Arte
Nelle arti figurative, la tendenza a ispirarsi a fonti diverse accogliendo da ciascuna gli elementi ritenuti migliori. J.J. Winckelmann fu il primo a trasferire il vocabolo dal linguaggio filosofico a quello artistico nel definire l’arte dei Carracci e la dottrina estetica da essi propugnata, per cui ideale dell’arte è l’armonica fusione del disegno di Raffaello, del colore veneto, del chiaroscuro ...
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Architetto (Lione 1796 - Condrieu 1871). Di un eclettismo prevalentemente neoclassico, fu autore a Lione di piani urbanistici e progettò opere notevoli, come il ponte "de la Feuillée", le fortificazioni [...] e i trafori delle vie Bourbon e Imperiale, e il palazzo della Borsa ...
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Caratteristica stilistico-formale che, nell’ambito dell’eclettismo architettonico della seconda metà dell’Ottocento, segna un revival di forme barocche (Opéra di Parigi di J.-L.-C. Garnier; Tribunali di [...] Bruxelles di J. Parlaert; palazzo di Giustizia di Roma di G. Calderini) ...
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Caratteristica stilistico-formale che, nell’ambito dell’eclettismo architettonico della seconda metà dell’Ottocento, segna un revival di forme rinascimentali, in contrapposizione ai movimenti che propugnavano [...] l’imitazione di forme medievali; si diffuse in Europa e negli USA ...
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Architetto (Roma 1845 - ivi 1924). Esponente dell'eclettismo d'ispirazione rinascimentale, realizzò a Roma, tra l'altro, le facciate dei pal. Odescalchi al Corso (1889) e Primoli (1909). Diresse il Museo [...] artistico industriale di Roma. Scrisse d'architettura medievale e barocca, di pittura dell'Ottocento e di didattica artistica, e fondò alcune riviste d'arte ...
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Architetto (Roma 1846 - ivi 1928); rappresentante dell'eclettismo, ebbe grande successo nei primi cinquant'anni di Roma capitale; costruì numerosi edifici pubblici e privati in forme ispirate al classicismo: [...] palazzo delle Esposizioni in via Nazionale progettato nel 1878 e costruito dal 1880 al 1882; pal. Sforza-Cesarini, 1886; pal. del ministero di Grazia e Giustizia, 1920. Partecipò al completamento del Vittoriano ...
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Architetto (Parigi 1829 - Antibes 1914). Esponente dell'eclettismo, progettò numerose chiese (suo capolavoro è St.-Pierre-de-Montrouge a Parigi, 1864-72), che, al di là dell'ispirazione ai varî stili storici, [...] rivelano una chiara impostazione strutturale e notevole equilibrio compositivo. Progettò il carcere della Santé (1862-85) a Parigi ed edifici scolastici che ebbero duratura influenza (licei Buffon e Molière ...
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Architetto (Vienna 1813 - Weidling, Vienna, 1868). Esponente dell'eclettismo, fu professore dal 1844 all'accademia di Vienna, dove, sempre in collaborazione con E. van der Nüll, partecipò a importanti [...] opere pubbliche, come la costruzione dell'arsenale (1847), e progettò in forme liberamente neorinascimentali il teatro dell'Opera (1862-69) ...
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Architetto danese (Copenaghen 1818 - ivi 1902), seguace dell'eclettismo in voga ai suoi tempi, autore, fra l'altro, di varî edifici pubblici a Copenaghen: la vecchia stazione (1863-64), la Banca Nazionale [...] (1866-70), il politecnico (1888-92), ecc. Introdusse l'uso dei mattoni nella moderna architettura danese ...
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Architetto (Parigi 1817 - ivi 1885), tipico rappresentante dell'eclettismo architettonico francese del secondo Ottocento. A Parigi costruì varie chiese: S. Ambrogio (1863-69); la Trinità (1863-67); compimento [...] di S. Clotilde, iniziata nel 1846 da F. C. Gau; restaurò la Tour Saint-Jacques, Saint-Germain-l'Auxerrois; è suo il progetto (1874) per l'odierno Hôtel-de-Ville ...
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eclettismo
(raro ecclettismo) s. m. [der. di eclettico]. – 1. Atteggiamento di pensiero che sceglie e accetta dai varî sistemi filosofici alcune dottrine, e le coordina armonicamente; anche, la scuola filosofica che segue il metodo eclettico....
eclettico
eclèttico (raro ecclèttico) agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἐκλεκτικός «che trasceglie», der. di ἐκλέγω «trascegliere»] (pl. m. -ci). – 1. Dell’eclettismo; seguace dell’eclettismo (filosofico): scuola e.; metodo e.; gli e.; i filosofi...