Scrittore polacco (n. presso Brody 1797 - m. Dresda 1863). Nel suo capolavoro, il dramma Karpaccy Górale ("I montanari dei Carpazî", 1843), si erge a difensore degli oppressi. Meno riuscite sono le sue [...] commedie di costumi e caratteri (Źydzi "Gli Ebrei", 1843) e i romanzi che ritraggono, talvolta con acuto spirito di osservazione, la vita della nobiltà (Spekulant, 1846; Krewni "I parenti", 1857). ...
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Ḥabībī, Imīl
Cristiana Baldazzi
Scrittore palestinese, nato a Haifa il 29 agosto 1922, morto a Nazareth il 2 maggio 1996. Tra i fondatori (1943) della Lega di liberazione nazionale (organizzazione sorta [...] Ḥ. naturalmente colpiscono duramente anche gli atteggiamenti razzisti del governo israeliano sia nei confronti degli Arabi sia verso gli Ebrei immigrati dai paesi asiatici e africani. Il romanzo è stato anche tradotto in ebraico con il titolo Ha'op ...
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POLÁČEK, Karel
Angelo Maria RIPELLINO
Scrittore ebreo boemo, nato il 22 marzo 1892 a Rychnov nad Kněžnou, morto il 19 ottobre 1944 nel campo di Oświęcim (Polonia).
In racconti e romanzi egli tratteggiò [...] il mondo di modesti impiegati, miseri ebrei, giocatori di carte, sfaccendati e ragazze della periferia praghese, traendo effetti comici dal colorito lessicale della parlata di questi ambienti: Povídky pana Kočkodana (Racconti del signor K., 1922); ...
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PADOVANI, Giulio
Marco Severini
PADOVANI, Giulio. – Nacque a Senigallia, il 19 marzo 1850, da Giuseppe e da Regina Vivanti.
Primo di tre figli (ebbe un fratello, Alfredo, e una sorella, Marcellina), [...] di una famiglia di potenti banchieri che svolsero un ruolo preminente nella comunità rivierasca. A Senigallia, inoltre, il musicologo ebreo Bettino Padovano (1887-1970) donò alla città un edificio in via Cupetta affinché l’amministrazione comunale vi ...
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Aristea (gr. ’Αριστέας), lettera di Epistola scritta in lingua greca da un Aristea, preteso funzionario di Tolomeo II Filadelfo, al fratello Filocrate. Prende lo spunto dalla traduzione del Pentateuco, [...] compiuta secondo A. per ordine del re, al fine di presentare favorevolmente ai Greci gli Ebrei e le loro istituzioni. Si ritiene opera di qualche ebreo d’Egitto nel 2° sec. o nei primi decenni del 1° a.C. ...
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Ebraista (Leopoli 1790 - Praga 1868), rabbino a Praga nel 1840; autore di numerosi scritti in ebraico sulla letteratura talmudica e post-talmudica, cui applicò il metodo storico di indagine. Tra le sue [...] opere sono un'enciclopedia della letteratura talmudica, rimasta incompleta, varie biografie di dottori ebrei medievali e una raccolta di scritti pubblicata postuma (1869) sotto il titolo Naḥălat Yĕhūdāh ("L'eredità di Giuda"). ...
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Poeta russo (Chingan, Chabarovsk, 1903 - Mosca 1944). Si segnalò col racconto in versi Povest´ o ryžem Motele, gospodine inspektore, ravvine Isaie i komissare Bloch ("Storia di Motele rosso di capelli, [...] del signor ispettore, del rabbino Isaia e del commissario Bloch", 1925), che illustra la vita degli ebrei di provincia dopo la rivoluzione. Fu autore di numerose raccolte (Pervaja kniga stichov "Primo libro di versi", 1926; Publicističeskaja lirika " ...
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Poeta ungherese (Mezőcsatád 1843 - Budapest 1921); redattore (dal 1871) della rivista letteraria Képes világ ("Mondo illustrato") e dal 1890 della rivista A hét ("La settimana"). Le sue ballate Simon Judit [...] S.") e Ágota kissasszony ("La signorina Agota") ebbero vasto successo di pubblico e particolarmente fra gli Ebrei (Zsidó dalok "Canzoni ebraiche", 1868). Altre raccolte: Kólteményei ("Poesie", 1876, 1891); Ünnepnapok ("Giorni festivi", 1888); Levelek ...
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Loewenthal, Elena. – Scrittrice e traduttrice italiana (n. Torino 1960). Ha tradotto e curato molti testi della tradizione ebraica e d'Israele, attività che le sono valse nel 1999 un premio speciale da [...] parte del Ministero dei Beni Culturali. Tra i suoi numerosi saggi si ricordano: Gli ebrei questi sconosciuti (1996), Un'aringa in Paradiso. Enciclopedia della risata ebraica (1997), L'ebraismo spiegato ai miei figli (2002), Scrivere di sé (2007) e ...
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Poeta ebreo (1170-1235), nato nella Spagna musulmana; fortemente influenzato dalla letteratura araba d'arte. Tra le sue opere principali è un rifacimento delle māqamāt arabe di Ḥarīrī (Māḥbĕrōt Itī'ēl) [...] e una imitazione della stessa opera (Taḥkĕmōnī), importante anche per le notizie che ci dà su poeti ebrei medievali e sulle esperienze di viaggi dell'autore. Tradusse anche dall'arabo in ebraico la Guida dei perplessi di Maimonide. ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...