Industriale, scrittore e uomo politico tedesco (Berlino 1867 - ivi 1922), figlio di Emil. Di famiglia ebraica, dal 1915 fu presidente della società AEG. Intellettuale d'ispirazione liberale, pur contrario [...] l'URSS. Fu ucciso in un attentato da giovani di destra.
Vita
Proveniente da ricca famiglia d'industriali e banchieri ebrei. Studiò fisica con Helmholtz, filosofia con Dilthey e si laureò in ingegneria nel 1889. Dedicatosi a studi di elettrochimica ...
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Dottore ebreo palestinese (50 circa - 137 d. C.); uno dei più notevoli Tannaiti, tenne scuola a Bĕnē Bĕrak (presso Giaffa). Scoppiata la rivolta degli Ebrei contro Adriano, egli fu deciso sostenitore di [...] Bar Kōkĕbā e fu perciò suppliziato. Fu tra i primi a ordinare sistematicamente il materiale tradizionale della dottrina ebraica, compilando una sua Mishnāh ...
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Nacque verso il 1380, a quanto pare, a Monreal (Spagna); morì verso il 1440. Filosofo e teologo, fu uno dei dottori ebrei che intervennero in rappresentanza dell'ebraismo alla disputa di Tortosa nel 1413-14. [...] . Frequentemente polemizza in quest'opera con la dottrina cristiana. Come Crescas, egli si distacca dall'intellettualismo dei filosofi ebrei più antichi, e pone il fine della vita umana nel perfezionamento, non tanto intellettuale, quanto morale e ...
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SFORNO, ‘Ovadyah (Servadio, Salvadio)
Saverio Campanini
– Nacque a Cesena intorno alla metà degli anni Settanta del XV secolo da Jacob di Rubino, non si conosce il nome della madre, e appartenne a una [...] , Reuchlins jüdische Lehrer aus Italien, in Reuchlin und Italien, a cura di G. Dörner, Stuttgart 1999, pp. 69-85; M.G. Muzzarelli, Ebrei, famiglie e città: gli Sforno da Bologna, in Zakhor, III (1999), pp. 59-77; H. Shain, Adam, Chevrah u-mishpat be ...
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Adrian (propr. Greenburgh, Adrian Adolph)
Sofia Gnoli
Costumista cinematografico e teatrale statunitense, na-to a Naugatuck (Connecticut) il 3 marzo 1903, da genitori ebrei di origine tedesca, e morto [...] a Hollywood il 13 settembre 1959, conosciuto anche con lo pseudonimo di Gilbert (dal nome di battesimo di suo padre) Adrian. La grande perizia e attenzione al dettaglio, unite alla capacità intuitiva nel ...
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POLITEUMA (πολίτευμα)
Evaristo Breccia
Indica, in generale, nell'età ellenistica, l'organizzazione speciale che nelle grandi città nuove era data agli stranieri protetti, specialmente agli Ebrei. Per [...] certi aspetti del diritto personale e patrimoniale, giudiziaria. Non sappiamo peraltro se nell'antica Alessandria il raggruppamento degli Ebrei che era organizzato con alla testa un etnarca e una gerusia, ed esercitava liberamente il proprio culto e ...
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KAFKA, Franz
Lavinia Mazzucchetti
Scrittore tedesco, nato a Praga il 3 luglio 1883, morto a Vienna il 3 giugno 1929. Nel gruppo degli scrittori ebrei di Praga (Weiss, Ungar, M. Brod, ecc.) fu forse [...] il più geniale. La sua translucida nitidità narrativa e la sua misteriosità affascinante lo fecero comparare a Strindberg. Fu peraltro un solitario e tragico artista, logico e trascendente, angoscioso ...
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NORSA, Medea
Rosario Pintaudi
NORSA, Medea. – Nacque a Trieste il 26 agosto 1877 da Michele e da Silvia Vittoria Krasna.
I Norsa erano ebrei di lontana origine sefardita, probabilmente provenienti da [...] ), passando attraverso i buoni auspici di Giovanni Gentile e di Guido Buffarini Guidi, fino alla sospirata dichiarazione «mista non ebrea» che le venne comunicata il 7 febbraio 1940, ormai troppo tardi per l’appuntamento con gli scavi. Bloccata in ...
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al-Hakim
Sesto califfo fatimide (n. 985-m. 1021). Famoso per la gestione stravagante e crudele del suo governo, per la repressione dei sudditi ebrei e cristiani – contraria alla tolleranza della propria [...] tradizione dinastica –, per l’eccentricità della sua condotta personale e la pretesa di essere considerato divino. La sua scomparsa misteriosa, probabilmente per l’assassinio ordinato da membri della sua ...
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(ebr. Ădōnāy) Appellativo di Dio nell’Antico Testamento (i Settanta lo rendono con Κύριος, e la Vulgata con Dominus). A causa del divieto fatto agli Ebrei di pronunciare il nome di Dio, YHWH (Yahweh), [...] divenne il nome utilizzato nella lettura delle scritture: pertanto nella vocalizzazione di YHWH, il testo masoretico adattò le vocali di A., scrivendo Yĕhōwāh (Geova) ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...