Romanziere tedesco (Glogau 1887 - Berlino 1968). Ebreo di idee pacifiste, fu aspramente combattuto nel suo paese; sionista, si recò nel 1937 in Palestina, donde tornò nel 1948 per stabilirsi a Berlino [...] Est; nel 1952 fu nominato presidente dell'Accademia delle arti della Repubblica Democratica Tedesca. Dopo volumi di racconti (Novellen um Claudia, 1912, ecc.), drammi e saggi letterarî, si rese noto in ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1927 - Londra 2007). Ebreo, emigrato nei Paesi Bassi nel 1938, dopo la guerra fu per alcuni anni in Israele. Si stabilì poi a Londra. La sua tematica è determinata dal ricordo [...] del nazismo e delle persecuzioni; ma L. non mira a fare dei perseguitati degli eroi, quanto a presentare l'uomo come malvagio se le circostanze ve lo inducano, in un processo di degradazione dilagante. ...
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Poeta tedesco (Halle 1883 - Parigi 1945). Ebreo, costretto a emigrare nel 1933, fu arrestato sulla Loira all'arrivo delle truppe tedesche nel 1940 e poco dopo rilasciato. Dopo aver trascorso qualche anno [...] nel sud della Francia, si tolse la vita a Parigi. Tipico esponente d'una generazione di sradicati, si colloca in seno all'espressionismo come testimone del disagio del poeta e dell'artista in genere in ...
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MĒ'ĪR, Rabbi
Yoseph Colombo
, Dottore ebreo del sec. II (3ª generazione dei tannaiti palestinesi). Discepolo di Ăqībā, egli rielaborò la compilazione della dottrina tradizionale già redatta dal maestro, [...] avviando così la tradizione ebraica verso la codificazione scritta della Mishnāh. La Mishnāh di Giuda il Santo è in gran parte basata sulla tradizione di R. Mēir. Gli vennero attribuite trecento "favole ...
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SHĚRĪRĀ Ben Ḥǎnanyāh
Umberto Cassuto
Dottore ebreo, gā'ōn (v. gě'ōnīm) dell'accademia di Pum-Bĕdītăi morto centenario nel 1001. Abbiamo di lui lettere, responsi e frammenti di commentarî talmudici. [...] Di grande importanza è la sua Epistola (Iggeret) ai dotti di Qayrawān, sulle origini e lo svolgimento della hǎlākāh (v.) e sulla storia dei dottori e delle accademie, fonte storica per noi preziosissima ...
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Dottore ebreo palestinese (nato verso il 50, morto nel 135 d. C.), uno dei più notevoli Tannaiti. Nacque di povera famiglia, e in gioventù fu pastore: si dedicò agli studî quando era già uomo fatto. Tenne [...] scuola a Bĕnē Bĕrak (all'est di Giaffa). Al tempo della rivolta degli Ebrei contro l'imperatore Adriano, Aqībā diede tutto il suo entusiastico appoggio al capo dell'insurrezione Bar Kōkhăbā. Quando alla rivolta tenne dietro la reazione da parte di ...
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POLÁČEK, Karel
Angelo Maria RIPELLINO
Scrittore ebreo boemo, nato il 22 marzo 1892 a Rychnov nad Kněžnou, morto il 19 ottobre 1944 nel campo di Oświęcim (Polonia).
In racconti e romanzi egli tratteggiò [...] il mondo di modesti impiegati, miseri ebrei, giocatori di carte, sfaccendati e ragazze della periferia praghese, traendo effetti comici dal colorito lessicale della parlata di questi ambienti: Povídky pana Kočkodana (Racconti del signor K., 1922); ...
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Poeta ebreo vivente, nato a Radi (Volinia) il 9 gennaio 1873. La sua produzione poetica, in ebraico e in yiddisch, va dal 1891 ininterrottamente fino al 1908; più tardi non ha scritto che poco. Poeta essenzialmente [...] rappresentativo degli ideali nazionali ebraici, ha canti di riscossa, di sogno, di speranza; ma c'è in lui anche quel senso soggettivo della natura che fu già dei poeti biblici, e nella natura si rivela ...
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Attore tedesco, ebreo di Polonia, nato a Varsavia il 15 maggio 1818, morto a Dresda il 1 febbraio 1872. Iniziò la carriera nella lingua materna, nel '37, a Varsavia, Vilna e Leopoli: osò presto recitare [...] in tedesco e divenne uno tra i più discussi e acclamati interpreti tragici. Gli anni di maggior splendore furono quelli di Dresda (1854-64); culmine e fine della carriera, troncata da lunga infermità, ...
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. Favolista ebreo, di età e patria incerta. Visse, non sappiamo se in Francia o in Inghilterra, non oltre la metà del sec. XIII. Scrisse in ebraico una raccolta di favole, col titolo Mishlē Shu‛ālīm (Favole [...] di volpi), probabilmente rifacimento delle favole di Maria di Francia. Compose inoltre, pure in ebraico, due operette morali, un rifacimento delle Quaestiones naturales di Adelardo di Bath, e un Lapidario.
Ediz. ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...