HARRISSE, Henry
Seymour DE RICCI
Bibliografo, nato a Parigi da genitori ebreo-russi nel 1830, morto ivi il 13 maggio 1910. Avvocato alla Corte suprema di New York, scrisse pregevolissimi studî su Colombo, [...] sulla scoperta dell'America, sull'antica cartografia americana e sui libri antichi relativi all'America. Nell'ultimo tempo della sua vita si rivelò eccellente storico d'arte in un volume sul pittore Boilly.
Opere ...
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Uomo politico (Venezia 1804 - Parigi 1857). Fu promotore di un'opposizione non clandestina all'amministrazione austriaca e divenne presidente del governo provvisorio (1848) di Venezia dopo l'insurrezione [...] unitario-monarchico di Cavour e fu tra i fondatori della Società nazionale.
Vita e attività
Figlio di un avvocato ebreo, che, convertendosi, aveva lasciato il cognome Medina per quello del suo padrino Ludovico Manin (v.), laureatosi in legge a ...
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Scrittore tedesco (Fürth 1873 - Alt-Aussee, Stiria, 1934). Figlio d'un commerciante ebreo, iniziò come collaboratore del Simplicissimus, per passare poi al romanzo, sempre preoccupato del problema, che [...] era anche suo personale, dell'ebreo nella società a lui estranea, e progressivamente influenzato dalla psicanalisi. Dal romanzo storico (Die Juden von Zirndorf, 1897; Caspar Hauser, 1908; Das Gänsemännchen, 1915) passò al romanzo sociale d'attualità ...
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Profeta ebreo vissuto sino ai tempi di Ciro, deportato tra i primi a Babilonia, autore del libro omonimo. Di lui parla, come di uomo distintosi per santità e saggezza, il contemporaneo Ezechiele (Ezech., [...] XIV, 14-20; XXVIII, 3), e Matatia morendo lo ricordava ai figli a prova dell'assistenza di Dio a quanti gli sono fedeli (I Macc., II, 60). Dal libro di Daniele si raccolgono queste notizie: giovanissimo ...
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ABARBANEL, Samuele
Alfredo Ravenna
Figlio di Isacco e fratello di Leone Ebreo, nacque a Lisbona nel 1473. Da giovane risiedette per qualche anno, per ragioni di studio, a Salonicco. Stabilitosi a Napoli, [...] .: S.H. Margulies, La famiglia Abarbanel in Italia, in Riv. israelitica, III (1906), pp. 96-102; G. Paladino, Privilegi concessi agli Ebrei dal viceré D. Pietro di Toledo (1535-36), in Arch. stor. per le prov. napol., XXXVIII (1913), pp. 625, 626; N ...
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GIOVANNI da Capua (Iohannes de Campana, de Campania, de Capua)
Mauro Zonta
Ebreo convertito al cristianesimo, attivo intorno al 1300 a Roma come traduttore in latino. Di G. non si conosce il nome ebraico [...] tratta prevalentemente di testi di argomento medico, e quest'ultimo fatto potrebbe suggerire che lo stesso G. fosse, come molti dotti ebrei dei suoi tempi, un medico, impiegato come tale alla corte del papa.
Si ignora la data della sua morte.
Tra i ...
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Musicista (Vicenza 1822 - ivi 1889), autore di opere teatrali, fra cui: L'Ebreo (1855), la più nota e più rappresentata, Pietro d'Abano (1856), Filippo di Könismarch (1866), Gustavo Wasa (1872). ...
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Uomo politico e politologo (Fürth, Baviera, 1923 - Kent, Connecticut, 2023), di famiglia ebreo-tedesca, costretta nel 1938 a emigrare dalla Germania per motivi razziali. Famoso politologo, fu assistente [...] speciale del presidente per la sicurezza nazionale (1969-75) e segretario di Stato di R.M. Nixon (1973-74) e G.R. Ford (1974-76). La sua azione diplomatica, ispirata al realismo, condusse al riavvicinamento ...
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Cronista ebreo, nato a Capua nel 1017; si trasferì a Oria, donde la sua famiglia proveniva. La data della sua morte è ignota. A Oria scrisse nel 1054 in ebraico il Sēfer Yūḥāsīn, cronaca nella quale raccoglie [...] le memorie pervenutegli tradizionalmente intorno ai suoi avi a partire dalla metà del sec. IX. La cronaca contiene elementi leggendarî, nla ci fornisce anche molte notizie storiche sulle comunità ebraiche ...
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Medico, filosofo e matematico ebreo. Nacque in Candia il 16 giugno 1591, studiò all'università di Padova, ove ebbe a maestro tra gli altri Galileo. Dopo la laurea tornò per breve tempo in patria, e poi [...] andò vagando per varî paesi d'Oriente e d'Europa, occupandosi alternativamente come maestro, come medico o come rabbino. Morì a Praga il 16 ottobre 1655. Scrisse: 1. Ēlīm (il titolo è tratto da Esodo, ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...