Il primo libro della Bibbia, chiamato così nella versione dei Settanta ma detto dagli Ebrei Bĕrē’shīth, «in principio». Narra la storia delle origini del mondo, come la spiegavano gli antichi Ebrei, e [...] di quelle del popolo ebraico, inquadrato in 10 genealogie di patriarchi e di popoli. Il contenuto può essere diviso in 3 parti: le origini del genere umano (cap. 1-11), i 3 patriarchi (Abramo, Isacco e ...
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HEINE, Heinrich
Rodolfo Bottacchiari
Poeta tedesco, nato a Düsseldorf, da genitori ebrei, il 13 dicembre 1797. Compiuti nella città natale gli studî medî, passò alcuni mesi a Francoforte presso un banchiere [...] fiotto d'amore, intenso come una nostalgia, caldo come un'invocazione, anima e illumina le Hebräische Melodien. La visione degli Ebrei dispersi per il mondo, incamminati in lunghe carovane dalle terre d'esilio verso la città della fede e dell'amore ...
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BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale [...] Intorno ai re che regnarono in Giudea, Intorno agli Ebrei, e scrittori come: Artapano, Cleodemo (o Malco), bibl. sul testo della B. e degli apocrifi. Sui libri presso gli antichi Ebrei v.: D. Kaufman, in Müller-Schlosser, Die Haggadah, Vienna 1898; J ...
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Nacque a Francoforte sul Meno, da genitori ebrei, il 6 maggio 1786. Studiò prima medicina a Berlino e a Halle, poi giurisprudenza a Heidelberg e a Giessen, dove si addottorò. A Berlino abitò presso il [...] degli alleati, dovette abbandonare l'impiego, . a causa della sua religione, finché, permanendo le difficoltà create agli ebrei, si convertì, senza convinzione, al protestantesimo, cambiando anche il suo vero nome di Löb (Luigi) Baruch in quello ...
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Denominazione (propriamente «appartenente alla tribù di Giuda») con cui sono stati indicati gli Ebrei rimasti in Palestina dopo la distruzione del regno d’Israele (722 a.C.), quando l’intero popolo ebraico [...] da quel tempo in poi o, secondo altri, a partire dalla distruzione del secondo Tempio nel 70 d.C. (➔ Ebrei).
Con il nome, moderno, di giudeo-cristianesimo si designa la corrente del cristianesimo primitivo, i cui aderenti sostenevano la necessità ...
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Romanziere naturalizzato statunitense (Lachine, Quebec, 1915 - Brookline, Massachusetts 2005). Figlio di ebrei russi emigrati in Canada, si trasferì nel 1924 a Chicago dove frequentò l'università; ha insegnato [...] lett. inglese a Princeton, New York, ecc. Impostosi all'attenzione della critica e del pubblico già con i suoi primi romanzi (Dangling man, 1944; The victim, 1947), le cui problematiche religiose ed esistenziali ...
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MANASSE, tribù di
Giuseppe Ricciotti
È una delle dodici tribù degli Ebrei (v., e v. giacobbe), denominata dall'omonimo figlio di Giuseppe (v.) e dell'egiziana Aseneth. La tribù è presentata nella Bibbia [...] come divisa in due parti, di cui una stanziava a oriente del Giordano, e l'altra a occidente dello stesso fiume. Quest'ultima confinava a sud con la tribù di Efraim, a nord con quella di Issacar; a est ...
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Nome dato anticamente in varie città d’Italia al quartiere abitato dagli Ebrei o prevalentemente da Ebrei.
Rimane come nome di un’isola della laguna veneta, detta anticamente Spinalunga, separata da Venezia [...] dal largo e profondo Canale della Giudecca. Abitata in prevalenza da operai e pescatori, è formata da 8 isolotti, congiunti da una fondamenta. Vi si trovano mulini, cantieri, opifici ...
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A lungo accusata di una gestione opaca riguardo ai patrimoni degli ebrei perseguitati dal regime nazista, la Svizzera adotta oggi una politica molto rigida per quel che concerne i fondi di capi di stato [...] e alti funzionari che si arricchiscono illegalmente, sottraendo ingenti capitali allo sviluppo del proprio paese. Il complesso delle leggi riguardanti la lotta al riciclaggio di denaro, al finanziamento ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...