficiale francese (Mulhouse 1859 - Parigi 1935). Venne accusato (1894), di spionaggio e tradimento per aver trasmesso ai Tedeschi documenti segreti relativi all'esercito francese; il caso fu molto controverso [...] (affare D.).
Vita
Di famiglia ebrea, iniziò la carriera militare nel 1880. Ufficiale di stato maggiore (1892), nel 1893 era addetto al comando del corpo di stato maggiore. L'affare D. trasse origine dalla condanna per alto tradimento emessa contro ...
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Nacque ad Angers negli ultimi mesi del 1529 o nei primi del 1530, da famiglia, probabilmente, della vecchia borghesia cittadina; l'affermazione, più volte ripetuta, che la madre fosse ebrea, è per lo meno [...] netto, e si concretano nell'Heptaplomeres, interessantissimo dialogo, in cui le simpatie di B. vanno chiaramente non al cattolico, ma all'ebreo Toralba, e in cui si perviene ad un vero e proprio teismo. È forse l'opera, sotto certi punti di vista, in ...
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GIOVANNI di Siviglia (Giovanni Ispano, Giovanni Ispalense, Giovanni de Luna)
Carlo Alfonso Nallino
Famoso traduttore di opere filosofiche, astronomiche e astrologiche dall'arabo in latino nella prima [...] metà del sec. XII a Toledo. D'origine ebrea, è detto talora, dal nome del padre, Giovanni Ibn Dāwūd (figlio di Davide), onde le corruzioni latine Avendeath, Avendehut, ecc. Parecchie delle sue traduzioni furono stampate nei secoli XV-XVII; fra esse ...
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Wald, Abraham
Matematico e statistico ungherese (Cluj 1902 - Travancore 1950). Studiò a Vienna con l’economista C. Menger (➔) e dimostrò il primo teorema di esistenza dei prezzi di equilibrio nel modello [...] di equilibrio economico generale. Di famiglia ebrea, nel 1938 si trasferì negli Stati Uniti per sfuggire alla persecuzioni naziste. I suoi studi si rivolsero alla stagionalità nelle serie storiche, ideandone l’analisi statistica sequenziale ( ...
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Pseudonimo e dal 1924 nome ufficiale di Shmuel Yosef Czaczkes, scrittore di famiglia ebrea, nato a Buczacz (Galizia) il 17 luglio 1888 e morto a Rehovot (Israele) il 17 febbraio 1970. Membro dell'Accademia [...] , reb Yudel, che attraversa la Galizia per raggranellare la dote per la figlia. È invece dedicato alla vita dei pionieri ebrei in Palestina agli inizi del 20° sec. il romanzo Etmol shilshom (Soltanto ieri, 1945), celebrazione malinconica ma anche ...
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Kristeller, Paul Oskar
Filologo e storico tedesco della filosofia naturalizzato statunitense (Berlino 1905 - New York 1999). Fu lettore di tedesco nell’univ. di Firenze (1934-35) e nella Scuola normale [...] superiore di Pisa (1935-38); di famiglia ebrea, nel 1939, dopo le leggi razziale, si rifugiò negli Stati Uniti, dove insegnò filosofia nella Columbia University fino al 1973. Orientò le sue ricerche verso la cultura medievale e rinascimentale, ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
cisessuale
agg. e s. m. e f. Nell'àmbito degli studi di genere, che, chi percepisce in modo positivo la corrispondenza fra la propria identità di genere e il proprio sesso biologico. ◆ Le donne cisessuali e le donne transessuali operate vengono...