BRUTO, Pietro
Fernando Lepori
Nacque a Venezia da famiglia veneziana la cui presenza è attestata fin dall'inizio del secolo XIV. Dei genitori è noto solo il nome della madre, "Margarita q. Iohannis [...] Victoria (ff. miiv-miiir, sir), e soprattutto nella Epistola contra Iudaeos, lo spinsero ad adoperarsi per ottenere il bando degli Ebrei da Vicenza, che infatti fu decretato il 12 giugno 1486: il fatto lo mosse poi a scrivere un'orazione in lode dei ...
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PAVINI, Giovanni Francesco
Matteo Melchiorre
– Nacque a Padova intorno al 1424, uno dei quattro figli (gli altri furono Pietro, Alvise e Bartolomeo) del lanaiolo padovano Giacomo Pavino «a Cartis». [...] . 14-15; D. Rando, Dai margini la memoria. Johannes Hinderbach (1418-1486), Bologna 2003, pp. 462-463; A. Toaff, Pasque di sangue. Ebrei d’Europa e omicidi rituali, Bologna 2007, p. 32; M. Melchiorre, A un cenno del suo dito. Fra Bernardino da Feltre ...
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Presso i Greci, l’offerta a una divinità, deposta nel suo tempio e perciò a lei sacra. Motivo dell’offerta era una vittoria (in guerra, nei giochi ecc.) o un qualche avvenimento favorevole nel quale all’offerente [...] ḥērem «consacrato», nel senso di «offerto a Dio per lo sterminio» (corrispondente al latino sacer esto). Come presso gli Ebrei il ḥērem era diventato un «bando» dalla comunità religiosa e dalla sinagoga, così nel cristianesimo a. assunse il senso di ...
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CARCANO, Michele
Roberto Rusconi
Nato a Milano nel 1427 da Donato e Cremondina Besozzi, discendenti di famiglie patrizie milanesi, entrò nell'Ordine francescano nel convento di S. Croce in Boscaglia [...] e prescriveva che i prestiti fossero assolutamente gratuiti, minacciando la scomunica per le città che ospitassero prestatori di denaro ebrei. A questi temi si deve essere limitata la sua predicazione in questa ed in altre occasioni, dal momento che ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...] e quindi essa ha anche una funzione sociale, in quanto unifica la comunità nella pratica religiosa.
L. giudaica
Per gli Ebrei lo sviluppo della preghiera pubblica in comune inizia con la distruzione del tempio di Gerusalemme nel 70 d.C. Inizialmente ...
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Millenarismo
Raffaele Savigni
Attesa del Regno di Dio su questa Terra
In diversi momenti della storia alcuni gruppi cristiani hanno ritenuto che dopo la seconda venuta di Cristo e prima della fine del [...] venire soddisfatte le aspirazioni dell’uomo alla felicità. Gli Ebrei attendevano la venuta del Messia, inteso come un leader storia con la nascita di Gesù, avvertivano fortemente, come gli Ebrei, l’esigenza di una liberazione non solo dal peccato e ...
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SISTO V
Silvano Giordano
Felice di Peretto nacque venerdì 13 dicembre 1521 a Grottammare, castello del Comitato di Fermo, nella Marca di Ancona, da Piergentile di Giacomo, detto Peretto, e da Mariana [...] La bolla Christiana pietas del 22 ottobre 1586 abolì le disposizioni emanate da Pio V nel 1569 e consentì agli ebrei di stabilirsi in tutte le città dello Stato pontificio, permettendo loro di intraprendere nuovamente ogni genere di commercio, anche ...
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IMMANUEL da Roma (Immanuel Romano, 'Immanu'el ben Šelomoh, 'Immanu'el ha-Romi, Manoello Giudeo, Manoello Romano, Emanuele Romano)
Simona Foà
Nacque a Roma (più volte I., nelle sue opere, ricorda le proprie [...] Giobbe del rab. Immanuel ben Salomo, estratto da Annuario della Società italiana per gli studi orientali, I (1872); Id., Intorno al comento ebreo-rabbinico del r. I. ben Salomo sopra la Cantica, in Il Buonarroti, s. 2, XII (1877-78), pp. 96-104, 134 ...
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Davide e Golia
Margherita Zizi
La storia del pastorello Davide che, armato di una semplice fionda, uccide Golia, il temibile gigante dei Filistei in guerra con il popolo di Israele, è uno degli episodi [...] ha come sfondo la guerra tra i Filistei e il popolo di Israele guidato dal re Saul. È un momento critico per gli Ebrei: l'esercito dei Filistei sembra avere la meglio grazie alla presenza tra le sue schiere del terribile gigante Golia, alto tre metri ...
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Esegeta dei frati minori (Lyre, presso Evreux, 1270 circa - Parigi 1349). Addottoratosi in teologia a Parigi (1309 circa), fu poi ministro provinciale di Francia (1319 e 1322) e di Borgogna (1325) e fondatore, [...] seu mysticae (1339; 1a ed. 1478); ambedue diffusissime, le prime sono spesso accompagnate, nelle stampe, dalle Additiones, critiche, dell'ebreo convertito Paolo di S. Maria vescovo di Burgos e dalle Replicae a queste di M. Döring. Tra gli altri suoi ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...