SANSONE (ebraico Shimshün, derivazione da shemesh "sole", quindi col significato circa di "solare")
Giuseppe Ricciotti
È nel racconto della Bibbia uno dei Giudici, e vi appare come l'eroe nazionale israelita [...] solare; piuttosto, la sua figura ha una particolare importanza per comprendere il pericolo che, nella tradizione nazionalistica degli Ebrei, rappresentava la donna di altra stirpe (filistea) per l'uomo israelita.
Bibl.: Oltre ai commenti ai Giudici ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La costruzione della monarchia papale
Agostino Paravicini Bagliani
Tra il pontificato di Leone IX (1049-1054) e quello di Bonifacio VIII (1294-1303), l’istituzione del papato si trasforma profondamente [...] di «madre e maestra di tutti i fedeli di Cristo». Il quarto Concilio Lateranense innovò anche per quanto riguarda la legislazione contro gli ebrei (cc. 67-70), tenuti d’ora in poi a distinguersi dai cristiani con un abito diverso (c. 68). La norma si ...
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Fondatore della religione islamica (La Mecca 570 circa - Medina 632). È considerato dai musulmani il sigillo dei profeti, cioè colui che ha concluso il ciclo della rivelazione iniziata da Adamo. M., figura [...] ausiliarî (Anṣār) medinesi, egli organizzò rapidamente la comunità musulmana (umma), opponendosi agli elementi ostili di Medina, ebrei e cristiani, dapprima consenzienti al monoteismo islamico. È in questi anni (624) che M. sostituì la direzione ...
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Investigatore di crimini di guerra (Buczacz, Polonia, 1908 - Vienna 2005). Architetto, durante la seconda guerra mondiale fu internato in campi di concentramento nazisti (1941-45). Nel 1947 fondò a Linz [...] un Centro ebraico di documentazione sulle persecuzioni subite dagli Ebrei durante il nazismo, trasferito a Vienna nel 1960. In seguito alle sue ricerche furono individuati numerosi criminali di guerra nazisti, tra cui A. Eichmann, arrestato in ...
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Re dei Visigoti di Spagna (m. 621), successore di Gundemaro (612); dopo aver ridotto all'obbedienza i ribelli guasconi e asturiani, iniziò la fortunata riscossa militare visigota contro i Bizantini (615) [...] e la persecuzione contro gli Ebrei. Si dilettò di scienza e d'arte; di lui ci restano epistole (una in versi, sull'eclisse) e la Vita Desiderii episcopi viennensis. ...
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Treblinka Località della Polonia orientale, nel voivodato di Ostrołęka, 90 km a NE di Varsavia. Durante la Seconda guerra mondiale, i Tedeschi vi organizzarono uno dei campi di sterminio in cui fu ucciso [...] circa un milione di internati, soprattutto ebrei. ...
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SZERB, Antal
Enrico Várady
Scrittore, nato il 1° maggio 1901 a Budapest. Fu professore di liceo e libero docente dell'università di Seghedino. Durante l'occupazione tedesca di Budapest, cadde vittima [...] della persecuzione contro gli Ebrei.
La sua fama è anzitutto affidata a una storia della letteratura ungherese (Magyar irodalomtörténet, Kolozsvár-Cluj 1934). Autore di diversi studî critici e di una storia della letteratura universale (A ...
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Demetrio
Manlio Pastore Stocchi
Monarca ellenistico di Siria, della dinastia dei Seleucidi, regnò dal 162 al 150 a.C. Tra rivolte e intrighi tentò di realizzare la totale ellenizzazione dei propri domini, [...] infine soccombere all'usurpatore Alessandro Balas, che i nemici esterni gli avevano suscitato contro. I suoi difficili rapporti con gli Ebrei sono documentati dal I libro dei Maccabei, ove si narra fra l'altro come egli, per domare l'opposizione ...
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ORANO, Paolo
Giorgio Fabre
ORANO, Paolo. – Nacque a Roma il 15 giugno 1875 da Giuseppe Orano Suella (1841-1908) e da Maria Fiorito Berti (1845-1919), secondo di sei fratelli.
Il padre, di origine sarda, [...] e Fascismo, Troina (En) 2005, pp. 113-126; G. Rigano, Il podestà «Giusto d’Israele». Vittorio Tredici il fascista che salvò gli ebrei, Milano 2008, ad indicem. Per D’Annunzio: R. De Felice, D’Annunzio politico. 1918-1938, Bari 1978, pp. 164 s. Per la ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] ’amore è quella neoplatonica e idealizzante, riflesso più o meno diretto delle versioni platoniche di M. Ficino e di Leone Ebreo.
Anche il solco, che ora si fa più profondo rispetto al Quattrocento, fra letteratura colta e letteratura di divulgazione ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...