LEVITA, Elia (Ēlīyyāh ben Āshēr ha-Lēwī)
Umberto Cassuto
Drammatico ebreo, nato a Neustadt presso Norimberga nel 1472. Venuto giovane in Italia, dimorò dapprima a Padova, poi a Venezia, e quindi, dalla [...] lo studio della lingua ebraica e dell'antica letteratura ebraica, fino allora coltivato pressoché esclusivamente dagli studiosi ebrei, passò negli ambienti cristiani e divenne parte integrante e notevole della cultura europea. Egli non apportò alla ...
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BENJAMIN romano da Siracusa
Attilio Milano
Il nome di questo ebreo compare in un documento particolarmente significativo per la posizione della persona a cui è indirizzato e per la natura del privilegio [...] la fondazione di questa università, che avrebbe dovuto essere mantenuta a spese delle giudecche siciliane. In essa gli ebrei potevano aprire facoltà e svolgere corsi in qualsiasi materia; a titolo di primo esperimento è fatta menzione delle facoltà ...
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DONNOLO, Shabbĕtay Bar Abrāhām
Gianfranco Fiaccadori
Medico e uomo di scienza ebreo, figlio di Abrāhām, nato ad Oria, oggi in provincia di Brindisi, nel 913 o poco dopo. I principali dati della sua [...] ha posto mano per istruire i medici d'Israele, e insegnar loro ad approntare i rimedi secondo la dottrina dei medici ebrei [ha-Yiśrā'ēl, ha-Yishmā‛ēl 'arabi' è correzione gratuita] e bizantini, e l'esperienza della pratica sua personale, raccolta con ...
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Pseudonimo dello scrittore olandese Salomon Herman Hamburger (Woerden 1898 - Schipol 1946), ebreo convertito al cattolicesimo; autore di romanzi e racconti dallo stile incisivo, non privi d'umorismo. ...
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MŌSHEH ben Naḥmān (Naḥmanide, RaMBaN, Bonastruc de Porta)
Umberto Cassuto
Dottore ebreo, nato a Gerona verso la fine del sec. XII, la più alta autorità del suo tempo nel campo del diritto giudaico. Fermamente [...] di una discussione religiosa da lui tenuta a Barcellona nel 1263, alla presenza del re d'Aragona, con Pablo Cristiani, ebreo convertito al cristianesimo, si trasferì nel 1267 o nel 1268 in Palestina, dove ricostituì la comunità ebraica di Gerusalemme ...
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GIUDA Levita (ebr. Yĕhūdāh ha-Lēwī)
Umberto Cassuto
Poeta e pensatore ebreo, nato probabilmente a Toledo verso il 1080, trasferitosi poi in Andalusia, ove dimorò in diverse città, principalmente a Cordova, [...] "il cazaro"). In forma di dialogo fra il re dei Chazari, ricercante qual sia la vera religione, e un sapiente ebreo, egli ci presenta il suo sistema filosofico-religioso, ricco di poetica bellezza e di grande nobiltà. Probabilmente sul modello di al ...
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Scrittrice tedesca naturalizzata italiana (n. Monaco di Baviera 1964). Di famiglia ebreo-polacca, ha partecipato a molti incontri sul tema della Shoah. Ha lavorato nell'editoria come consulente per la [...] narrativa straniera e collabora con Nazione Indiana e Nuovi Argomenti. Ha esordito con la raccolta di poesie in lingua tedesca Ins Freie (1989), proseguendo la sua produzione narrativa in lingua italiana: ...
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scriba Nella tarda età biblica e nella prima età postbiblica, dotto ebreo (ebr. sōfēr). Abitualmente seguaci del farisaismo, gli s. si distinguevano per un accentuato formalismo religioso, del quale vengono [...] rimproverati nel Nuovo Testamento.
Nell’antica Roma, impiegato dello Stato addetto a lavori di stesura e copiatura di atti e documenti relativi agli affari pubblici. Lo s., segretario, era generalmente ...
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Scrittore tedesco (n. forse Norimberga 1469 - m. Colonia 1522 o 1523). Ebreo di nascita, si fece battezzare (1505) a Colonia, dove visse a lungo. Compose una serie di scritti accanitamente antisemitici [...] , 1507; Die Judenbeichte, 1508; Das Osternbuch, 1508; Der Judenfeind, 1509) in cui domandava la conversione forzata di tutti gli ebrei e la distruzione dei loro libri sacri. Avversato da Reuchlin, il quale parlava in spirito di tolleranza, si oppose ...
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Poetessa tedesca (Berlino 1891 - Stoccolma 1970). Figlia di un facoltoso commerciante ebreo, esordì con poesie e racconti, in seguito ripudiati, di tendenza neoromantica. Nel 1940, con l'aiuto della scrittrice [...] S. Lagerlöf (cui aveva dedicato le sue Legenden und Erzählungen, 1921), si rifugiò con la madre in Svezia, dove poi prese la cittadinanza. Il trauma delle persecuzioni e della fuga provocò una rottura ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...