(gr. Πεντάτευχος) Nella versione greca dei Settanta e quindi nella Vulgata, la prima parte dell’Antico Testamento; i 5 libri che la costituiscono sono designati con i nomi di Genesi, Esodo, Levitico, [...] Numeri, Deuteronomio. Gli Ebrei chiamano il P. Tōrāh (termine che propriamente significa «insegnamento», poi inteso come «Legge» per influsso della traduzione che i Settanta fanno di Tōrāh con il gr. νόμος), e danno ai 5 libri nomi diversi. Il P. ...
Leggi Tutto
Breve storia dell'unionismo e dell'ecumenismo
Riccardo Burigana
Introduzione
Le vicende storiche dell’ecumenismo in Italia sono poco note1 mentre, paradossalmente, sono più conosciuti i progetti di [...] dei cristiani, dal 18 al 25 gennaio di ogni anno, quando le diocesi sono invitate a pregare per la conversione dei cristiani, degli ebrei e dei musulmani per il loro ritorno nella Chiesa di Roma19.
Con la nascita di Unitas, che si dota subito di una ...
Leggi Tutto
Riformatore religioso (Leonberg, Württemberg, 1815 - Gerusalemme 1885). Figlio del pietista Gottlieb Wilhelm (1771-1846), cercò prima di promuovere una riforma delle chiese protestanti, poi (1854) creò [...] un movimento per favorire l'immigrazione in Palestina di cristiani ed ebrei e fondare a Gerusalemme un "Regno di Dio", con un santuario che chiamava "Tempio tedesco"; il movimento da lui creato, detto Tempelgesellschaft o Jerusalemsfreunde ("Società ...
Leggi Tutto
Ebraista italiano (Firenze 1883 - Gerusalemme 1951); dal 1906 insegnante nel Collegio rabbinico italiano, rabbino maggiore di Firenze, dal 1925 prof. nell'univ. di Firenze, poi di Roma e infine nell'univ. [...] ebraica di Gerusalemme. Socio corrispondente dei Lincei (1935). Pubblicò ricerche importanti sulla storia degli Ebrei in Italia (Gli ebrei a Firenze nell'età del Rinascimento, 1918), studî biblici e, dopo la scoperta dei testi di Ugarit, traduzioni e ...
Leggi Tutto
Dio
Raffaele Savigni
Essere sovrumano venerato dalle diverse religioni
In ogni tempo uomini delle più diverse culture hanno creduto all'esistenza di forze superiori. Greci e Romani credevano in numerose [...] o soccorrevole?
Gli antichi provavano timore di fronte a Zeus, che scagliava i fulmini dall'Olimpo, e anche in seguito ebrei e cristiani videro spesso in Dio soprattutto un padrone, un sovrano che limitava la libertà dell'uomo. Ma i teologi cristiani ...
Leggi Tutto
tabernacolo Presso gli antichi Romani, tenda da campo e in particolare la tenda costruita, secondo precise norme rituali (per es., per l’orientamento) per il comandante militare perché potesse prendere [...] in essa gli auspici.
Presso gli antichi Ebrei, il santuario smontabile e portatile eretto per ordine di Mosè, nel quale erano conservate le tavole della Legge e altri oggetti sacri. Fino alla costruzione del tempio di Gerusalemme, era l’unico luogo ...
Leggi Tutto
FLORIO da Vicenza
Gabriele Zanella
Frate predicatore, lo si trova menzionato per la prima volta nell'ottobre del 1278 a Ferrara, quando con ogni probabilità era già succeduto ad Aldobrandino, un suo [...] secoli XIII e XIV, in Miscell. di studi in onore di D. Disegni, Torino 1969, pp. 77-83, 99-106; Id., Nuovi dati sugli ebrei a Ferrara nei secoli XIII e XIV, in Rass. mensile di Israel, luglio-agosto 1973, pp. 6-13; L. Paolini, L'eresia catara alla ...
Leggi Tutto
Paolo di Tarso, san
Raffaele Savigni
L’apostolo delle genti
Cittadino romano di nome Saulo, di famiglia ebraica, perseguitò duramente i cristiani fino a quando, dopo aver avuto una visione, si convertì [...] di 14 lettere, indirizzate a diverse comunità cristiane da lui fondate o comunque legate a lui. Una di esse, la Lettera agli Ebrei, è diversa dalle altre per stile e contenuto perché è stata certamente redatta da un altro autore, mentre alcune delle ...
Leggi Tutto
Ebraista francese (Parigi 1856 - ivi 1939); gran rabbino del concistoro centrale degli israeliti di Francia, prof. nell'École rabbinique e nell'École des hautes études di Parigi. Pubblicò studî sulla letteratura [...] deuterocanonica, talmudica e midrashica, sulla storia delle religioni e su quella degli Ebrei in Francia. ...
Leggi Tutto
Visionario (sec. 16º); provenendo dall'Inghilterra, vagò (1554) per la Svizzera (Berna, Basilea, Zurigo, Ginevra) proclamando d'aver avuto una visione celeste che gli imponeva di predicare la concordia [...] fra tutti i cristiani divisi dalla Riforma, e la prossima conversione di musulmani ed ebrei al cattolicesimo. Cacciato dalla Svizzera, scomparve. ...
Leggi Tutto
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...