Nel mondo antico il termine greco προσκύνησις e il suo equivalente latino adoratio erano usati per indicare gli atti esprimenti il sentimento di venerazione e di rispetto verso la divinità o un oggetto [...] per sé indifferente, acquista valore solo in relazione all’atto interno, dell’intelletto e della volontà, di cui è manifestazione. Gli Ebrei estesero l’a. a esseri celesti (angeli) e anche a uomini (per es., Giuseppe adorato dai fratelli, Gen. 43, 26 ...
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Madre di Gesù. Fonti per la vita di M. sono i quattro Vangeli canonici, specialmente quelli di Matteo e Luca che più si diffondono a proposito della vita di Gesù. La pia tradizione cristiana ha aggiunto [...] a Betlemme, ma la persecuzione di Erode obbligò la famigliola a fuggire in Egitto (Matteo 2, 13-15), rifugio abituale degli Ebrei della Palestina. La famigliola tornò poi a Nazareth dove Gesù condusse vita ritirata fino ai 30 anni, salvo il viaggio ...
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YŌSIPPŌN (o Yōsēf ben Goriōn)
Umberto Cassuto
Il Libro di Y. è una cronaca ebraica medievale, intesa a presentare ai lettori un complemento delle notizie bibliche sulla storia del popolo ebraico, e una [...] senza critica, e larga parte è lasciata all'elemento leggendario e maraviglioso, in conformità dei gusti e dei desiderî degli Ebrei d'Europa, in cui era vivo l'interesse per la lettura di cose mirabili intorno al passato della loro gente e ...
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Minoranze cristiane nell'Italia unita
Paolo Ricca
Che cos’è una ‘minoranza cristiana’?
‘Minoranza cristiana’ è una categoria non facile da circoscrivere per la varietà e complessità dei fattori che [...] giorno di riposo e di culto comandato da Dio con il quarto comandamento del decalogo, considerato valido non solo per gli ebrei, ma anche per i cristiani. La diffusione dell’avventismo in Italia fu comunque molto lenta: verso la fine dell’Ottocento ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] nel cinquantenario delle leggi razziali (Roma 1988), Roma 1989, pp. 224 -227; cfr. R. Moro, La Chiesa e lo sterminio degli ebrei, Bologna 2002; G. Sale, Le leggi razziali in Italia e il Vaticano, Milano 2009.
104 Cfr. A. Lazzaretto, Il governo, cit ...
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Bibbia: la diffusione
Mario Cignoni
La situazione religiosa
La diffusione della Bibbia in Italia risente della situazione religiosa e culturale del Paese, situazione che si è formata nel corso dei secoli, [...] di ebraismo e consapevole dell’importanza fondamentale della diffusione della Torà, soprattutto per avvicinare in modo significativo gli ebrei italiani alle loro radici, che ha dedicato l’ultima parte della sua vita alla traduzione dei quattro volumi ...
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FLORIT, Ermenegildo
Bruna Bocchini Camaiani
Nato a Fagagna, in Friuli, il 5 luglio 1901, studiò dapprima nel seminario diocesano di Udine, poi fu inviato a Roma e, come alunno del seminario romano, [...] (Associazione cattolica dei lavoratori italiani), del "Fraterno aiuto cristiano" e dell'associazione "Nostra Signora di Sion" per ebrei convertiti.
L'attività scientifica e culturale svolta all'interno dell'ateneo pontificio fu di rilievo: diresse la ...
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PARISIO, Pietropaolo
Giuseppe Marcocci
– Nacque a Cosenza nel 1473 da Ruggiero, magistrato, e da Covella di Francia.
Non si possiedono notizie circa la sua formazione, ma sono ben documentati gli anni [...] e sottoscritto da Filippo Decio, in cui, su richiesta di papa Clemente VII, intervenne sul battesimo forzato degli ebrei in Portogallo (1497), sollevando dubbi sulla sua legittimità. Influenzò la posizione della Curia, che nella bolla Sempiterno Regi ...
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Apostolo e autore del Vangelo che nelle edizioni della Bibbia precede sempre gli altri tre. Circa la personalità di M. abbiamo notizie molto scarse. Dal Nuovo Testamento si desume solo che egli aveva un [...] confermata, da un'analisi intrinseca, l'affermazione tradizionale secondo cui l'apostolo scrisse l'operetta per gli Ebrei, convertiti o da convertire;ciò spiega il tono polemico e apologetico contro i Farisei. Nessun evangelista cita altrettanti ...
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Filosofo (Dessau 1729 - Berlino 1786). Di famiglia israelita molto povera, si recò ancora ragazzo a Berlino; ivi, formatosi una vasta cultura filosofica e letteraria, divenne amico dei giovani illuministi [...] ne entusiasmò fino a considerare l'opera come l'annuncio di una grande riforma che avrebbe conquistato tutte le nazioni. M. fu ebreo osservante e volle privilegiare i soli aspetti religiosi dell'ebraismo, convinto dell'utilità dell'integrazione degli ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...