Unione fisica, morale e legale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) in completa comunità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie.
Antropologia
Se inteso nella sua definizione [...] , era consentito al marito. Non molto dissimili erano le forme del m. nell’antico Giappone.
Presso gli antichi Ebrei, nella concezione biblica il m. aveva notevole importanza, come base della famiglia e premessa della conservazione del popolo. Primo ...
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La bibliografia (gr. βιβλίον "libro" e γράϕιο "scrivo") nel significato suo più proprio, quando si separi dalla bibliologia (v.) e dalla scienza delle biblioteche (v.), comprende tutto ciò che si riferisce [...] , Manuale di bibliografia musulmana, Roma 1916; G. Pfannmüller, Handbuch der Islam-Literatur, Lipsia e Berlino 1923.
Per gli Ebrei: J. Furst, Bibliotheca Judaica, Lipsia 1859-63; C.D. Lippe; Bibliographisches Lexicon der gesamten jüdischen und theol ...
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La repubblica democratica di Baden è uno degli stati della Repubblica federale tedesca, tra i quali, in ordine di grandezza, tiene il quarto posto (kmq. 15.070,87). Le coordinate geografiche dei suoi punti [...] . Qui possiamo solo enumerare la legge sull'industria e sull'ordinamento industriale, sul pareggiamento civile degli Ebrei e sulla libertà di domicilio (1862), sull'ordinamento amministrativo (1863), sull'ordinamento giudiziario, sull'arbitrato ...
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È una delle fonti di diritto positivo (ius non scriptum): quella, cioè, che si concreta nell'osservanza costante, uniforme e generale di una norma di condotta, compiuta dai membri di una comunanza sociale [...] in essa viene dall'alto (Rom., XIII,1), la Chiesa stessa che, per avversare i costumi rituali in onore presso gli Ebrei e i Gentili aveva condannato gli usi e le pratiche religiose fino allora seguite, instaura il culto della tradizione (cioè dell ...
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FISCO E SISTEMI FISCALI
Filippo Cavazzuti e Adriano Di Pietro
Economia
di Filippo Cavazzuti
Introduzione
Nel corso dei secoli (o, forse, dei millenni) al termine 'fisco' corrispondono concetti e situazioni [...] anche quello del divampare delle guerre, delle epidemie e delle carestie che distrussero intere città, quello del marchio imposto agli Ebrei, delle crociate fallite e del soffocamento dei Comuni (v. Le Goff, 1964; v. Fossier, 1982-1983, vol. III). Ma ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] ". Come, per contrasto, al regime della "mesta" più che a fattori esogeni, dalle guerre alla cacciata di mori ed ebrei alle migrazioni demografiche verso le Americhe, si doveva l'arretratezza e la miseria delle regioni della Spagna centrale (Torino ...
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Il diritto romano tra Oriente e Occidente
Salvatore Puliatti
Per cercare di comprendere le ragioni delle trasformazioni intervenute nel diritto e nelle conoscenze giuridiche nel periodo successivo all’età [...] Onorio risolse negativamente il problema dell’applicabilità ai suoi territori di una norma orientale, invocata dagli ebrei di alcune zone dell’Italia meridionale, che esentava gli appartenenti a quella religione dagli obblighi curiali gravanti ...
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Sistemi giuridici comparati
Giovanni Bognetti
Sistemi giuridici e grandi modelli
Gli ordinamenti giuridici consistono in gruppi organizzati di soggetti umani i quali, per realizzare fini che coltivano [...] soggetti viene riconosciuta, con l'eliminazione di antiche discriminanti odiose (come quella a danno delle capacità giuridiche degli ebrei).
All'individuo la legge (o una common law reinterpretata da corti liberali o corretta da statutes) garantisce ...
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VIABILITÀ, REGNO D'ITALIA E REGNO DI GERMANIA
TThomas Szabó
Federico II aveva ereditato un Impero che si estendeva dal Mare del Nord fino alla Sicilia e dalla contea di Borgogna e dalla Provenza fino [...] treuga Dei francese, istituendo una pace generale che includeva sia uomini ‒ chierici, monaci, contadini, cacciatori, pescatori, ebrei ‒ sia strumenti e luoghi ‒ aratri, chiese, cimiteri, mulini, villaggi all'interno delle loro recinzioni ‒ nonché le ...
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Criminalità organizzata
Pino Arlacchi
Introduzione
Molti studiosi oggi concordano nel definire la criminalità organizzata come un insieme stabile di imprese insediate nei maggiori mercati illeciti come [...] rappresentato una "insolita strada della mobilità sociale" (v. Bell, 1960) per generazioni successive di immigrati di origine italiana, ebrea e irlandese che hanno trovato chiuse le strade legali dell'ascesa sociale. F. Ianni ha sostenuto inoltre che ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...