Uomo politico italiano (Senigallia 1875 - Milano 1958); redattore di periodici socialisti, processato per attività sovversiva nel 1898, si trasferì nel 1910 a Milano, ove appartenne con F. Turati e C. [...] all'ala riformista del partito socialista. Vicedirettore (1920) poi direttore di Critica sociale, subì persecuzioni, anche perché ebreo, nel periodo fascista. Emigrato in Svizzera (1943), dopo la Liberazione tornò a dirigere Critica sociale; deputato ...
Leggi Tutto
LEONE
Marco Vendittelli
Nato in un anno imprecisato della prima metà del secolo XI, L. inizia a essere ricordato nella documentazione intorno al 1050; il padre - del quale si ignora il nome (anche se [...] (Pierleone). Inizialmente la sua residenza doveva essere collocata sulla riva destra del Tevere, dove allora risiedevano gli ebrei romani; successivamente si trasferì sulla sponda opposta. Un rogito notarile del novembre 1072 - che lo nomina come ...
Leggi Tutto
Thirlwell, Adam
Thirlwell, Adam. ‒ Scrittore inglese (n. Londra 1978). Ha studiato presso la Haberdashers' Aske's Boys' School di Elstree, poi presso il College of all souls di Oxford. Ha esordito nel [...] 2003 con il romanzo Politics (trad. it. 2003), iniziazione al sesso di un giovane ebreo londinese raccontata con tono apparentemente spregiudicato. Del 2007 è il monumentale libro-saggio Miss Herbert (trad. it. Mademoiselle O, 2010), un viaggio ...
Leggi Tutto
Spiegelman, Art
Spiegelman, Art. – Fumettista e illustratore statunitense (n. Stoccolma 1948), noto per Maus (1972-91), biografia a fumetti vincitrice nel 1992 di un premio Pulitzer e che racconta su [...] due piani narrativi (passato e presente) il rapporto fra l’autore e la memoria del padre, ebreo polacco internato ad Auschwitz, sopravvissuto e il cui fardello emozionale viene in parte trasferito al figlio. Immigrato negli USA da bambino, dopo studi ...
Leggi Tutto
Astrologo musulmano vivo a Baghdād alla metà del sec. IX, e autore di parecchi trattatelli astrologici in arabo. Uno di essi, sulle natività, fu tradotto in latino nel 1218 (altre varianti meno buone si [...] (sembra italiano), aiutato in Spagna da un altro ebreo; questa versione fu stampata a Venezia nel 1492 e 1501 e a Norimberga 1540. Un altro opuscolo sulle "rivoluzioni delle natività" fu voltato dall'arabo in latino da Platone di Tivoli (Tiburtino ...
Leggi Tutto
Scrittore austriaco naturalizzato statunitense (Praga 1890 - Beverly Hills, California, 1945). Considerato uno dei maggiori esponenti della poesia espressionistica di lingua tedesca, per opere quali Der [...] (1911), W. affrontò poi la tematica storica (Die vierzig Tage des Musa Dagh, 1933).
Vita e opere
Figlio di un commerciante ebreo di Praga, fu soldato austriaco nella guerra del 1914; dopo il 1918 si trasferì a Vienna e sposò la vedova di Gustav ...
Leggi Tutto
PESENTI, Guido.
Elisabetta Colombo
– Nacque a Milano il 23 giugno 1884, secondogenito di Francesco, ufficiale superiore dell’esercito poi rettore dell’orfanotrofio maschile Martinitt, e della possidente [...] Anna di Marsciano, discendente di un’antica famiglia comitale. La sorella maggiore, Antonietta, sposò nel 1909 l’editore ebreo Guido Treves e mantenne stretti rapporti d’amicizia con Gabriele D’Annunzio, testimone di nozze del marito e frequentatore ...
Leggi Tutto
. Uno dei più rinomati scrittori siriaci del periodo di decadenza della letteratura siriaca, fecondissimo scrittore, filosofo peripatetico, teologo monofisita con tendenze conciliatorie, poligrafo ed enciclopedico, [...] arabo. Il suo nome è veramente Gregorio Abū'l-Faraǵ, e fu chiamato Bar ‛Ebhrāya "Figlio dell'Ebreo", perché suo padre, un medico di nome Aronne, fu un ebreo convertito al cristianesimo. Nacque a Malaṭyah (Melitene) nel 1226 e morì a Marāghah nel 1286 ...
Leggi Tutto
NAUNDORFF, Karl Wilhelm
Alberto Maria Ghisalberti
Il più famoso, oltre il barone di Richemont, di quella schiera di presunti delfini, che fiorì nella prima metà dell'Ottocento, approfittando delle poco [...] persuasive circostanze della morte al Tempio di Luigi XVII. Figlio, probabilmente, d'un fabbro prussiano, o d'un ebreo polacco, nato, secondo i suoi avversarî, a Neustadt-Eberswald nel 1787, avrebbe conosciuto da un avventuriero francese i ...
Leggi Tutto
. Risponde a due nomi ebraici: ebraico, ‛Ebhĕr "transito", e ebraico, Hebher "aggiunta". Nome di sei o sette personaggi israeliti. Il più notevole è Eber (‛Eber), figlio di Sela, pronipote di Sem e padre [...] di Faleg e Iectan (Genesi, X-XI). È ritenuto come il capostipite del popolo ebreo, che porterebbe il suo nome. Opinione che pare confermata dal fatto che Sem è chiamato "il padre di tutti i figli di Eber" (Genesi, X, 21). V. anche ebrei: Storia. ...
Leggi Tutto
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...