STEIGER, Rodney Stephen, detto Rod
Giovanni Grazzini
Attore cinematografico, televisivo e teatrale statunitense, nato a Westhampton (Long Island, New York) il 14 aprile 1925. Trascorsa un'infanzia difficile, [...] D. Lean, S. riacquistò fama internazionale dando un cupo rilievo, in The pawnbroker (L'uomo del banco dei pegni), all'ebreo polacco divenuto strozzino dopo la persecuzione nazista, interpretazione che gli valse il premio del Festival di Berlino e la ...
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Hollywood
Enzo Siciliano
Inquadramento generale
di Thomas Harrison
Fu questo il nome dato nel 1886 da una certa signora Wilcox, moglie di un investitore immobiliare, a una immensa tenuta alla periferia [...] imperi cinematografici. Uno di questi fu William Fox (v. Fox Film Corporation), nato in Ungheria da una famiglia di ebrei tedeschi. La formula da lui escogitata nel 1915 ‒ l'integrazione verticale, controllata da un'unica società, dei tre settori ...
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Chaplin, Charles Spencer (detto Charlie)
Guido Fink
Regista e attore cinematografico inglese, nato a Londra il 16 aprile 1889 e morto a Vevey (Svizzera) il 25 dicembre 1977. Fra gli artisti più geniali [...] tema del doppio e delle somiglianze: il dittatore Hynkel-Hitler somiglia al barbiere ebreo, e viceversa. Ma c'è di più: nella sequenza finale, quella in cui l'ebreo scambiato per il dittatore esorta i soldati del Reich a comportarsi come 'uomini ...
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Wajda, Andrzej
Serafino Murri
Regista cinematografico polacco, nato a Suwałki il 6 marzo 1927. Ha rappresentato una delle voci più significative del cinema dell'Est europeo nel periodo del 'disgelo' [...] Dottor Korczak) è la storia di un santo laico, un medico morto in campo di concentramento con un gruppo di orfani ebrei. Le regie di W. degli anni Novanta, parallele all'impegno politico assunto nel 1989 come senatore per Solidarność, hanno risentito ...
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Pasquali
Sergio Toffetti
Casa di produzione cinematografica italiana, inizialmente denominata Pasquali e Tempo, fondata a Torino il 20 dicembre 1908 da Ernesto Maria Pasquali e Giuseppe Tempo. Il 1° [...] Vidali, che sperimentò un innovativo montaggio ellittico in La porta aperta (1913), Umberto Paradisi (Il film rivelatore, 1914; L'ebreo errante, 1916) e addirittura Maggi, che per una volta tradì la Film Ambrosio dirigendo La rosa rossa (1912). Lo ...
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Gebühr, Otto
Serafino Murri
Attore cinematografico tedesco, nato a Kettwig il 29 maggio 1877 e morto a Wiesbaden il 14 marzo 1954. Nonostante le sue eccellenti doti recitative, G. divenne molto popolare [...] regista più coinvolto dal regime nazista, V. Harlan, che dopo aver girato il film antisemita Jud Süss (1940; Süss l'ebreo), portò sullo schermo G. in quella che rimarrà la sua interpretazione più celebre, per la quale ricevette la nomina ad 'attore ...
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L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il sorgere del Sole; si contrappone a giorno nel significato ristretto di intervallo di tempo tra l’alba e il tramonto. La durata della n. varia con [...] , prendendo a bersaglio le sinagoghe, i negozi, le abitazioni e causando numerose vittime. L’episodio segnò l’avvio dello sterminio nazista degli Ebrei.
N. di San Bartolomeo La notte tra il 23 e il 24 agosto 1572, in cui furono massacrati, a Parigi e ...
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Foreman, Carl
Patrick McGilligan
Sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 23 luglio 1914 e morto a Los Angeles il 26 giugno 1984. Attento alle conflittualità politiche [...] pièce di A. Laurents adattata da F., che elesse a protagonista un soldato nero in luogo dell'originario soldato ebreo, sferrando così un audace attacco ai pregiudizi razziali radicati nel 'democratico' esercito degli Stati Uniti. Nel 1950 F. lavorò ...
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Brandauer, Klaus Maria
Alessandra Levantesi
Nome d'arte di Klaus Georg Steng, attore e regista cinematografico e teatrale austriaco, nato ad Altaussee (Stiria) il 22 giugno 1944. Ottenuta una grande [...] nave faro) di Jerzy Skolimowski; Nerone in Quo vadis? (1985), miniserie televisiva diretta da Franco Rossi; il campione di boxe ebreo fuggito dall'URSS che allena i giovani pugili di Brooklyn contro gli avversari russi in Streets of gold (1986; Fuori ...
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Kaye, Danny
Maurizio Porro
Nome d'arte di David Daniel Kaminski, attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a New York il 18 gennaio 1913 e morto a Los Angeles il 3 marzo 1987. Affermatosi [...] . Nel 1958, in Me and the colonel (Io e il colonnello) di Peter Glenville, assunse il ruolo tragicomico del piccolo ebreo polacco che tiene testa a un colonnello altezzoso e antisemita (Curd Jurgens), polacco come lui e come lui impegnato a fuggire ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...