Filosofo e teologo ebreo (secc. 9º-10º); visse in Mesopotamia e Persia e scrisse in arabo un trattato di filosofia religiosa dal titolo Venti capitoli, e due opere polemiche contro il Cristianesimo, di [...] cui rimane solo un frammento ...
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Lessicografo ebreo spagnolo del sec. 10º. Visse a Cordova in amicizia con Ḥasday ibn Shaprūṭ (v.). Il suo Maḥberet ha il merito di essere stato il primo vocabolario ebraico completo che distingue le parole [...] secondo la loro radice ...
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Scrittore umoristico ebreo (Perejaslavl´ 1859 - New York 1916), autore di novelle e romanzi in yiddish. In essi egli descrive la vita degli Ebrei nei piccoli centri dell'Europa orientale e di quelli emigrati [...] nelle grandi metropoli americane ...
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Scrittore ebreo (1490 circa - 1555); fu educato in Italia, rabbino alla Canea e poi (1522) capo della comunità ebraica di Candia, è autore di una Cronaca di Venezia (1517) e di una storia degli Ottomani [...] a Candia ...
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Talmudista ebreo (n. in Germania 1250 circa - m. Toledo 1327). Passato dal paese natale in Spagna, tenne per molti anni la cattedra rabbinica a Toledo. L'opera sua principale è un compendio talmudico, [...] intitolato Hālākōt ("Disposizioni legali") ...
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Medico ebreo (m. Damasco 1549). Esercitò la medicina in varie città italiane; fu medico personale di Paolo III, lettore nelle università di Bologna (1529) e di Roma (1539-41). Tradusse dall'ebraico in [...] latino molte opere scientifiche ...
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Dottore ebreo (fine del 1º sec. d. C.), maestro venerato, fu tuttavia isolato dal sinedrio per le sue posizioni rigoristiche; gli si attribuiscono 32 regole per l'interpretazione della Scrittura. I Pirqē [...] dĕ-R. E. sono pseudepigrafi ...
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Scrittore ebreo (Avignone 1451 - Ferrara dopo il 1525), autore di commenti a libri biblici (Giobbe, Pentateuco, Ecclesiaste), di un'opera geografica (Trattato delle vie del mondo), di un'apologia dell'ebraismo [...] (Lo scudo di Abramo), ecc ...
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Scrittore ebreo (n. Arles 1286), vissuto per qualche tempo in Italia; oltre che per la Pietra di paragone (1322), satira sui costumi del tempo, è noto per le numerose traduzioni in ebraico di opere scientifiche [...] arabe ...
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Agitatore ebreo polacco (Korolówka, Podolia, 1726 - Offenbach 1791); si presentò come Messia e successore di Shabbětay Ṣĕbī sostenendo aspre polemiche coi rabbini di Brody; finì poi col convertirsi al [...] cristianesimo. Il movimento che a lui faceva capo si mantenne per qualche tempo anche dopo la sua morte ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...