MOSE da Rieti
Anna Esposito
MOSÈ da Rieti (Moses ben Isaac). – Nacque a Rieti nel 1388 da Gaio (Isaac), probabilmente un banchiere, e qui trascorse la sua giovinezza fino al momento in cui intraprese [...] 1394-1464, Toronto 1989, docc. nn. 631, 632, 848; A. Toaff, Il vino e la carne, Bologna 1989, p. 275; P. Pellegrini, Medici ebrei a Terni nel Medioevo, in Annuario di Studi ebraici, a cura di E. Toaff, XII (1988-91), pp. 89-104, 96 s., 102-104; A ...
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Scrittore polacco di lingua yiddish (Leoncin, Varsavia, 1903 - Miami 1991), naturalizzato statunitense nel 1943. Cresciuto in una famiglia di rabbini ḥasidici, nel 1935, dopo la pubblicazione del primo [...] Jewish Daily Forward, a lungo diretto da A. Cahan (1860-1951), uno dei più importanti esponenti e organizzatori della cultura ebrea dell'emigrazione, S. continuò a scrivere in yiddish le sue opere, che, a partire dal 1950, furono tradotte in inglese ...
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PALATUCCI, Giovanni
Gianni Fazzini
PALATUCCI, Giovanni. – Nacque a Montella (Avellino) il 29 maggio 1909, unico maschio dei tre figli di Felice e di Angelina Molinari.
Fu battezzato l’indomani nella [...] . 1; R. N. [Rozsi Neumann, testimone], Il dottor G. P., ibid., 39, 18 giugno 1953, p. 3; S. Sorani, L’assistenza ai profughi ebrei in Italia (1933-1947). Contributo alla storia di Delasem, a cura di A. Tagliacozzo, Roma 1983, pp. 123-125; G. Raimo, A ...
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CONZIO, Giuseppe
Lorenzo Baldacchini
Nacque probabilmente negli ultimi decenni del sec. XVI a Chieri (Torino), dove suo padre Gerson, morto nel febbraio 1615, era rabbino.
Le condizioni degli ebrei [...] al 1633, data di una ristampa del suo commentario a Ester.
Fonti e Bibl.: G. B. De Rossi, Diz. storico degli autori ebrei e delle loro opere, I, Parma 1802, p. 95; Id., Libri stampati di letter. sacra ebraica ed orientale della biblioteca del dottore ...
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Carpi, Leone
Patriota ed economista (Cento, Ferrara, 1810 - Roma 1898). Nato in un’agiata famiglia israelita di sentimenti liberali, all’inizio del 1849 fu eletto deputato alla Costituente romana e si [...] dove continuò la sua attività politica e di studioso. Dedicò numerosi scritti al tema dell’emancipazione degli ebrei e intervenne con saggi e articoli nel dibattito sulla politica economica, esprimendosi ripetutamente contro le scelte liberiste ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] Frigeis", collaboratore di Andrea Vesalio, "Quaderni per la Storia dell'Università di Padova", 21, 1988, pp. 67-74. Cf. Brian Pullan, Gli Ebrei d'Europa e l'Inquisizione a Venezia dal 1550 al 1670, Roma 1985, pp. 433 ss.
121. Cf. D.B. Ruderman, The ...
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Reines, Frederick
Marco Rossi
Fisico statunitense, nato a Paterson (New Jersey) il 16 marzo 1918, morto a Irvine (California) il 26 agosto 1998. Di genitori ebrei di origine russa, dopo essersi laureato [...] in fisica matematica nel 1941 presso lo Stevens Institute of Technology (New Jersey), passò alla New York University dove conseguì il Ph.D. (1944) con una tesi teorica sulla fissione nucleare e lavorò ...
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(o Àben-, Àvin- o Avi-) Forma dialettale propria degli Arabi di Spagna per l’arabo ibn «figlio»; costituisce l’elemento iniziale di nomi di persona arabi ed ebrei, trasmessici da traduzioni medievali, [...] spagnole e latine, di libri e documenti arabi e giudaici ...
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offerta
Sebastiano Aglianò
Presente una sola volta, in Pd V 50, in senso rituale (v. OFFRIRE). Nel brano risulta distinto da offerere (necessitato fu a li Ebrei / pur l'offerere, ancor ch'alcuna offerta [...] / si permutasse), significando il verbo l'atto in sé stesso e il sostantivo l'oggetto del sacrificio.
Con riferimento piuttosto approssimativo a Lev. 17, il poeta afferma che si poteva mutare qualche offerta, ...
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. Setta giudeo-musulmana, che considera Shabbĕtay Ṣĕbī (v.) come Messia e incarnazione della divinità. Essa venne a esser costituita da coloro, tra gli ebrei seguaci di Shabbĕtay Ṣĕbī, che in conformità [...] dell'esempio di lui si convertirono all'Islām. Notevole è il gruppo degli Ya‛qūbiti, così detti da Ya‛qōb ben Yōsēf Fīlōsōf (detto anche Ya‛qōb Ṣĕbī, o Ya‛qōb Querido, cioè "diletto"), cognato di Shabbĕtay ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...