ḤARĪZI, Yĕhūdāh Ben Shĕlŏmōh
Umberto Cassuto
Poeta ebreo, nato verso il 1170 nella Spagna musulmana (forse a Granata o Toledo). Viaggiò molto in Europa, in Asia, e nell'Africa settentrionale. Morì prima [...] poesia e di prosa rimata, e notevole oltre che per il valore letterario anche per le notizie storiche che ci fornisce sui poeti ebrei del Medioevo e su ciò che l'autore ha visto nei suoi viaggi. Scrisse inoltre un libro di poesie secondo il modello ...
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Enigmatico personaggio ebreo, che si presentò nel 1524 a papa Clemente VII e nell'anno seguente al re di Portogallo come inviato di suo fratello Yōsēf, ipotetico re di tribù ebraiche indipendenti in Oriente, [...] allo scopo di ottenere armi per riconquistare la Palestina e sottrarla al dominio dell'Islām. Suscitò vivissimo interesse presso ebrei e cristiani, finché, presentatosi a Carlo V in Ratisbona nel 1532, fu da questo imprigionato, e, secondo una ...
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SHIM‛ŌN ben Yōḥay
Umberto Cassuto
Dottore ebreo del sec. II dell'era cristiana, uno dei più importanti tannaiti, discepolo di Yōsēph Aqībā (v.). Nella Mishnāh è citato più di 300 volte e dalla sua scuola [...] uscirono alcuni dei più notevoli midrāshīm (v. midrāsh).
Come caratteristica di lui è riferita la massima: "vi sono tre corone: quella della legge, quella del sacerdozio, e quella della regalità; ma la ...
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ISSERLES, Mōsheh
Umberto Cassuto
Talmudista e giurista ebreo, nato a Cracovia verso il 1520 o forse un po' prima, morto ivi il 1° maggio 1572. Fece parte del rabbinato della sua città, e fu a capo d'una [...] scuola talmudica fiorente.
La sua importanza consiste nella parte che prese, sostenendo le concezioni della scuola talmudica franco-tedesca, all'opera di codificazione del diritto tradizionale ebraico, ...
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. Enigmatico personaggio ebreo che nell'880 d. C. si presentò alla comunità ebraica di Qayrawān asserendo di appartenere alla tribù di Dan, la quale, emigrata nell'Africa orientale prima della divisione [...] israelitiche indipendenti, in Asia e nell'Europa orientale e raccontava particolari straordinarî e fantasiosi intorno ai suoi viaggi.
Gli Ebrei di Qayrawān, dubitando della veridicità di tali racconti, chiesero il parere di Ṣemaḥ ben Ḥayyīm, Gā'ōn di ...
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KŌHĒN, Yōsēf
Umberto Cassuto
Medico e cronista ebreo, nato ad Avignone il 20 dicembre 1496. Aveva cinque anni quando la famiglia si trasferì a Genova. Esercitò la professione di medico successivamente [...] a Novi, a Genova, a Voltaggio, a Castelletto Monferrato. Quando morì non è noto: nel 1577 era ancora in vita. Scrisse in ebraico: 1. Dibrē ha-yāmīm lĕ-malkē Ṣārfat u-lĕ-malkē bēt ‛Ōtōmān ha-Tōgār (Cronaca ...
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Albo, Yosef
Albo, Yōsēf
Filosofo e teologo ebreo di Spagna (n. Monreal fine sec. 14° - m. tra il 1430 e il 1440). È autore del Sēfer ha-‛iqqārīm («Libro dei principi fondamentali»), che è un compiuto [...] sistema di teologia ebraica. Le sue dottrine si appoggiano in parte a Maimonide, in parte al diretto maestro dello stesso A., Ḥasday Crescas. Il fine della vita umana è da lui posto nel perfezionamento, ...
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Beniamino
L’ultimo dei figli del patriarca ebreo Giacobbe, capostipite della tribù omonima, prediletto del padre. La tribù, che faceva parte, con quelle di Manasse e di Efraim, del gruppo di Rachele, [...] si stanziò in Palestina intorno alla metà del 13° sec. a.C. occupando la parte centrale della regione con Gerusalemme. Nel periodo dei giudici la tribù di B. dovette far fronte all’intera Lega israelitica ...
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Formiggini, Saul
Giovanni Garbini
Scrittore e medico ebreo di Trieste (1807-1873). Il suo nome è legato a una traduzione in ebraico della Commedia, eseguita tra il 1867 e il 1869, favorita dal fervore [...] di studi ebraici promossi da Samuele David Luzzatto. Nel 1869 veniva pubblicata a Trieste la prima parte della traduzione, relativa all'Inferno, che fu vivacemente criticata specialmente da L. Della Torre. ...
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ABBANASIA (Abanafia, Bonasia), Giuseppe
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Medico e giudice ebreo, fu attivo a Siracusa e a Catania tra la fine del sec. XIV e i primi anni del secolo seguente. La prima notizia che si ha di lui è in [...] del Regno, perché li presentasse al re, il quale li approvò il 5 marzo.
Nella sua funzione di giudice supremo di tutti gli Ebrei di Sicilia, l'A. incontrò notevoli difficoltà e resistenze. Per questo il 4 ag. 1403 ottenne da Martino I di potersi ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...