ZUKOFSKY, Louis
Cristina Giorcelli
Poeta, critico e prosatore statunitense, nato a New York il 23 gennaio 1904, morto ivi il 12 maggio 1978. Proveniente da una famiglia di ebrei russi di recente immigrazione, [...] fu ammiratore e seguace di E. Pound, amico di W.C. Williams e iniziatore (1931) del movimento poetico che fu chiamato ''oggettivismo'' a cui parteciparono artisti quali G. Oppen, C. Rakosi, C. Reznikoff. ...
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LUZZATTO, Benedetto (Baruk)
Lisa Saracco
Nacque probabilmente a Venezia intorno al 1612 da Moses. Scarsi e frammentari sono i dati biografici. La sua famiglia apparteneva al ceppo di ebrei giunti nel [...] XV secolo nel Veneto da Lausitz, provincia tedesca del Brandeburgo, il cui nome latino, Lusatia, è all'origine del toponimico Luzzatto o Luzzatti.
Il L. fu uno degli allievi più amati da Leone Modena, ...
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KISCH, Egon Erwin
Angelo Maria RIPELLINO
Giornalista e scrittore boemo, nato il 29 aprile 1885 a Praga, morto ivi il 31 marzo 1948. Apparteneva a quella generazione praghese di Ebrei tedeschi, che vanta [...] i nomi di F. Kafka, M. Brod, F. Werfel. Dopo la prima Guerra mondiale dedicò tutta la sua attività al comunismo; fu arrestato con G. Dimitrov al tempo dell'incendio del Reichstag, insegnò scienze giornalistiche ...
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Romanziere ceco (Hronov 1908 - New York 1973). I suoi romanzi, che rivelano lo studio di Dostoevskij, di Kafka e della psicanalisi, si imperniano quasi tutti sul problema dell'assimilazione degli Ebrei [...] nell'ambiente ceco. Fra i suoi libri meritano di essere ricordati Ghetto v nás ("Il ghetto in noi", 1928), Černá tlupa ("La banda nera", 1933), Dům bez pána ("La casa senza padrone", 1937). Emigrato durante ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] di Pinski e di un altro eminente scrittore y., Leivick Halper (1888-1962), noto con lo pseudonimo di H. Leivick, ebreo russo, che scontò per le sue convinzioni socialistiche una dura deportazione in Siberia, da cui evase con una mirabolante fuga ...
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Pseudonimo dello scrittore russo O. I. Perel´man (Białystock 1878 - New York 1959). I suoi drammi (Nju, 1908) e racconti (Vlas, 1910) trattano di preferenza, in uno stile tra realistico e misticheggiante, [...] della vita degli Ebrei e dell'intelligencija pietroburghese. Dal 1913 visse e operò negli USA. ...
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Poeta russo ebreo (presso Cherson 1860 - Pietroburgo 1916). Autodidatta, si distinse per la semplicità e la sonorità dei suoi versi ricchi di immagini e di sentimenti. Cantò, prima in russo, poi in yiddish, [...] le sofferenze degli ebrei dispersi. ...
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SZERB, Antal
Enrico Várady
Scrittore, nato il 1° maggio 1901 a Budapest. Fu professore di liceo e libero docente dell'università di Seghedino. Durante l'occupazione tedesca di Budapest, cadde vittima [...] della persecuzione contro gli Ebrei.
La sua fama è anzitutto affidata a una storia della letteratura ungherese (Magyar irodalomtörténet, Kolozsvár-Cluj 1934). Autore di diversi studî critici e di una storia della letteratura universale (A ...
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Scrittrice austriaca (Vienna 1911 - Bad Ischl, Austria Superiore, 1991). Costretta all'emigrazione, per molti anni a Londra, tornò in Austria nel 1963. I suoi romanzi, legati all'ambiente decadente della [...] Vienna degli anni Trenta e al destino degli Ebrei, sono caratterizzati da una controllata tristezza: Kati auf der Brücke (1933); Verwirrung um Wolfgangsee (1935); Flöte und Trommeln (1947); Lisas Zimmer (1965); Die Früchte des Wohlstands (1981). Ha ...
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Pseudonimo del poeta di lingua tedesca Paul Antschel (Cernăuti, Bucovina, 1920 - Parigi 1970). I genitori, di madrelingua tedesca, morirono in campo di concentramento nazista, ed è questa la prima esperienza, [...] legata a quella della morte di milioni di ebrei, di cui C. intese farsi testimone. Dal 1947 a Vienna; poco dopo si stabilì a Parigi, assumendo la cittadinanza francese; studioso di germanistica e glottologia, insegnò all'École normale supérieure. ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...