JAROSIŁAW (A. T., 51-52)
ŁAW Città della Piccola Polonia Orientale (Galizia), capoluogo di distretto nel voivodato di Leopoli, con 25.000 ab. (1931), tra cui molti Ebrei. È situata sulla sinistra del [...] fiume San, affluente della Vistola, allo sbocco del tratto carpatico della valle di questo, sulla ferrovia Cracovia-Leopoli. Attivi sono i suoi commerci di cereali, legname e pelli; d'importanza locale ...
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LASSALLE, Ferdinand
Arturo Beccari
Filosofo e agitatore politico tedesco. Il suo vero cognome era Lassal (Lassel, Lasel). Nacque a Breslavia l'11 aprile 1825 da genitori ebrei. Lasciata la scuola di [...] commercio di Lipsia, intraprese gli studî classici e seguì i corsi di filosofia nelle università di Breslavia e di Berlino, dove fece la prima e decisiva assimilazione del pensiero hegeliano, e si dedicò, ...
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GIACOBBE (ebraico Ya‛ăqobh; gr. 'Ιακώβ; Vulgata Jacob)
Giuseppe Ricciotti
È il figlio di Isacco (v.) e di Rebecca, chiamato successivamente anche Israele, ed eponimo per questo appellativo della nazione [...] 12 discendenze, i capostipiti delle dodici tribù degli Ebrei, sistema duodecimale che si trova applicato alle discendenze di morto e improvvisamente svelatosi come viceré dell'Egitto v. giuseppe ebreo) - non lo indussero a scendere con tutto il suo ...
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HAGANAH
Sabatino MOSCATI
. Organizzazione militare ebraica in Palestina, sorta dopo la dichiarazione Balfour (1917), come sviluppo dei gruppi armati già esistenti per la "difesa" (ebraico Haganah) degli [...] Ebrei dal terrorismo arabo. Secondo la relazione del comitato angloamericano d'inchiesta (aprile 1946), conta oltre 60.000 unità, ben armate e disciplinate ed ha una propria radio trasmittente. Le sue squadre mobili (Palmach) sono costituite, in pace ...
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Alberto Garlini
Lassana Bathily
Un eroe dei nostri giorni
La Francia premia con la cittadinanza l’immigrato del Mali che a rischio della vita ha salvato 7 ostaggi ebrei e ha permesso alle forze dell’ordine [...] con altre tue parole, sempre tratte dal discorso tenuto durante il conferimento della cittadinanza francese. Hai ricordato il tuo amico ebreo Yohan Cohen che purtroppo quel giorno è stato ucciso, e hai detto di volere tornare in Africa per rivedere i ...
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BENJAMIN NEÉEMJAH
Attilio Milano
Cronista ebreo, visse intornoallametà del sec. XVI. Nulla è noto di lui, salvo che era figlio di Elnathan o Diodato e dimorava a Civitanova Marche. È da ritenersi che [...] prende le mosse dalla emanazione della bolla del 12 luglio 1555 di Paolo IV, la quale relegava in un ghetto gli ebrei di tutte le città dello Stato pontificio e li spogliava quasi completamente di ogni dignità e di ogni mezzo di sussistenza economica ...
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Cohn
Cohn Paul Moritz (Amburgo 1924 - Londra 2006) matematico inglese di origine tedesca. Nel 1939 emigrò in Gran Bretagna nell’ambito dell’operazione di salvataggio dei bambini ebrei organizzata dal [...] Refugee Children Movement; non rivide più i suoi genitori, morti in un campo di concentramento. Dopo gli studi al Trinity College di Cambridge e il dottorato a Cambridge, ha insegnato matematica all’università ...
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disunione
Denis Fachard
L’analisi del fallimento dell’esperienza repubblicana fiorentina, congiunta a quella delle ragioni della tragica sorte di una nazione «più stiava che li ebrei, più serva che’ [...] persi, più dispersa che gli ateniesi: sanza capo, sanza ordine, battuta, spogliata, lacera, corsa» (Principe xxvi 3), ha portato M. a svolgere una lettura appassionata, e quindi non sempre rigorosa, della ...
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assimilazionismo
s. m. Modello culturale, politico e legislativo che mira ad assimilare e integrare immigrati o minoranze etniche nel quadro normativo di uno Stato. • «La fine degli ebrei» non racconta [...] il tramonto di una comunità, bensì quello di un’idea tradizionale di comunità. E non perché [Adam] Mansbach sia un sostenitore dell’assimilazionismo, o peggio di un multiculturalismo sciatto e depoliticizzato. ...
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Cognome latinizz. del teologo ed ebraista P. Schwarz (Kadaň, Boemia, 1434 circa - Budapest dopo il 1481); domenicano, prof. a Ingolstadt, rettore dell'univ. di Budapest (1481), polemizzò con gli ebrei [...] (1474) e difese il tomismo (Clipeus thomistarum, 1481 e post. 1504) contro i "moderni" o nominalisti ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...