Objective, Burma!
Bill Krohn
(USA 1944, 1945, Obiettivo Burma, bianco e nero, 142m); regia: Raoul Walsh; produzione: Jerry Wald per Warner Bros.; soggetto: Alvah Bessy; sceneggiatura: Ranald MacDougall, [...] , il reporter, è testimone della morte del tenente Jacobs in seguito alle torture subite. Nelle indicazioni della sceneggiatura, Jacobs "è ebreo e ne ha chiaramente l'aspetto"; nel film questo non è evidente, così che le grida disperate di Williams ...
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Hunte, Otto
Alessandro Cappabianca
Scenografo tedesco, nato ad Amburgo il 9 gennaio 1881 e morto a Berlino nel 1960. Contribuì al successo del cinema tedesco degli anni Venti ideando le scenografie [...] tutto il cinema tedesco, precipitò nella notte hitleriana. H. fu coinvolto come scenografo nello sciagurato Jud Süss (1940; Süss l'ebreo) di Veit Harlan, ma si riscattò collaborando con Bruno Monden al coraggioso Die Mörder sind unter uns (1946; Gli ...
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Robards, Jason Jr (propr. Jason Nelson Jr)
Francesca Vatteroni
Attore teatrale e cinematografico statunitense, nato a Chicago il 26 luglio 1922 e morto a Bridgeport (Connecticut) il 26 dicembre 2000. [...] di AIDS; Reunion (1989; L'amico ritrovato) di Jerry Schatzberg, dal romanzo di F. Uhlman, nel ruolo struggente di un ebreo che, tornato in Germania a cinquant'anni dalla Shoah, scopre che il suo compagno di gioventù è stato giustiziato per aver ...
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Sharif, Omar
Luca Venzi
Nome d'arte di Michael Shalhoub, attore cinematografico egiziano, di origine siriano-libanese, nato ad Alessandria d'Egitto il 10 aprile 1932. Sorretto da una presenza carismatica [...] Ibrahim e i fiori del Corano) di François Dupeyron, storia di un'amicizia tra un anziano arabo e un giovane ebreo. Nel 1977 ha raccontato la storia della sua vita in The eternal male. An autobiography.
Bibliografia
The Arab image in American ...
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SVIZZERA
Claudio Cerreti
Livio Tornetta
Hartmut Ullrich
Giovanni Busino
Giulia Baratta
Walter Schönenberger
Piero Spagnesi
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 73; App. I, p. 1041; II, [...] a partire dalla metà degli anni Venti nella S. tedesca, per iniziativa della Praesens-Film fondata nel 1924 dall'ebreo polacco L. Wechsler. Fino allo scoppio della seconda guerra mondiale vennero realizzati, insieme a numerosi documentari turistici ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] tutti del 1940, come Die Rothschilds, Aktien auf Waterloo (I Rothschild) di Erich Waschneck, il perfido Jud Süss (Süss l'ebreo) di V. Harlan, per non parlare dello pseudo-documentario di F. Hippler Der ewige Jude, la più infame opera antisemita della ...
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Maccartismo
Guido Fink
Con il termine maccartismo, a volte sostituito dalla locuzione 'caccia alle streghe' per gli evidenti rimandi alla psicosi che qualche secolo prima aveva agitato l'America puritana [...] nel novembre del 1947, come riporta V.S. Navasky (1980, pp. 109 e segg.), Sidney Harmon, un produttore ebreo californiano, faceva osservare al presidente dell'American Jewish Committee, citando anche una testimonianza del regista Billy Wilder, che le ...
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Les enfants du paradis
Sandro Toni
(Francia 1943-44, 1945, Amanti perduti, bianco e nero, 180m); regia: Marcel Carné; produzione: Raymond Borderie, Fred Orain per Pathé; sceneggiatura: Jacques Prévert; [...] ricostruzione dell'intero Boulevard du crime, la cacciata del primo produttore André Paulvé, voluta dai tedeschi perché Paulvé era ebreo (in realtà per i suoi stretti rapporti con l'italiana Scalera film), il coprifuoco, i controlli della Gestapo, la ...
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Kosma, Joseph (propr. Jozsef)
Ermanno Comuzio
Compositore ungherese, naturalizzato francese, nato a Budapest il 22 ottobre 1905 e morto a Parigi il 7 agosto 1969. Dopo aver intrapreso l'attività di compositore [...] ou la clé des songes diretto da Marcel Carné fu premiata al Festival di Cannes del 1951.
Di famiglia ebrea, K. iniziò da adolescente, a Budapest, a suonare il pianoforte accompagnando film muti, mentre frequentava il Conservatorio. Diplomatosi in ...
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Hoffman, Dustin
Simone Emiliani
Attore cinematografico statunitense, di origine ebraica, nato a Los Angeles l'8 agosto 1937. Sin dagli esordi, seppe imporre un modello antidivistico: si affermò infatti [...] stesso anno accettò un ruolo in cui sono evidenti le tracce di autobiografismo, quello di un timido studente universitario ebreo minacciato da un ex criminale nazista in Marathon man (1976; Il maratoneta) di Schlesinger. Dopo Straight time (1978 ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...