keynesiana, teoria
Andrea Boitani
Approccio teorico alla macroeconomia che si rifà, in senso molto ampio, all’impostazione di J.M. Keynes, in particolare ai concetti espressi nella sua opera principale, [...] per esprimerle» (The general theory of employment, «Quarterly Journal of Economics», 1937, 51, 2).
La nuova economiakeynesiana
Le forme che la ‘nuova economia k.’ utilizza oggi per esprimere le idee di Keynes risentono delle critiche che sono state ...
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Complesso delle risorse (terre, materie prime, energie naturali, impianti, denaro, capacità produttiva) e delle attività rivolte alla loro utilizzazione, di una regione, uno Stato, un continente, il mondo [...] 1960, il dibattito sulla teoria macroeconomica aveva condotto al progressivo affermarsi dell’idea che le tradizionali politiche economiche d’ispirazione keynesiana fossero inefficaci, se non dannose. In tal senso, si può dire che l’evoluzione della ...
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Economia e politica del lavoro
Carlo Dell'Aringa
Introduzione
L'economia del lavoro è uno dei campi specialistici in cui si divide l'economia politica. Due filoni di pensiero si contendono, da sempre, [...] , in "Economic journal", 1955, LXV, pp. 389-404.
Hicks, J. R., The crisis in Keynesian economics, Oxford 1974 (tr. it.: La crisi dell'economiakeynesiana, Torino 1975).
Kerr, C., The balkanization of labor markets, in Labor mobility and economic ...
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L’insieme delle operazioni, semplici o complesse, attraverso le quali si produce un bene trasformando altri beni. Costo di p. Le spese sopportate per produrre, cioè il complesso dei beni e servizi che [...] pure ai classici e apre, nello stesso tempo, la via agli studi che, integrando e tentando di dinamizzare l’economiakeynesiana, costituiscono il pensiero successivo.
Un ritorno esplicito alla tradizione di Ricardo e Marx è rappresentato poi, in altro ...
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(App. III, I, p. 219; IV, I, p. 248)
Un acceso dibattito si è sviluppato negli ultimi anni per pervenire a una definizione degli indicatori dei livelli di b. − fra gruppi sociali presenti all'interno delle [...] reddito, il tasso di disoccupazione e di crescita industriale. Nel dopoguerra inoltre, con la definitiva affermazione dell'economiakeynesiana, si è imposta una forma di misurazione aggregata − come il Prodotto Interno Lordo − quale unica variabile ...
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Finanza pubblica
Giuseppe Dallera
I primi studi a carattere sistematico sui problemi della f. p. si possono far risalire all'inizio del sec. 18°, quando l'emergere degli Stati nazionali in Europa pose [...] pubblica che riguardano sia offerta di servizi sia trasferimenti (in particolare sanità, previdenza, istruzione). Nella Nuova economiakeynesiana, dove hanno un ruolo essenziale la concorrenza imperfetta, le rigidità nominali di prezzi e salari e il ...
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Parte della teoria economica (detta anche macroanalisi economica) che ha per oggetto l’individuazione dei valori di equilibrio dei grandi aggregati (reddito nazionale, livello dell’occupazione complessiva, [...] ha vissuto un nuovo momento di centralità nella ricerca scientifica attraverso quella che è stata definita la nuova economiakeynesiana. Questa scuola di pensiero è in realtà un’estensione della microeconomia neoclassica che incorpora alcuni elementi ...
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Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da [...] la principale alternativa critica alla dominante teoria di determinazione del reddito d’ispirazione keynesiana, non costituisce una teoria economica omogenea (➔ nuova macroeconomia classica). Tuttavia il suo nucleo centrale rimane la riformulazione ...
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L’utile che viene dall’esercizio di un mestiere, di una professione, di un’industria, da un qualsiasi impiego di capitale.
In economia, il flusso di moneta, beni o servizi, ricevuto da singoli individui, [...] malgrado il r. fosse notevolmente aumentato. L’ipotesi keynesiana quindi è il frutto di un’illusione nell’ che sancisce il principio di derivazione del r. d’impresa dal conto economico: il r., infatti, è la risultante delle variazioni in aumento o in ...
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Del Vecchio, Gustavo
Economista (Lugo di Romagna 1883 - Roma 1972). Docente a Trieste, Bologna, Milano e Roma, fu espulso dall’insegnamento a causa delle leggi razziali e costretto all’esilio in Svizzera. [...] 50) e socio nazionale dei Lincei (1948). Studioso dei problemi monetari, di teoria del capitale e di economia dinamica, criticò la teoria keynesiana per il suo concentrarsi sui cicli di breve periodo, trascurando l’analisi dei fattori di sviluppo nel ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
macroeconomia
macroeconomìa s. f. [comp. di macro- e economia]. – Termine usato nel linguaggio econ. con due diverse accezioni, per indicare: a. la parte della teoria economica che ha per oggetto l’individuazione dei valori di equilibrio dei...