FORTI, Angelo
Silvana Galdabini
Nacque a Pesaro nel 1818. Nella città natale studiò con passione discipline diverse, "approfittando anche della Biblioteca di casa Mamiani che il conte Giuseppe, viste [...] elettrici in Toscana, dove rimase per dodici anni. Questo impiego non lo soddisfaceva, ma la legge impediva agli ebrei di dedicarsi all'insegnamento, come egli avrebbe desiderato. Per il momento continuava l'attività scientifica, soprattutto nel ...
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BRAGADIN, Giovanni
Alfredo Cioni
Figlio di Alvise, continuò la tipografia ebraica fondata dal padre dopo la morte di questo (1575) fino al 1614.
Si valse come proto dell'abile, onesto e fedele Āshēr [...] con riluttanza, ma anche per la difficoltà di trovare compositori in ebraico, giacché l'editto del 1571 proibiva agli Ebrei di stampare libri, anche se - così sembra - era solo blandamente fatto osservare. Oltre a ciò, le condizioni generalidei ...
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Freud, Sigmund
Simona Argentieri
Il fondatore della psicoanalisi
Originario della Moravia e attivo a Vienna tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, Sigmund Freud fu il fondatore della psicoanalisi, [...] e solo dal 1848 in Austria erano stati riconosciuti agli ebrei i diritti civili e il diritto di iscriversi all' pubblica piazza.
Vecchio e malato, perseguitato dalla Gestapo in quanto ebreo, nel 1938 Freud è infine costretto a lasciare Vienna per ...
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Sposo di Maria madre di Gesù, di cui G. era "reputato" (Luca 3, 23) padre; le poche notizie che abbiamo su di lui sono nei Vangeli (soprattutto Matteo e Luca), mentre pressoché privi di valore sono i tardi [...] aveva ancora introdotta nella sua casa (Matt. 1, 18): quindi erano uniti da vincolo di fidanzamento (che presso gli Ebrei era giuridicamente considerato già matrimonio). I Vangeli non dicono dell'età di G. (secondo alcuni apocrifi era di età avanzata ...
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Abate di Cluny (n. in Alvernia 1092 o 1094 - m. Cluny 1156). Una delle personalità più autorevoli del suo tempo, intento soprattutto a restaurare la vita monastica, visitare e riformare i monasteri. Grande [...] in un suo viaggio, verso il 1141, in Spagna, dove fece tradurre in latino il Corano) e infine con gli ebrei, a cui aveva rivolto l'altra sua opera Adversus Iudaeorum inveteratam duritiem. Più ancora di queste opere, mostrano però l'eccezionale ...
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Scrittore austriaco (Brody, Galizia, 1894 - Parigi 1939). L'amore per la sua terra e il rimpianto per un'atmosfera storica e sociale ormai tramontata dominano la sua opera soprattutto di romanziere, fedele [...] sbandati e degli sconfitti nell'Austria del dopoguerra, laddove in Hiob (1930; trad. it. 1932), il destino di un maestro ebreo assurge a emblema di un intero popolo. Accenti di elegia arricchiscono la gamma espressiva del romanzo che consacrò R. come ...
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Dottore ebreo (n. nel distretto di el-Fayyūm 882 d.C. - m. Sūrā, Babilonia, 942). Fu il maggiore dei gĕōnīm e il fondatore della filosofia ebraica medievale. A lui si deve da un lato l'affermazione dell'ebraismo [...] è autore di una traduzione in arabo della Bibbia accompagnata da un commento, che divenne testo classico per tutti gli Ebrei di lingua araba, e anche fuori dell'ambiente ebraico esercitò azione assai notevole per la diffusione dell'Antico Testamento ...
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CLEMENTE XIV, papa
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ott. 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna (Forlì) nella legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) [...] Romae 1841). Notizie su C. XIV e sulla famiglia in Bibl. Ap. Vaticana, Borg. lat. 804. Per l'attegg. verso gli ebrei e il rapporto presentato al S. Uffizio: The Ritual Murder Libel and the Jew. The report by Cardinal Lorenzo Ganganelli (Pope Clement ...
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PIO VI, papa
Marina Caffiero
PIO VI, papa. – Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e [...] la compattezza della società cristiana. L’editto del 5 aprile 1775, Fra le pastorali sollecitudini, ripristinava antichi divieti per gli ebrei (di mestieri, di libri, di abitazioni, di contatti e scambi con i cristiani) ed evocandone «il pericolo di ...
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CARLO I Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Nacque a Parigi il 6 maggio 1580, ultimo - e, per la morte precocissima dei due fratelli, unico erede maschio - dei cinque figli [...] 74-83, 153-165; Id., La congiura spagnola contro Venezia, Venezia 1918, pp. 43, 45 s., 47 n. 1, 51, 174; S. Foa, Gli ebrei nel Monferrato…, Alessandria 1914, pp.15 ss., 18, 24, 60, 96-99, 121, 142, 144 s., 154, 178 S.; Id., Il trattato di Rivoli…, in ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...