FLORIO, Michelangelo
Giovanna Perini
Nacque a Firenze nella prima decade del Cinquecento, da una famiglia di ebrei "battezzati alla papesca".
Entrato nell'Ordine dei francescani, forse conventuali, [...] in una data imprecisata, il F. vi assunse il nome di Paolo Antonio e probabilmente fu destinato alla predicazione, cui certo si dedicò dopo il 1541, quando, non si sa per influsso di chi, si convertì alle ...
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Poeta ed erudito ebreo (Cordova 993 - Granada 1050), consigliere a Granada di due sovrani e capo degli Ebrei dello stato, donde gli venne il titolo di nāgīd ("principe"). Mecenate di dotti e letterati, [...] fece di Granada un centro notevole dell'attività culturale ebraica. Scrisse un gran numero di composizioni poetiche in ebraico, un'introduzione al Talmūd e varie opere giuridiche e linguistiche ...
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Levi-Montalcini, Rita
Alessandra Magistrelli
La passione per lo studio del cervello, l’amore per la cultura
Nata all’inizio del Novecento, la scienziata italiana Rita Levi-Montalcini si è dedicata allo [...] .
Guerra e dopoguerra
Nel 1938 il governo fascista approvò le leggi razziali contro i ‘non ariani’, tra cui gli ebrei. Molti scienziati e intellettuali furono costretti a partire per l’estero. Rita Levi-Montalcini andò in Belgio, per ritornare ...
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Denominazione attribuita nella versione della Bibbia dei Settanta al quinto e ultimo libro del Pentateuco, chiamato dagli Ebrei dĕbārīm («parole»). È quasi interamente costituito da quattro discorsi di [...] Mosè, nei quali sono esposti i principi generali della vita religiosa e sociale del popolo ebraico e le leggi che dovranno regolare la nuova società dopo l’insediamento in Palestina. L’ultima parte del ...
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Sefarad
Denominazione della Penisola Iberica in lingua ebraica medievale. Da S. prendono il loro nome i sefarditi, ebrei originari di Spagna e Portogallo, espulsi in gran parte dalla Penisola alla fine [...] del 15° secolo ...
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Pseudonimo dello scrittore e poeta bielorusso Samuil Plaǔnik (Posadec, Vilna, 1886 - Uralsk 1941). Nato da poveri genitori ebrei, incominciò a pubblicare i suoi versi, in bielorusso e in russo, nel 1910. [...] Nel 1913 uscì il suo primo volume di racconti: Abrazki ("Quadretti"). Dapprima ostile alla rivoluzione d'ottobre, divenne poi uno dei migliori esponenti della letteratura bielorussa sovietica. Tra le sue ...
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Antica unità di misura di massa (corrispondente a 1/60 o 1/50 di mina), usata da Babilonesi ed Ebrei.
Presso gli Ebrei, moneta d’argento, introdotta forse nel 2° sec. a.C. e corrispondente in massa al [...] tetradramma greco coniato nelle città fenicie.
Dal 1978, unità monetaria dello Stato d’Israele in sostituzione della lira. Nel 1985, dopo una riforma monetaria, è stato introdotto il nuovo shekel ...
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Popolazione stabilita sulle coste della Palestina, nota soprattutto per le notizie contenute nell'Antico Testamento, a proposito delle lunghe e accanite lotte da essa combattute con gli Ebrei. Per questi [...] sono totalmente stranieri (non, come per es., gli Ammoniti, i Moabiti, gli Aramei, discesi da un ceppo comune agli Ebrei, e pertanto apparentati nell'origine, se pure attualmente nemici). Questa assoluta diversità di stirpe, che si manifesta tra l ...
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Scrittore statunitense (New York 1931 - ivi 2015), ha incentrato i suoi libri più importanti sulla ricostruzione del passato.
Vita
Nato in una famiglia di ebrei immigrati dalla Russia, ha studiato presso [...] il Kenyon College e la Columbia University; dopo aver lavorato come sceneggiatore e addetto editoriale, ha insegnato presso varie università (California, Princeton, Yale) e dal 1982 ha insegnato American ...
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Città dello Stato d’Israele (225.800 ab. nel 2008), fondata nel 1882 da un piccolo gruppo di ebrei russi, a SE di Tel Aviv, nella pianura di Giudea. Coltivazioni di vite, agrumi, tabacco. Industria metallurgica [...] e alimentare ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...