Critico e scrittore statunitense (Neuilly-sur-Seine 1929 - Cambridge 2020). Figlio di genitori ebrei di origine austriaca, nel 1940 lasciò la Francia rifugiandosi negli USA. Comparatista di vasta e profonda [...] erudizione, studioso attento, quanto spregiudicato, della storia e dei concetti politici, ha insegnato nelle più prestigiose università americane ed europee (dal 1974 al 1994 nell'univ. di Ginevra). Ha ...
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Scrittore statunitense (Staunton, Illinois, 1930 - New York 1996). Nato in una famiglia di ebrei russi con il nome Aaron Roy Weintraub, dopo un'infanzia segnata dalla perdita della madre e dal temperamento [...] violento del padre fu adottato da una coppia di cugini paterni, di cui assunse il cognome. Laureatosi alla Harvard University nel 1952, collaborò fin da giovane a numerosi periodici, tra cui il New Yorker, ...
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GAZAGÀ, DIRITTO DI
. Fra le varie limitazioni alla personalità giuridica e alla libertà personale degli Ebrei è notevole l'obbligo loro imposto di vivere appartati nei ghetti (v.) o iudaiche, dove non [...] .
Sembrerebbe secondo qualche scrittore che l'origine di tale istituto si debba attribuire alla ferma volontà di escludere gli Ebrei da ogni partecipazione pubblica, poiché, come è noto, i diritti politici nell'età dei Comuni vennero a poco a ...
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RABBĪ (ebraico e aramaico rabbī, greco ῥαββί, ῥαββεί)
Umberto Cassuto
Titolo onorifico dei dottori ebrei, costituito dal sostantivo rab, "maestro", e dal suffisso pronominale di prima persona singolare: [...] attestata da manoscritti yemeniti e dalla tradizione degli ebrei italiani. Alcuni manoscritti ebraici italiani presentano la vengono ancora usati come denominazioni onorifiche per i dottori ebrei, per lo più accompagnati da altri titoli, ...
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Mardocheo
Gian Roberto Sarolli
Patrigno e zio di Ester, riuscì a salvare gli Ebrei dalla completa distruzione ordinata da Aman (v.), il potente ministro di Assuero, re di Persia. D. lo vede in sogno [...] mentre, insieme con Ester e Assuero, assiste alla crocifissione e morte di Aman (Pg XVII 29), definendolo 'l giusto Mardoceo / che fu al dire e al far così intero, cioè impiegando due aggettivi, giusto ...
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Tibbonidi Famiglia spagnola (ibn Ṭibbōn), originaria di Granada, di rabbini, traduttori e intellettuali ebrei, rifugiatisi in Provenza verso la metà del sec. 12°. L’iniziatore dell’attività di traduzione [...] all’intera Bibbia, di cui non sono rimaste che alcune parti.
Mōsheh
(italianizz. Mosé) ibn Ṭibbōn. Medico, autore e traduttore ebreo attivo in Provenza (Marsiglia 1220 - ivi 1283), figlio di Shěmū’ēl. Di grande importanza sono le sue traduzioni dall ...
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Pubblicista prussiano (Krien 1846 - Lipsia 1914). Autore di violenti quanto popolari libelli contro gli Ebrei, è stato uno dei capi della corrente antisemita, e fu deputato al Reichstag dal 1892. ...
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Produttore statunitense (Dallas, Texas, 1923 - Los Angeles 2006). Americano di prima generazione, di genitori ebrei polacchi emigrati negli Stati Uniti ai primi del Novecento, fu decorato al valore della [...] seconda guerra mondiale. Laureatosi nel 1949 in discipline artistiche, avviò la sua carriera a Hollywood come attore (recitando ad es. in episodi di Alfred Hitchcock presents), quindi come sceneggiatore ...
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Fu uno dei primi, se non il primo, tra gli ebrei che scrissero di argomenti scientifici in Europa. Nacque a Oria nel 913 o poco dopo; catturato dai Saraceni nel 925, fu riscattato dodicenne in Taranto. [...] Dapprima visse di lavoro manuale, studiando medicina, astronomia e astrologia; poi esercitò la medicina in Calabria, e fu chiamato a curare Euprassio, luogotenente bizantino in Calabria. Fu in relazione ...
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Mosè (ebr. Mōsheh) Nella Bibbia, liberatore del popolo d’Israele dall’Egitto e suo legislatore nel deserto. Secondo il racconto dell’Esodo, nacque dalla stirpe di Levi, mentre gli Ebrei in Egitto erano [...] fu trovato da una figlia del faraone, che lo prese e lo allevò alla corte. Per aver ucciso un Egiziano che bastonava un Ebreo, dovette fuggire nel deserto di Madian, dove il Dio d’Israele gli si rivelò col suo nome Yahweh e gli affidò la liberazione ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...