Profeta ebreo, successore di Elia, che accompagnò fino alla morte. Pare godesse grande autorità in Israele, Giuda, Edom e Siria, e tutta la narrazione della sua vita è disseminata di gesta miracolose. [...] Grande fama ebbero anche le sue profezie (a Giosafat di Giuda, ad Azael, ecc.) ...
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Talmudista ebreo (Salonicco 1500 - Gerusalemme 1580 o 1585), a Ṣafèd dal 1518, autore del Qiryat sēfer (1551), un commento alla Bibbia, al Talmūd e a passi difficili di Maimonide, nonché di un'opera sui [...] principî religiosi e morali e di una raccolta di responsi giuridici ...
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Dottore ebreo palestinese (sec. 2º), discepolo di ῾Aqībā. Caposcuola a Tiberiade, rielaborò la compilazione della dottrina ebraica fatta dal suo maestro; la Mishnāh di Giuda il Santo si basa in buona parte [...] sulla sua tradizione. Famoso predicatore; gli sono state attribuite delle "favole di volpi" ...
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Scrittore ebreo spagnolo (n. Saragozza 1240 - m. 1291 circa); figura singolare di mistico e di "profeta", nelle varie peregrinazioni per la Spagna, l'Italia, la Sicilia e la Grecia venne elaborando negli [...] scritti e nel proselitismo un'astrusa Qabbālāh "profetica", diversa essenzialmente dall'antica Cabbala ...
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Scrittore ebreo (n. Béziers 1270 circa - m. 1340); nella lotta tra i filosofi e gli ortodossi, che reputavano la filosofia di pregiudizio alla fede, fu per i filosofi; sua opera principale è l'Esame del [...] mondo, tradotta in latino e in alcune lingue moderne ...
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Filosofo ebreo (Varsavia 1907 - New York 1972). Dal 1945 fu professore di etica e mistica ebraica nel Jewish Theological Sem inary di New York. Nel suo pensiero gli elementi della tradizione religiosa [...] ebraica sono elaborati per dare risposte alle problematiche esistenziali dell'uomo moderno ...
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Ricco ebreo di Alessandria, fratello di Filone, onorato dagli imperatori Tiberio e Claudio. Fece cospicui donativi al tempio di Gerusalemme e fece sposare il proprio figlio Marco con una figlia di Erode [...] Agrippa (41 d. C.). Altro suo figlio fu Tiberio Giulio Alessandro ...
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Poeta ebreo (Ṣafad, Palestina, 1555 circa - Gaza 1628); scrisse poesie religiose, di carattere prevalentemente mistico, che raccolse in Zĕmīrōt Yiśrā'ēl ("I canti d'Israele"). Altri scritti furono riuniti [...] in appendice ai "Canti" con il titolo Mēmĕ Yiśrā'ēl ("Le acque d'Israele") ...
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Dottore ebreo (sec. 10º), dal 968 gā'ōn dell'accademia di Pūmbĕdītā, che riportò all'antico splendore. Tra i suoi scritti è notevole come fonte storica una lettera sulle origini e lo svolgimento della [...] hălākāh e sulla storia delle accademie e dei dotti ...
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Patriota e capo militare ebreo del 2º sec. a. C. Dopo la morte di suo padre Mattatia, assunse la direzione del movimento antiellenico dei Giudei (166); riportò parecchie vittorie, occupò Gerusalemme, e [...] vi riconsacrò il tempio. Divenuto padrone della Giudea, chiese l'aiuto di Roma; ma, prima che questo giungesse, cadde combattendo contro Bacchide, generale di Demetrio I di Siria (160) ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...