LEONTOPOLI (Λεοντόπολις)
Arnaldo MOMIGLIANO
Località del Basso Egitto, nota con questo nome in età ellenistico-romana; oggi Tell el-Yehūdiyeh, "collina dei Giudei" a una trentina di km. dal Cairo. Fu [...] tale gruppo con la politica di Alessandro Ianneo, re e sommo sacerdote di Gerusalemme. Di fatto la massima parte degli Ebrei egiziani rimase fedele al tempio gerosolimitano; le fonti ebraiche ne fanno pochissimi cenni, da cui tuttavia risulta che se ...
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L'Africa islamica: Tunisia
Alessandra Bagnera
Giovanna Ventrone Vassallo
Enrico Cirelli
Federico Cresti
Gabriella Di Flumeri Viatelli
Mourad Rammah
Patrice Cressier
di Alessandra Bagnera
Inquadramento [...] costruita alla metà del IX secolo (851) e sulla presenza, per quanto minoritaria (ca. 10%) di cristiani e di pochi Ebrei. Il suo ruolo di città portuale era però ancora inferiore rispetto a quello di Tunisi, nonostante una maggiore attenzione da ...
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(arabo Arīhā; ebr. Yĕriḥō) Cittadina della Palestina (18.346 ab. nel 2007), in Cisgiordania, lungo le pendici orientali dell’altopiano di Giudea, a NE di Gerusalemme.
L’antica G. è sul Tell es-Sultan, [...] re Acab (870 a.C.) a opera di Hiel il Betelita. Distrutta di nuovo dai Babilonesi (587 a.C.), fu ripopolata da Ebrei di ritorno dall’esilio, ma in epoca ellenistica il luogo fu definitivamente abbandonato e adibito a necropoli. In età romana Erode il ...
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Aleppo
P. Cuneo
(ittita Khalap; accadico Khallaba; gr. Βέϱοια; lat. Beroea; arabo Ḥalab)
Capoluogo della prov. (muḥāfaza) omonima della Rep. Araba Siriana, situato nella piana del fiume Quwayq (Queyq), [...] . A. nel 637/15 a.E. fu presa dagli Arabi, che però rimasero a lungo in minoranza rispetto ai Cristiani e agli Ebrei che conservarono i loro luoghi di culto; solo dopo un secolo la comunità musulmana fu tale da richiedere la costruzione della Grande ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] o per la prima volta delle tematiche su Arabi ed Ebrei; l'integrazione delle tematiche religiose con i problemi posti eretici ma anche gruppi socialmente emarginati nel Medioevo come gli ebrei e le donne. Per la letteratura pressoché sterminata su ...
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Città di Israele (Ashkelon, it. Ascalona, 149.160 ab. nel 2021), nel settore sud occidentale del paese, a S-SO di Tel Aviv-Giaffa e a una distanza di circa 20 km da Gaza. Importante centro amministrativo [...] a partire dalla seconda metà del 20° secolo a est dell'antico insediamento arabo di Al-Majḍal, rioccupato da immigrati ebrei dopo il primo conflitto arabo-israeliano e denominato Migdal Gad (poi Migdal Ashqelon); fiorenti sono le industrie tessili e ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Chiara Lambert
Sara Magister
Le rete dei contatti e degli scambi: caratteri [...] Occidente sono fondamentalmente in mano a mercanti stranieri: Siriani, Greci dell'Italia meridionale bizantina, Arabi maghrebini ed Ebrei che, protetti dai sovrani, si muovevano soprattutto via terra, recando le merci direttamente ai clienti o ai ...
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L'Asia islamica. Premessa
Maria Vittoria Fontana
Premessa
Il fondatore dell'Islam, il Profeta Muhammad, proveniva dalla Penisola Arabica. I popoli vinti dai primi Arabi musulmani che mossero il loro [...] iranico (l'ultimo re sasanide, Yazdaghird, fu ucciso nel 651). Mentre dalla Penisola Arabica i musulmani avevano espulso ebrei e cristiani, nei nuovi territori conquistati non fu adottato il sistema della conversione di massa: era fondamentale la ...
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I Greci in Africa
Laura Buccino
Astrid Möller
Nicola Bonacasa
Giuseppina Alessandra Cellini
Lidiano Bacchielli
Anna Santucci
Ida Leggio
La presenza greca in africa in età arcaica
di Laura Buccino
La [...] kushita (Hdt., II, 30, 2-3), al di fuori della quale sorse un centro di scambio di varie merci, frequentato da Greci, Ebrei, Fenici, Siriani, Nubiani e Libyi.
I frammenti di ceramica greco-orientale e attica del VI-V sec. a.C. segnalati nel Fayyum ...
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Amuleto
J. Engemann
S.H. Fuglesang
G. Vikan
M. Bernardini
PARTE INTRODUTTIVA
di J. Engemann
Con questo termine si designano genericamente oggetti, per lo più di piccole dimensioni, ritenuti in grado [...] addetto al trasporto dei rotoli di pergamena o di papiri, in casse o teche appese al collo o al braccio. Tra gli Ebrei sussisteva l'uso di portare durante la preghiera pezzi di pergamena recanti passi biblici legati al braccio o al capo. Contenitori ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...