Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola napoletana
Lilia Costabile
Nell’arco di tutto il Settecento, la giovane scienza dell’economia si avvale, nel suo farsi autonoma, del contributo della Scuola napoletana. Privilegiati dagli economisti [...] Ma è evidente che egli deve considerarsi uno dei fondatori, se non il fondatore dell’economia «neoclassica», e più precisamente della sua versione «austriaca»: chiunque abbia letto Carl Menger, Ludwig von Mises e Friedrich von Hayek riconoscerà nella ...
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Identita personale e collettiva
Loredana Sciolla
di Loredana Sciolla
Identità personale e collettiva
La categoria 'identità' al crocevia delle scienze sociali
Il termine 'identità', che deriva dal [...] anni sessanta per opera soprattutto di due studiosi di origine austriaca, Peter L. Berger e Thomas Luckmann (v., 1966), rivendicazioni etniche sorgono proprio nelle zone più prospere ed economicamente avanzate. Infine, l'analisi in termini di ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] che il suo non era un semplice progetto di modernizzazione economica, ma una strategia da cui far scaturire un accresciuto ruolo Toscana aveva abolito la pena di morte e nella Lombardia austriaca erano in vigore leggi penali più miti e più moderne ...
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Andrea Gareffi
Premi letterari
È questa la celebrità?
I premi letterari e il mercato dell'editoria
di Andrea Gareffi
3 luglio
Si svolge al Ninfeo di Villa Giulia a Roma la tradizionale cerimonia di assegnazione [...] supervisore del premio.
Fino al 1975 il Viareggio è stato economicamente autosufficiente, poi si è affidato al Comune, mentre la presidenza Ministero per l'Arte e l'Educazione a uno scrittore austriaco per il complesso della sua opera, così come il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Teorie della politica
Carlo Altini
Nonostante le prospettive teoriche che si occupano di politica in Italia diventino, nella seconda metà del Novecento, sempre più specializzate a livello accademico [...] il luogo in cui è possibile pensare le trasformazioni dell’economico e del sociale. Ma, al di là delle singole posizioni di autogenerarsi. Richiamandosi all’«individualismo metodologico» della Scuola austriaca di Carl Menger e Ludwig von Mises, egli ...
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Legislazione e codificazione
Carlo Ghisalberti
Dall’invasione longobarda del 568, con l’unità politica della penisola era venuta meno anche quella giuridica tramandata dal mondo romano. Se le leggi [...] Italia dopo il 1815. Come è noto, il dominio diretto austriaco si esercitava sul Lombardo Veneto, sul Trentino, sul Goriziano, una società civile che vedeva trasformarsi le strutture della sua economia.
Così, il 2 aprile 1865, venne promulgata la ...
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Darwinismo sociale
Tiziano Bonazzi
Introduzione
La locuzione 'darwinismo sociale' apparve negli anni ottanta dell'Ottocento per indicare l'applicazione dell'evoluzionismo allo studio delle società umane. [...] la lotta per l'esistenza in termini morali più che economici, in ciò affiancati dal popolarissimo John Fiske, il cui e razze - un punto su cui Ward segue i sociologi austriaci Gumplowicz e Ratzenhofer -, il processo telico sostituisce a poco a poco ...
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Luigi Luzzatti e Venezia
Paolo Pecorari
La doppia nascita
A Venezia Luigi Luzzatti nasce, si potrebbe dire, due volte, anagraficamente e culturalmente: anagraficamente, il 1° marzo 1841, nell’antico [...] col mare Adriatico. La direzione delle ferrovie austriache meridionali, che ha in esercizio i due . 175-189.
7. Paolo Pecorari, Luigi Luzzatti e le origini dello ‘statalismo’ economico nell’età della Destra storica, Padova 1983, pp. 97-108.
8. L. ...
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Positivismo e neopositivismo
Pietro Rossi
di Pietro Rossi
Positivismo e neopositivismo
Positivismo e società industriale
Il rapporto con il processo di costituzione delle scienze sociali è essenziale, [...] discipline, tra le quali particolare rilievo assume l'economia politica, di cui Comte aveva invece negato la questa base si costituì il movimento neopositivistico, che nella capitale austriaca ebbe il suo primo centro, per diffondersi ben presto a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il neoilluminismo italiano
Massimo Mori
Un’esperienza breve e coraggiosa
Sebbene sia preceduta da un lungo periodo di gestazione, del quale è difficile determinare l’ampiezza, sia cronologica sia geografica, [...] aveva avuto contatti diretti in un soggiorno nella capitale austriaca. Molti di questi lavori confluirono, nel 1945, di Karl Marx dagli Ökonomisch-philosophische Manuskripte (Manoscritti economico-filosofici del 1844) del 1844 a Die deutsche ...
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marginalismo
s. m. [der. di marginale]. – Teoria economica sviluppatasi nella seconda metà dell’Ottocento, che si fonda sul concetto di utilità marginale, cioè sull’incremento di soddisfazione che il consumatore ricava da una nuova dose di...
politica
polìtica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. politico (sottint. arte); cfr. gr. πολιτική (τέχνη)]. – 1. a. La scienza e l’arte di governare, cioè la teoria e la pratica che hanno per oggetto la costituzione, l’organizzazione, l’amministrazione...