Cabalista ebreo (n. forse Fano 1548 - m. Mantova 1620). Fu maestro celebrato a Mantova e autore di opere mistiche (tra cui la raccolta degli ῾Asarāh maamārīm "I dieci articoli") e ritualistiche. ...
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Poeta liturgico e giurista ebreo (m. Norimberga 1298). La sua opera principale è il Sëfer ha-M. ("Il grande M."), che divenne un libro di testo per gli studî talmudici. ...
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Filologo e apologeta ebreo (sec. 15º), nato in Provenza. Compilò la prima concordanza biblica ebraica dal titolo Mē'īr nātīb ("Rischiaratore del sentiero") e raccolse le varianti del testo biblico. ...
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Dottore ebreo (sec. 2º d. C.), tannaita, il cui nome è citato spesso nella Mishnāh. Gli sono stati attribuiti scritti apocalittici e mistici, tra i quali l'opera cabalistica Zōhar. ...
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Poeta ebreo (n. a Rossena, Reggio nell'Emilia; visse attorno al 1500); di lui si ha, oltre a molte poesie, un rifacimento ebraico di un romanzo italiano, Barnabò e Luciana. ...
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Dottore ebreo (2º sec. d. C.), maestro di Rabbī Mē'īr; abbandonò poi l'ebraismo, attratto forse dalle idee greche e gnostiche. Mē'īr Letteris (1807-1871) ha fatto di E. il protagonista del suo rifacimento [...] ebraico del Faust di Goethe ...
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Dottore ebreo (160 circa - 247 d. C.) noto anche sotto il nome di Rab (il "maestro"): fu uno degli Amorei (v.) babilonesi. Fondò e diresse per 28 anni la scuola di Sūra in Babilonia, centro di studî talmudici. ...
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Commentatore ebreo della Bibbia, probabilmente del sec. 14º. Il suo commento al Pentateuco (pubbl. 1523) fu tradotto in latino da Pico della Mirandola. Altri suoi commenti sono pervasi da idee mistiche. [...] M. cercò di sostenere la cabala sulla base di argomenti filosofici ...
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Filosofo e medico ebreo francese, chiamato pure Maestro Vidal Blasom (n. Perpignano fine sec. 13º - m. dopo il 1362); grande ammiratore di Averroè, compose commenti ad Aristotele, allo stesso Averroè, [...] ad Avicenna, ad al-Ghazzālī, a Maimonide, nonché altri scritti filosofici ...
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Scrittore e archeologo ebreo caraita (Luck, Volinia, 1786 - Čufutkale, Crimea, 1874); svolse attiva opera in difesa dei caraiti e raccolse una eccezionale collezione di antichi testi ebraico-caraiti, nei [...] quali tuttavia è sospettato d'avere inserito dei falsi e delle interpolazioni ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...