Scrittore e filosofo ebreo (Oporto 1585 - Amsterdam 1640); figlio di ebrei convertiti, tornò al giudaismo, ma la sua aspra lotta contro il rabbinismo (Exame das tradições phariseas, 1624) gli attirò la [...] scomunica. Dopo una breve sottomissione fu ancora scomunicato. Animo irrequieto, il suo Exemplar humanae vitae (pubbl. postumo, 1687) spiega come il tormento del suo spirito lo trascinasse al suicidio ...
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Prosatore e critico ebreo (Ucraina 1881 - Giaffa 1921). Scrittore di vena realistica, descrisse la vita in Palestina, e in particolare quella della gioventù, in una serie di racconti crudamente tratti [...] dal vero. Predicò inoltre la sua concezione dell'arte dalle colonne del periodico ha-Adāmāh ("La terra"), da lui fondato. Tradusse in ebraico Delitto e castigo di Dostoevskij ...
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Dotto ebreo, attivo all'inizio del 2º sec. d. C., forse ucciso durante la seconda rivolta giudaica (135). Fu con rabbi ῾Aqiba tra i più importanti maestri della terza generazione dei tannaiti. Creò una [...] scuola nella quale sviluppò un sistema interpretativo della legge e del testo biblico che privilegiava il senso letterale. Stabilì le tredici regole ermeneutiche bibliche ...
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Storico ebreo (sec. 3º a. C.), vissuto in Egitto sotto Tolomeo IV Filopatore; fu il primo a scrivere in greco un'opera storica ebraica sui re della Giudea, di carattere cronologico e biografico, senza [...] gli ornamenti e le ricercatezze comuni agli storici ellenistici; ne rimangono pochi frammenti. Usò un testo della Bibbia che coincide con quello dei Settanta ...
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Scrittore ebreo, di origine e provenienza incerte; qualificatosi inviato di suo fratello Yōsēf, presunto re di tribù ebraiche d'Oriente, si presentò nel 1524 a papa Clemente VII e più tardi al re del Portogallo [...] e a Carlo V per ottenere armi per la liberazione della Palestina dagli infedeli. Scrisse in ebraico una relazione dei suoi viaggi ...
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Autore ebreo del sec. 12º. Visse a Roma, dove scrisse nel 1139 il Sekel tōb ("Buon intelletto"), che è un commento al Pentateuco. Si sono conservati soltanto frammenti del suo commento al Levitico. Un'altra [...] sua opera contiene il primo manuale di lingua ebraica in ebraico con dizionario, composto sulle orme di Mĕnaḥēm ben Sarūq (v.) ...
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Dottore ebreo palestinese (50 circa - 137 d. C.); uno dei più notevoli Tannaiti, tenne scuola a Bĕnē Bĕrak (presso Giaffa). Scoppiata la rivolta degli Ebrei contro Adriano, egli fu deciso sostenitore di [...] Bar Kōkĕbā e fu perciò suppliziato. Fu tra i primi a ordinare sistematicamente il materiale tradizionale della dottrina ebraica, compilando una sua Mishnāh ...
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Dottore ebreo (sec. 1º d. C.), discepolo di Hillēl, capo dell'accademia farisaica a Gerusalemme e membro del sinedrio. Oppositore dell'indirizzo nazionalista, desiderava la conciliazione coi Romani. Durante [...] l'assedio di Gerusalemme ottenne da Tito (70) di poter aprire a Iabne un'accademia di dottori, salvando in tal modo la tradizione religiosa ebraica ...
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Teologo e pensatore ebreo (Livorno 1823 - ivi 1900); di famiglia di origine marocchina, propugnò l'inclusione della teologia cabbalistica nell'ebraismo accanto alla tradizione talmudica. Autore, in ebraico, [...] di commenti ai Salmi e al Pentateuco e di scritti in difesa della Cabbala; in italiano e in francese, di scritti apologetici (Morale juive et morale chrétienne, 1867; Teodicea e attributi di Dio, 1877-1904; ...
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Storico e filosofo ebreo (Cordova 1110 circa - Toledo tra il 1170 e il 1180); scrisse una storia del giudaismo e dei suoi dottori Sēfer sēder ha-qabbālāh ("Il libro dell'ordine della tradizione"), di scarso [...] valore critico, ma che è stata per secoli la base della storiografia giudaica, e un'opera filosofica in arabo al-῾Aqīda ar-rafī ῾a ("La credenza elevata"), nella quale cerca di amalgamare la filosofia ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...