CASTELLAR, Giovanni
Carla Russo
Nacque a Sativa, presso Valencia, nel 1441 da Gaucerand, signore di Picasent, e da Bernardina di Castiglia. Il C., parente di Rodrigo Borgia (poi papa Alessandro VI), [...] Foggia, dalla offerta di un cero del valore di 10 ducati in occasione della Pasqua, da speciali tributi che gli ebrei dovevano pagare all'arcivescovo, dalla giurisdizione, infine, sulle tre fiere che, a gennaio, maggio e ottobre, si tenevano intorno ...
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BOSIO (Beux), Enrico
J. Alberto Soggin
Nacque il 22 genn. 1850 a Pramollo di San Germano Chisone (Torino) da Giovanni e da Maddalena Jahier, in una famiglia di modesti agricoltori. Avviato agli studi [...] Paolo ai Romani, Firenze 1896, 2 ed., Torre Pellice 1930; Le Epistole di S. Paolo ai Corinti, Firenze 1901; L'Epistola agli Ebrei, Firenze 1904; Le Epistole pastorali di S. Paolo, Firenze 1909; Le prime Epistole di S. Paolo, Firenze 1914; Le Epistole ...
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ALFONSO III d'Este, duca di Modena
Romolo Quazza
Nacque a Ferrara il 22 ott. 1591 da Cesare, poi primo duca di Modena, e da Virginia de' Medici, figlia di Cosimo I.
A sette anni, mentre si trattava [...] per disposizione del padre generale, nel Convento di Modena rivide figli e fratelli. Si adoperò per convertire gli Ebrei, accogliere in istituti le fanciulle pericolanti, assistere i carcerati. Mori il 24 maggio 1644 nel convento della Garfagnana ...
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BOCCHI, Domenico
Giovanni Diurni
Nacque a Parma nel 1425. La sua attività è documentata per la prima volta da una lettera del 21 luglio 1452 scritta dal B., in qualità di impiegato della Curia arcivescovile [...] , IV, p. 429; I. Affò, Scrittori parmigiani, III, Parma 1793, pp. 3-6; A. Pezzana, Continuazione dell'opera dell'Affò, VI, 2, Parma 1827, pp. 317 s.; M. Ciardini, I banchieri ebrei in Firenze nel secolo XV…, Borgo San Lorenzo 1907, pp. 61-66, LII s. ...
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CLEMENTE VI, papa
Bernard Guillemain
Pierre Roger nacque verso il 1290-1291 da una famiglia della piccola aristocrazia del basso Limosino nel castello di Maumont, nella parrocchia di Rosiers d'Egletons [...] il 17% all'elemosina. Cercò di attenuare le conseguenze della peste nera del 1348, prese sotto la sua protezione gli ebrei accusati di averla propagata.
La ricerca del fasto esteriore corrispondeva all'affermazione di una monarchia come si veniva ...
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POSSEVINO, Antonio
Emanuele Colombo
POSSEVINO, Antonio. – Nacque a Mantova nel 1533 da Francesco e Caterina, in una famiglia di orefici di origini piemontesi. La notizia che i genitori fossero di origini [...] sull’efficacia del battesimo, che a suo avviso eliminava ogni differenza di sangue. Il tema della conversione di ebrei e musulmani ricorre frequentemente nelle sue opere; inoltre, nel 1577 Possevino sostituì Roberto Bellarmino nella predicazione agli ...
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SALFI, Francesco
Luca Addante
SALFI, Francesco (Francesco Saverio, Franco). – Nacque il 1° gennaio 1759 a Cosenza da Giuseppe Antonio e da Angela Turano.
Ebbe umili natali e fu cresciuto da una «vedova» [...] di coscienza la più illimitata» (p. 197). Provvedimenti che, per esempio, avrebbero permesso a musulmani ed ebrei di vivere liberi nelle spopolate Calabrie. Descrivendo la condizione contadina, poi, attaccava l’assetto della proprietà, «ridotta ...
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TOLEDO, Pedro Álvarez
Carlos José Hernando Sanchez
de. – Nacque ad Alba de Tormes in Castiglia nel 1480, secondogenito del secondo duca d’Alba, Fadrique, e di Isabel de Zúñiga.
Nel luogo natale ricevette [...] a seguito della visita a lui non favorevole di Pacheco. Nel mese di ottobre avvenne l’espulsione definitiva degli ebrei dal Regno come conseguenza dei ripetuti ordini imperiali. Nello stesso mese Carlo V rafforzò l’autorità di Toledo emarginando ...
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LEONI (Lioni), Piero (Pier Leone, Pierleone da Spoleto)
Franco Bacchelli
Nacque a Spoleto, probabilmente verso il 1445, da Leonardo, appartenente a una famiglia del ceto professionale spoletino, che [...] poi negli ultimi anni della sua vita almeno due dotti ebrei siciliani, ignoranti di latino, che in un volgare italiano scomparsa, che gli era stata fornita forse dai due dotti ebrei, una traduzione latina della Epistola di Ḥayy ibn Yaqẓān di Ibn ...
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ERCOLANI, Luigi
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Foligno (prov. Perugia) il 17 ott. 1758, penultimo maschio del senigalliese Ascanio dei marchesi di Fornovo e Rocca Lanzona, patrizio di Senigallia [...] che pure talvolta s'incrina, come quando il 19 ott. 1814 impose nuovi balzelli agli ebrei (egli era anche sovraintendente economico dell'"Università degli ebrei"), o quando sollecitò con durezza le tasse arretrate sulle devastate vigne di Roma, o la ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...