ISLAMISMO
Olivier Carré
(XIX, p. 603; App. I, p. 739; IV, II, p. 236)
A partire dagli anni Settanta il termine ''islamismo'', oltre al suo significato prettamente religioso, ha accentuato il suo valore [...] macchina statale. Solo, queste solidarietà islamiche sono confessionali e militanti, escludono i non-musulmani, cristiani, ebrei, indu, bahaisti, animisti: violenti scontri interconfessionali segnano dagli anni Settanta la storia dei paesi musulmani ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] (teologia mitica, fisica e civile). Nel libro VII, poi, il vescovo di Cesarea espone le tradizioni di coloro che egli chiama gli ‘ebrei’ prima di presentare le dottrine dei ‘giudei’ (libri VIII-IX). Il X libro è una dimostrazione di quanto i greci e ...
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TIPOLOGIA
J.P. Deremble
Il termine t., dal gr. týpos, 'impronta', identifica il sistema concettuale consistente nel decrittare il marchio o 'tipo' originariamente impresso da Cristo, che ne è l'archetipo, [...] per es. 1 Cor. 10, 4 e 11; Rm. 5, 14; Eb. 10, 1), prima che, nella prospettiva di mostrare agli ebrei la complementarità delle due rivelazioni e agli gnostici il valore dell'Antico Testamento, la t. divenisse l'asse primario dell'esegesi patristica e ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] (Rom. 11, 13; cfr. Gal. 2, 9), sicché alcuni studiosi mettono in dubbio che egli abbia mai predicato agli ebrei. Comunque, alla fine di questo primo viaggio, sorse la controversia sulla circoncisione che i giudeocristiani volevano imporre ai gentili ...
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La condizione di chi tra più figli, è nato per primo; per estensione, l’insieme dei diritti, dei beni e dei privilegi che spettavano al primo nato.
Diritto
Istituto del diritto successorio medievale, [...] poteva essere trasferito da un fratello all’altro: ma quest’uso non è attestato in seguito. In Palestina gli Ebrei trovarono il costume di sacrificare i primogeniti in particolari gravi circostanze, come atto di omaggio alle divinità; e condannarono ...
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MANETTI, Latino Giovenale
Simona Feci
Nacque a Roma nel 1485 o 1486, figlio unico di Porzia e Tommaso "de Juvenalibus". Nulla si conosce sugli studi e sui suoi primi passi nella Curia romana. Nel 1507 [...] podestà e del luogotenente. Il 22 marzo 1514 fu a Ferrara come commissario apostolico per l'esazione di una vigesima dagli ebrei della comunità locale, con la facoltà di procedere alla revisione dei libri dei loro banchi e di indagare ogni violazione ...
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BARCELLONA, Antonino
Francesco Traniello
Nacque a Palermo il 22 nov. 1726 da nobile famiglia decaduta. Studiò nel Collegio dei gesuiti, ottenendo la laurea in teologia ed entrando poi nella Congregazione [...] Luca"; "Sulle sette che ai tempi di Gesù Cristo dominavano nella Giudea"; "Sopra l'ingresso che negli ultimi tempi dovranno fare gli Ebrei nella Chiesa di Gesù Cristo", ecc.). Il B. è anche autore di un'opera ascetica, La felicità de' santi., 3 voll ...
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Clemente I, santo
Francesco Scorza Barcellona
Nella lista dei vescovi di Roma fornita da Ireneo di Lione, C. (o Clemente Romano) è considerato il terzo successore degli apostoli dopo Lino e Anacleto. [...] poi nella teologia di Paolo. Dell'epistolario paolino l'autore sembra conoscere Romani e 1 Corinzi: numerosi sono i punti di contatto con Ebrei, in base ai quali si postulò nell'antichità che C. ne fosse stato il traduttore in greco, se non l'autore ...
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MARCO da Montegallo (Marco del Monte Santa Maria)
Hélène Angiolini
Nacque nel 1425 a Fonditore di Montegallo, località dell'Ascolano nota anche come Santa Maria di Montegallo, da Claro di Rainaldo "de [...] e memorie della Deputazione di storia patria delle Marche, s. 8, VI (1968-70), pp. 109-117; G. Annibaldi, I banchi degli ebrei e il Monte di pietà di Jesi, in Picenum seraphicum, IX (1972), pp. 89-129; M. Sensi, Fra Andrea da Faenza istitutore dei ...
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Ambrogio, Santo
M.G. Mara
A. nacque a Treviri tra il 333 e il 340 da famiglia aristocratica, probabilmente appartenente alla gens Aurelia, e cristiana. Dopo avere studiato retorica ed esercitato la [...] accompagnare lungo tutta la vita e che gli fornì l'occasione di studiare approfonditamente i Padri greci, nonché autori ebrei e pagani quali Filone e Plotino, reminiscenze dei quali si ritrovano abbondantemente nelle sue opere. La Scrittura divenne ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...