CASTELBOLOGNESI, Angelo
Maria Carazzi
Nacque il 1° giugno 1836 a Ferrara da Aronne e Fortunata Rossi, una coppia di commercianti ebrei. Non ancora ventenne, partì per l'Africa, impiegandosi a Kharṭūm [...] presso il commerciante inglese Petherick. Per raggiungere costui, che si era inoltrato nell'intemo del paese in cerca di avorio, il C. partì il 27 nov. 1856 per un difficile viaggio che lo portò da Kharṭūm, ...
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(ebr. Pitōm; gr. Πειϑώ o Πιϑώμ) Città dell’Egitto greco, menzionata nella Bibbia (Esodo 1, 11) come luogo di lavoro per gli Ebrei. Il nome corrisponde a un Pi-Atum «Casa del (dio) Atum», identificabile [...] con un centro presso lo uadi Tumilāt dove erano magazzini militari costruiti sotto Ramses II ...
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Birobidžan Città della Russia (75.192 ab. nel 2006) nella Siberia orientale, sul fiume Bira (affluente di sinistra dell’Amur). È stazione della ferrovia transiberiana e capitale della Provincia autonoma [...] degli Ebrei. Industrie tessili, dell’abbigliamento, meccaniche e del legno. ...
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(gr. Λύστρα) Colonia romana della Licaonia, in Asia Minore, tra Iconio e Isaura. È nota soprattutto per l’evangelizzazione svolta da Barnaba e Paolo, che furono cacciati dalla folla sobillata dagli Ebrei; [...] in un secondo viaggio Paolo vi prese come discepolo Timoteo ...
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TEL AVĪV (XXXIII, p. 400)
Roberto Almagià
V La città ha continuato nel suo eccezionale sviluppo topografico e demografico. Essa si è ampliata soprattutto verso nord, lungo il mare, ed in ogni senso verso [...] 46.000 ab. nel 1931, era triplicata nel 1939 (140.000 ab.) ed alla fine del 1946 ammontava a 183.200 ab., tutti Ebrei, all'infuori di circa 700 unità. Tel Avīv, è perciò oggi la città più popolata della Palestina (v. in questa App.).
Lo sviluppo ...
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Safed
Cittadina d’Israele, situata su uno dei rilievi dell’alta Galilea. La storia di S. acquista rilievo nel periodo postbiblico: dopo la distruzione di Gerusalemme, fu sede di famiglie sacerdotali [...] e strenuamente difesa dai Templari, ma nel 1266 fu definitivamente ripresa dal sultano Baibars. Nel sec. 16° vi si rifugiarono numerosi ebrei d’origine polacca e spagnola, che la resero celebre per lo studio della cabala. Nel 1563 vi sorse la prima ...
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Stato del Vicino Oriente, confinante a N con il Libano, a E con la Siria e la Giordania, a SO con l’Egitto.
Dal punto di vista morfologico il territorio può essere diviso in 4 aree (la pianura costiera; [...] mutata situazione politica induce a incentrare la narrativa intorno a una precisa tematica, quella concernente gli Arabi che vivono tra gli Ebrei di Israele. Così il romanzo Ha-mĕ’ahēv («L’amante», 1977) di A.B. Yehoshua descrive la guerra del 1973 e ...
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Soncino Comune della prov. di Cremona (45,3 km2 con 7586 ab. nel 2008).
Da S., dove si stabilì per un certo tempo, prese il nome Soncino (o Soncinati) una famiglia di stampatori ebrei, originari di Spira, [...] attiva dal 1483. Dopo varie sedi in Italia, la stamperia si trasferì nel 1526 a Salonicco e infine a Costantinopoli, dove fu attiva con Eleazar ben Gerson fino al 1547. Le edizioni ebraiche dei S. sono ...
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Treblinka Località della Polonia orientale, nel voivodato di Ostrołęka, 90 km a NE di Varsavia. Durante la Seconda guerra mondiale, i Tedeschi vi organizzarono uno dei campi di sterminio in cui fu ucciso [...] circa un milione di internati, soprattutto ebrei. ...
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Palermo
Vincenzo D'Alessandro
La Palermo conosciuta da Federico nella sua infanzia era la città descritta, alla fine dell'età normanna, dall'ignoto cronista antisvevo indicato come il cosiddetto Falcando. [...] Ora i nuovi immigrati palermitani dovevano alla Curia un'imposta annuale di 400 tarì per la "gezia", la tassa dovuta dagli ebrei in quanto soggetti all'autorità diretta della Corona, oltre a un'imposta sul vino di 150 tarì e una per la macellazione ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...