Gundisalvi, Domenico
Filosofo ed erudito (sec. 12°). Tradusse opere filosofiche arabe. Fu arcidiacono di Segovia, uno dei primi e più notevoli rappresentanti di quel mondo culturale spagnolo che costituì [...] aristotelico-platoneggiante degli Arabi e la cultura latina. Importanti sono soprattutto le sue traduzioni, compiute in collab. con l’ebreo Giovanni Ispano: quella del De scientiis di al-Fārā ′ bī; delle Intenzioni dei filosofi di al-Ghazzālī; della ...
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Scrittore serbo (Subotica 1935 - Parigi 1989). Dopo iniziali tentativi poetici, si dedicò interamente alla prosa, affermandosi come uno degli autori più significativi della letteratura serba contemporanea. [...] la trilogia di romanzi incentrati sul personaggio di Eduard Sam, che riflette la figura reale del padre dello scrittore, un ebreo scomparso ad Auschwitz: Bašta, pepeo (1965; trad. it. Giardino, cenere, 1986), Rani jadi (1969; trad. it. Dolori precoci ...
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Drammaturgo statunitense (New York 1923 - ivi 1981). Esordì negli anni Cinquanta come autore di teledrammi, contribuendo, soprattutto con Marty (1953), al successo della televisione come mezzo di spettacolo. [...] (da cui fu tratto un film), nel 1956 Ch. esordiva a Broadway con Middle of the night, un dramma sulla media borghesia ebreo-nuovayorkese. Quest'opera segnò il suo deciso abbandono del piccolo schermo. In The tenth man (1960) e in Gideon (1961), Ch ...
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Scrittrice tedesca (Breslavia 1893 - Berlino 1974). Studiò nell'accademia d'arte della sua città, e ottenne buoni riconoscimenti come pittrice e disegnatrice. Esordì nel campo delle lettere nel 1935 col [...] sull'inesauribile capacità d'amore della donna. Al successo del libro fece seguito la proibizione a pubblicare, essendo ebreo il marito Erich Scheye. Continuò a trattare il tema del destino di donne profondamente ferite ma non rassegnate, in ...
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NORTON, Caroline Elisabeth Sarah Sheridan
Salvatore Rosati
Scrittrice, nata a Londra nel 1808, morta il 15 giugno 1877. A 17 anni pubblicò una spiritosa satira, The Dandies' Rout, illustrata da lei [...] romanzo di vita elegante The Sorrows of Rosalie, cui seguì nel 1830 The Undyng One, rifacimento della leggenda dell'ebreo errante. Nel 1827 ella aveva sposato George Norton, le cui disavventure politiche ebbero eco antipatica nei rapporti con la ...
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Reichenbach, Hans
Filosofo tedesco, naturalizzato statunitense (Amburgo 1891 - Los Angeles 1953). Insegnò nelle univv. di Berlino (1926-33), Istanbul (1933-38), Los Angeles (1938-53). Nel periodo berlinese [...] capeggiando la Berliner Gruppe e dirigendo (dal 1930), con Carnap, del Circolo di Vienna, la rivista Erkenntnis. Di padre ebreo, con l’avvento del nazismo al potere lasciò la Germania. Negli Stati Uniti continuò poi a diffondere e a consolidare il ...
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ARMENISE, Raffaele
Angela Ottino Della Chiesa
Nacque a Bari il 20 marzo 1852. Vinta una borsa di studio della sua provincia di sessanta lire mensili, passò a Napoli alla scuola di G. Ruo e di D. Morelli. [...] Verso il 1875 aprì studio a Capodimonte e riscosse rapido successo dipingendo il Maresciallo d'Ancre,l'Usurario ebreo (Banco di Napoli), il Vaticano (Società delle Belle Arti di Genova), Lo scotto troppo caro, La prova del veleno, I libertini ( ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Relazioni culturali fra Est e Ovest
Juan Vernet Ginés
Julio Samsó
Charles S.F. Burnett
Pietro B. Rossi
Tzvi Langermann
Relazioni [...] -XV sec., ed è stato un tempo in possesso di Jacobus Golius, del quale reca le glosse.
Molti, se non quasi tutti gli autori ebrei, erano in grado di scrivere in più di una lingua, vale a dire in ebraico e nella propria lingua vernacolare, e la scelta ...
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Giovanni Ispano (lat. Iohannes Hispanus o Avendaut, da Aben Dahut, corruzione dell’arabo Ibn Dawūd) Traduttore (n. 1100 ca
m. 1180 ca.). Attivo a Toledo, tradusse delle opere filosofiche di Avicenna [...] con Domenico Gundisalvi. Dall’arabo tradusse in latino anche il Fons vitae di Avicebron (Ibn Gĕbīrōl) e opere di astronomia e di astrologia. Ebreo, non è certo che si sia convertito al cristianesimo; non va confuso con Giovanni di Siviglia. ...
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Scrittore canadese (Montreal 1931 - ivi 2001). Trascorse lunghi periodi a Parigi e a Londra, lavorando come giornalista e sceneggiatore. Dopo The acrobats (1954), Son of a smaller hero (1955) e A choice [...] apprenticeship of Duddy Kravitz (1959), un romanzo di formazione ricco di umori picareschi sull'ascesa sociale di un giovane ebreo di Montreal. I romanzi successivi (The incomparable Atuk, 1963; St. Urbain's horseman, 1971; Joshua then and now, 1980 ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...