Medico e cronista ebreo (n. Avignone 1496 - m. dopo il 1577). Esercitò la professione medica a Novi, a Genova, a Voltaggio e a Castelletto Monferrato. Scrisse in ebraico due cronache, una sui re francesi [...] e i re ottomani e l'altra, ῾Emeq ha Baklā ("Valle del pianto"), sulla persecuzione sofferta dagli Ebrei fino al 1575; inoltre poesie, lettere, opere grammaticali e lessicografiche. Fece pure traduzioni di libri dal latino e dallo spagnolo in ebraico. ...
Leggi Tutto
Filosofo e teologo ebreo spagnolo (sec. 11º-12º), autore di un'opera filosofica in arabo dal titolo Kitāb al-hidāya ilā farā'iḍ al-qulūb ("Libro della guida ai doveri del cuore"), tradotta in ebraico sotto [...] il titolo Ḥōbōt ha-lĕbābōt ("I doveri dei cuori") e divenuta il testo classico e più popolare della letteratura morale ebraica. L'autore vi sottolinea la preminenza dei doveri di fede rispetto a quelli ...
Leggi Tutto
Pseudonimo dello scrittore ebreo Shālōm Ya῾ăqōb Abramovič (Kopyl, Minsk, 1837 circa - Odessa 1917). Scrisse in ebraico e in yiddish una serie di romanzi e novelle sulla vita degli Ebrei russi: Masā῾ōt [...] Binyāmīn ha-Shĕlīshī ("I viaggi di Beniamino III", 1896). Portò un vigoroso impulso alla formazione della prosa ebraica moderna, nonché alla creazione di uno stile denso e sobrio, atto a rispecchiare il ...
Leggi Tutto
Scrittore ebreo russo (Kovno 1808 - ivi 1867), esponente della corrente illuministica ebraica Haskalah, e tra i fondatori della letteratura ebraica moderna. Nel suo romanzo, tradotto in numerose altre [...] lingue, Ahăvat Ṣiyyōn ("L'amore di Sion", 1853), M. fuse elementi tipici della narrativa europea, soprattutto francese, con temi tratti dal testo biblico. Tra le altre opere: i romanzi ºAyit ṣāvū῾ā ("L'ipocrita", ...
Leggi Tutto
Poeta ebreo (1170-1235), nato nella Spagna musulmana; fortemente influenzato dalla letteratura araba d'arte. Tra le sue opere principali è un rifacimento delle māqamāt arabe di Ḥarīrī (Māḥbĕrōt Itī'ēl) [...] e una imitazione della stessa opera (Taḥkĕmōnī), importante anche per le notizie che ci dà su poeti ebrei medievali e sulle esperienze di viaggi dell'autore. Tradusse anche dall'arabo in ebraico la Guida dei perplessi di Maimonide. ...
Leggi Tutto
Dottore ebreo (Ramerupt, Francia, 1100 circa - Troyes 1171). Fu la più alta autorità talmudica della sua epoca, e fu detto Rabbēnū tām "il nostro maestro perfetto". Tosafista, nipote di Rashī, sulle sue [...] spiegazioni si basano le Tōsāpōt del Talmūd babilonese. La sua opera principale è il Sēfer ha-yāshār ("Il libro del giusto"), con novelle e trattati talmudici e responsi. Scrisse inoltre poesie e un formulario ...
Leggi Tutto
Scrittore ebreo (Venezia 1571 - ivi 1648). Fu maestro e predicatore, esercitò funzioni rabbiniche, si dilettò di musica, teatro, alchimia. Fra le sue numerose opere si ricordano: un glossario ebraico-italiano [...] (1612); una Historia de' riti hebraici (1637); dei commenti biblici; uno scritto polemico contro i Caraiti e un altro, incompleto, contro i dogmi cristiani; una confutazione della credenza nella metempsicosi; ...
Leggi Tutto
Studioso ebreo di origine francese (n. 1435 circa - m. 1504 circa), ma nato e vissuto in Italia, soprattutto a Firenze, dove studiò e, dopo aver insegnato in varie città italiane e soggiornato per un certo [...] periodo alla corte di Mantova, risiedette dal 1488 al 1497; fece parte della cerchia di Lorenzo il Magnifico e fu maestro di ebraico di Pico della Mirandola. Tra le sue opere sono un commento storico, ...
Leggi Tutto
Erudito e poligrafo ebreo (Toledo 1092 - Calahorra 1167), visse in Spagna, Francia e Italia. Autore di opere filosofiche d'ispirazione neoplatonica (Yēsōd Mōrā "Fondamento del timor di Dio"; Ḥay ben Mēqīṣ [...] Shēm "Libro del nome"), astronomiche e matematiche. A. i. ῾E., che ha lasciato anche delle chiare composizioni poetiche, è tra i più notevoli trasmettitori della scienza e del pensiero degli Ebrei dei paesi musulmani agli Ebrei dell'Europa cristiana. ...
Leggi Tutto
Poeta, novelliere e critico ebreo (Michajlovsk, Russia, 1875 - Tel Aviv 1943). Educato in un ambiente aperto agli influssi della Haśkalah (illuminismo ebraico) e al sapere occidentale, introdusse nuove [...] forme poetiche, le ballate, i sonetti e gli idillî. In questi ultimi descrive la vita tradizionale ebraica, spesso criticamente evocando per contrasto gli ideali greci, come in Lè-nokhaḥ pesel Apollo ("Di ...
Leggi Tutto
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...