Medico e cronista ebreo (n. Avignone 1496 - m. dopo il 1577). Esercitò la professione medica a Novi, a Genova, a Voltaggio e a Castelletto Monferrato. Scrisse in ebraico due cronache, una sui re francesi [...] e i re ottomani e l'altra, ῾Emeq ha Baklā ("Valle del pianto"), sulla persecuzione sofferta dagli Ebrei fino al 1575; inoltre poesie, lettere, opere grammaticali e lessicografiche. Fece pure traduzioni di libri dal latino e dallo spagnolo in ebraico. ...
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Medico e diplomatico ebreo (n. Udine 1520 circa - m. Costantinopoli prima del 1605), detto anche Tedeschi perché appartenente a famiglia proveniente dalla Germania. Visse prima in Polonia, ove fu medico [...] del re Sigismondo Augusto. Passato a Costantinopoli, nel 1573 appoggiò, conformemente agl'interessi turchi, la candidatura di Enrico d'Angiò al trono di Polonia. Partecipò alle trattative diplomatiche ...
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Dottore ebreo (939-1038), ultimo capo dell'Accademia babilonese di Pumbĕdītā. Scrisse in arabo numerose opere sul diritto talmudico, tra cui la più importante è il libro sulla compra-vendita, tradotto [...] anche in ebraico poco dopo la sua morte. Fu inoltre autore di commenti a varî trattati del Talmud, poesie liturgiche e opere di linguistica (sul vocabolario talmudico e sulla vocalizzazione); altri scritti ...
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Rabbino e scrittore ebreo (La Rochelle 1604 - Middelburg 1657). Di origine portoghese marrana, fu educato ad Amsterdam. Pubblicò nel 1650 l'Esperança de Israel, propugnandovi l'ammissione in Inghilterra [...] degli Ebrei (che ne erano stati espulsi nel 1290), e nel 1655, allo stesso scopo, lo Humble address to the Lord Protector. Riuscì con questi scritti ad attrarre l'attenzione di Cromwell e a influenzare le favorevoli deliberazioni prese nello stesso ...
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Antico condottiero ebreo, figlio di Nun, della tribù di Efraim, successore di Mosè nella suprema reggenza d'Israele. Secondo la narrazione dell'omonimo libro biblico, guidò la conquista della Palestina, [...] attraversando il Giordano da oriente, occupando miracolosamente Gerico e irradiando quindi le sue truppe verso il sud e il nord della regione; solo alcune roccaforti cananee resistettero alla conquista. ...
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Ebreo alessandrino, autore (circa 100 a. C.) di un'opera in greco Sui Giudei, in cui glorificava il suo popolo attribuendo ad Abramo conoscenze astronomiche, a Giacobbe la fondazione dei templi di Eliopoli, [...] a Mosè (identificato con Museo e con il dio Ermete, cioè Thoth) tutta la civiltà, le arti e l'organizzazione politica e amministrativa dell'Egitto, compresa la scrittura geroglifica. Ne restano frammenti ...
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Mattatia
Sacerdote ebreo (m. 168-167 a.C.). Iniziatore del movimento dei Maccabei, per aver ucciso un ebreo idolatra e un messo del re Antioco IV Epifane fu costretto a fuggire e a rifugiarsi sui monti [...] intorno a Modin, a nord-ovest di Gerusalemme. Ivi raccolse intorno a sé dei seguaci e iniziò la guerriglia contro i Seleucidi. Morì dopo aver affidato il proseguimento dell’impresa ai suoi figli, tra i ...
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Esdra
Sacerdote e scriba ebreo (5° sec. a.C.). Secondo il libro della Bibbia che porta il suo nome, E. fu protagonista, assieme a Neemia, della restaurazione della comunità ebraica in Gerusalemme dopo [...] l’esilio babilonese, e formò una coscienza ebraica basata su una forte appartenenza al gruppo, proibendo tra l’altro i matrimoni misti. La realtà storica di E. e delle sue riforme è stata messa in dubbio ...
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Menelao
Sommo sacerdote ebreo, successore di Giasone. Durante il suo pontificato (172-163 a.C.) avvenne la grande repressione contro gli ebrei da parte di Antioco IV Epifane, mirata soprattutto a contrastare [...] le pratiche religiose ebraiche fino al punto di far costruire nel Tempio di Gerusalemme un altare pagano. M. non contrastò la condotta di Antioco, agendo probabilmente per conto di un gruppo di ebrei filelleni. ...
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Yehoshua
Sommo sacerdote ebreo (dal 175 al 172 a. C.). Appoggiato da Antioco IV di Siria, cercò di ellenizzare la Giudea. Deposto poi da Antioco e sostituito con Menelao, si rifugiò nell’Ammonitide; [...] di qui, approfittando delle difficoltà in cui si trovava il sovrano, rioccupò Gerusalemme (168): dovette però lasciarla al ritorno di Antioco. Fuggì in Egitto, poi a Sparta, ove morì ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...