Mosè (ebr. Mōsheh) Nella Bibbia, liberatore del popolo d’Israele dall’Egitto e suo legislatore nel deserto. Secondo il racconto dell’Esodo, nacque dalla stirpe di Levi, mentre gli Ebrei in Egitto erano [...] fu trovato da una figlia del faraone, che lo prese e lo allevò alla corte. Per aver ucciso un Egiziano che bastonava un Ebreo, dovette fuggire nel deserto di Madian, dove il Dio d’Israele gli si rivelò col suo nome Yahweh e gli affidò la liberazione ...
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NAGĀRAH, Yisrā‛ēl
Umberto Cassuto
Poeta ebreo, nato verso il 1555 a Ṣěfat (Ṣafad) in Palestina, vissuto lunghi anni a Damasco e poi a Gaza, dove morì nel 1628. Compose, oltre a varî scritti di minore [...] conto in prosa e in versi, parecchie centinaia di poesie religiose in ebraico (e alcune in aramaico), molte delle quali di carattere mistico.
Egli pubblicò a Ṣĕfat nel 1587 una raccolta di 108 composizioni ...
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YŌḤĀNĀN ben Zakkay
Umberto CASSUTO
Dottore ebreo del sec. I d. C. Discepolo di Hillēl, fu in Gerusalemme, prima della catastrofe dell'anno 70, capo dell'accademia farisaica e, a quanto pare, uno dei [...] da Yōḥānān ben Zakkay, o forse solo a cominciare dal suo successore Gamaliel, Nāsī (Patriarca), cioè magistrato supremo degli Ebrei dell'impero romano e loro rappresentante di fronte al governo imperiale.
Bibl.: H. L. Strack, Einleitung in Talmud und ...
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MENASSEH Ben Israel
Angelo Ribeiro
Poligrafo ebreo del sec. XVII. Nacque a La Rochelle nel 1604, quando, a causa delle persecuzioni dell'Inquisizione, gli ebrei portoghesi, fuggiti da Lisbona, passarono [...] eloquenza e la sua cultura ebraica, come oratore e come teologo. La sua azione si esplicò soprattutto in difesa degli ebrei perché fossero nuovamente ammessi nei paesi dai quali erano stati espulsi.
Nel 1650 pubblicò la Esperança de Israel, in cui ...
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Mosè di Rieti
Giovanni Garbini
Medico ebreo (Rieti 1388 - Roma 1460 c.). Soggiornò in diverse città dello stato pontificio, finché divenne rabbino capo di Roma e medico personale di Pio II. Nella letteratura [...] M. è noto per un ampio componimento poetico, Miqdāš mĕ 'at (Piccolo santuario), di circa 1400 terzine, ispirato al Paradiso dantesco. L'opera è divisa in tre parti, intitolate secondo i tre ambienti che ...
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Poeta spagnolo (Toledo 1405 - ivi 1470), forse ebreo convertito, fu un fanatico persecutore dei suoi ex-correligionarî. Gli furono attribuite varie opere (persino La Celestina), ma la sua fama è legata [...] al Diálogo entre el Amor y un caballero viejo (pubbl. nel 1511), incluso nel Cancionero General di Hernando del Castillo ...
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Esegeta dell'Antico Testamento, talmudista e medico ebreo (Cesena 1475 - Bologna 1550). I suoi commenti alla Bibbia eccellono per buon metodo filologico, e ciò gli procurò grande stima tra gli studiosi [...] cattolici. J. Reuchlin prese da lui lezioni di ebraico. È autore, tra l'altro, di un'opera intitolata Luce delle nazioni (1537), nella quale polemizzò contro Aristotele e Maimonide ...
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Scrittore talmudista ebreo, nato in Germania verso il 1250, morto a Toledo nel 1327. Abbandonato il paese natale verso il 1303, si recò, attraverso la Savoia e la Provenza, in Spagna. Dopo breve dimora [...] la purezza della fede; ebbe però vivo interesse per l'astronomia.
Bibl.: G. B. De Rossi, Dizionario storico degli autori ebrei, Parma 1802, I, p. 57; Fremann, Asher ben Jechiel, in Jahrbuch der jüdisch-literarischen Gesellschaft, 1918, pp. 237-317 ...
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MŌSHEH (Mosè) de León
Umberto Cassuto
Scrittore ebreo spagnolo, vissuto nella seconda metà del sec. XIII e forse anche al principio del XIV.
Compose diverse opere nel campo della Qabbālāh e divulgò [...] lo Zōhar, il libro sacro dei Cabbalisti, attribuendolo a Shim‛ōn b. Yōḥay (sec. II d. C.). I sospetti che in qualcuno sorsero subito, che questo libro fosse una falsificazione di Mōsheh de León, furono ...
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YA‛QŌB ben Āshēr
Umberto Cassuto
Giurista ebreo, nato verso il 1269 in Germania (forse a Colonia), emigrato col padre al principio del sec. XIV in Spagna, e vissuto a Toledo e in altre città spagnole. [...] Morì nel 1343 o poco dopo.
Sua opera principale sono gli Arbā‛āh Ṭūrīm (Quattro ordini), codice del diritto giudaico, dove è compendiato sistematicamente, per la parte rimasta in vigore dopo la caduta ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...