Artista e scrittore italiano (Roma 1926 - ivi 2009). Personalità complessa, ha affrontato con modalità espressive diverse (dalla scrittura alla pittura, dall'installazione alla performance) tematiche legate [...] ha realizzato l'ambiente percorribile Luna (1968). Nel 1971 ha creato le prime opere-azioni (Che cosa è il fascismo ed Ebrea); del 1973 è la performance Natura e cultura, poi riproposta come Ideologia e natura. In questi anni elabora libri d'artista ...
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Brodkey, Harold
Brodkey, Harold. – Scrittore statunitense (Staunton 1930 ‑ New York 1996). Diventato celebre come il più famoso scrittore d'America non pubblicato da quando Harold Bloom sul Washington [...] lo definì il Proust americano. Il suo vero nome è Aaron Roy Wintrub ed è nato in Illinois, da genitori russi di origine ebrea. Il padre era un pugile incolto, la madre figlia di un rabbino (si ammalò quando il bambino aveva pochi mesi e morì quando ...
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GHISLIERI, Michele
Filippo Crucitti
Abramo di Mosè di Elia, ebreo, nacque a Roma nel 1563. Quando, il 4 giugno 1566, nel corso di una solenne cerimonia in S. Pietro, fu battezzato da papa Pio V Ghislieri, [...] assunse il nome di Tiberio.
Il G. faceva parte di una ricca ma ignota famiglia ebrea; il nonno Elia, sollecitato dal cardinale Michele Ghislieri a convertirsi al cristianesimo, si era detto disposto a farlo solo se questi fosse divenuto papa. ...
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Robinson, Arthur
Sebastiano Lucci
Regista e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 25 giugno 1888 e morto a Berlino il 20 ottobre 1935. Fu attivo soprattutto in Germania, dove [...] ‒ Eine nächtliche Halluzination (1923), una della più importanti opere dell'Espressionismo.
Di origine tedesca e di famiglia ebrea, si trasferì in Germania per studiare medicina all'università di Monaco, ma dopo aver esercitato per breve tempo la ...
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Tisma, Alexandar
Tisma, Alexandar. ‒ Scrittore serbo (Orgos 1924 - Novi Sad 2003) tra i più autorevoli e apprezzati della ex Iugoslavia. Originario di un villaggio della Vojvodina (regione caratterizzata [...] a Novi Sad, città che fa da scenario a molti dei suoi libri. Di madre ebrea ungherese e di padre serbo, riesce a sfuggire alla deportazione degli ebrei di Novi Sad, rifugiandosi a Budapest, dove studia economia e letteratura francese e partecipa al ...
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Artin
Artin Emil (Vienna 1898 - Amburgo 1962) matematico austriaco, uno dei più importanti algebristi del xx secolo. Di padre armeno, crebbe in Boemia; dal 1917 frequentò l’università di Vienna. Si trasferì [...] nel 1937 per sfuggire alla persecuzione nazista dopo essere stato privato della cattedra in seguito al matrimonio con un’ebrea russa. Emigrato negli Stati Uniti, insegnò dal 1938 al ‘47 presso l’università dell’Indiana e successivamente a Princeton ...
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GORDIMER, Nadine
Maria Paola Guarducci
Scrittrice sudafricana, nata a Springs (Gauteng) il 20 novembre 1923 e morta a Johannesburg il 13 luglio 2014. Premio Nobel nel 1991, G. è stata insignita dei [...] da istituzioni culturali di tutto il mondo e riconoscimenti presso numerosi atenei internazionali.
Figlia della piccola borghesia ebrea di immigrazione europea in Sudafrica (il padre era lituano, la madre inglese),
G. ricevette un’istruzione sommaria ...
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Viñas, David
Daniele Dottorini
Scrittore e sceneggiatore argentino, nato a Buenos Aires il 28 luglio 1929. Tra i più radicali intellettuali militanti del suo Paese, ha espresso l'esigenza di un rapporto [...] cinema, in modo da dare vita a una forma di comunicazione ideologica e politica rivolta alle masse.
Di famiglia ebrea, si convertì al cristianesimo nel 1936 per volere del padre che temeva la recrudescenza dei movimenti antisemiti in Argentina. Dopo ...
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Scrittore ungherese (Budapest 1929 - ivi 2016). È noto per il resoconto semiautobiografico dell'Olocausto che costituisce l'argomento della trilogia Sorstalanság (trad. it. Essere senza destino, 1999), [...] di lavoro, è stato pubblicato nel 1975 non senza resistenze da parte del mondo politico-editoriale. Protagonista è un ragazzo ebreo deportato nel 1944 ad Auschwitz e poi in altri lager. Lo stile, spesso ironico e autoironico, l’ostentata oggettività ...
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Maritain, Jacques
Filosofo francese (Parigi 1882- Tolosa 1973). Di famiglia protestante, terminati gli studi liceali si iscrisse alla Sorbonne, dove frequentò per alcuni anni i corsi di scienze naturali, [...] , poi dal socialismo cristiano e patriottico di Ch. Péguy, alla Sorbonne conobbe Raissa Oumançoff, un’immigrata russa di origine ebrea, che divenne sua moglie nel 1904, e con la quale condivise l’iniziale adesione alla filosofia di Bergson.
Lo ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
cisessuale
agg. e s. m. e f. Nell'àmbito degli studi di genere, che, chi percepisce in modo positivo la corrispondenza fra la propria identità di genere e il proprio sesso biologico. ◆ Le donne cisessuali e le donne transessuali operate vengono...