Economista statunitense (n. Alameda, California, 1920), prof. di economia nelle univ. del Maryland, di Princeton e quindi di Stanford. La sua più importante opera, scritta in collaborazione con E. S. Shaw [...] costituito le basi per i successivi sviluppi della teoria finanziaria, avendo inserito l'analisi monetaria, di derivazione keynesiana, in una più ampia teoria del finanziamento, che abbraccia sia i molteplici strumenti finanziarî (anche non monetarî ...
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Orientamento di politica economica («perfetta sintonia») di derivazione keynesiana, che consiste nel ritenere necessari continui interventi delle autorità governative in risposta a fluttuazioni all’interno [...] . Si tratta essenzialmente di considerare come oggetto della politica monetaria e fiscale tutti i cambiamenti indesiderati di variabili economiche quali il tasso di disoccupazione, il tasso di crescita dell’offerta di moneta e il livello dei prezzi ...
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SVILUPPO ECONOMICO
Paolo SYLOS-LABINI
. Lo s. e. è variamente concepito. Per alcuni economisti esso consiste in un accrescimento del reddito nazionale, totale o per individuo. Come in biologia, è opportuno [...] tuttavia M. Fanno, ricollegandosi alla teoria keynesiana, ha compiuto un interessante tentativo di combinare economic growth, Londra 1955; M. Fanno, La teoria delle fluttuazioni economiche, 2ª ed., Torino 1956; P. Baran, The political economy ...
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MONETARISMO
Fabio C. Bagliano
Giancarlo Marini
(App. IV, II, p. 499)
Dagli anni Cinquanta all'inizio degli anni Ottanta la teoria economica nota con il nome di m. ha rappresentato la principale alternativa [...] e disoccupazione crescente genera una profonda crisi di fiducia nelle possibilità esplicative della teoria keynesiana e nelle prescrizioni di politica economica da essa derivate. Il m., invece, con la sua enfasi sul controllo della crescita ...
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INTERESSE (XIX, p. 378)
Giovanni CALO'
Giovanni DEMARIA
Carlo DE CUGIS
Pedagogia. - Nell'accezione più vasta, psicologica, è la disposizione favorevole dell'animo verso un certo oggetto, l'attrazione [...] saldi oziosi.
Dalle osservazioni via via fatte nel corso dell'esposizione risulta dunque che nel pensiero degli economistikeynesiani nessuno dei due modelli è pienamente determinato, se preso separatamente, giacché nessuno è sufficiente a stabilire ...
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MACRO- e MICROECONOMIA
Giovanni Demaria
Negli indirizzi classico e neoclassico, e specialmente in quelli culminati nei sistemi dell'equilibrio economico generale proposti dalla scuola di Losanna, le [...] provenienti dai singoli individui.
Invece, nel periodo fra le due guerre mondiali, specialmente con la letteratura keynesiana, l'economia dei processi fenomenici a livello individuale è stata via via sempre più trascurata. Si è preferito discorrere ...
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OCCUPAZIONE PIENA (ingl. full employment)
Gaetano STAMMATI
La definizione di disoccupazione, da cui è necessario partire per arrivare al concetto di "piena occupazione", non è pacifica. Pure la necessità [...] , e infine al controllo della produzione ai fini della domanda di lavoro.
La teoria keynesiana ha dato poi origine a due ulteriori teorie: quella della maturità economica o del ristagno secolare e quella di A. F. Hayek del cosiddetto "effetto di ...
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SCAMBÎ INTERNAZIONALI
Orlando D'ALAURO
Nell'ultimo trentennio la teoria degli s. i. è stata sottoposta ad analisi d'indole diversa che hanno integrato o superato gli schemi classici (v. commercio: Commercio [...] tentato di svilupparne i canoni fondamentali con l'ausilio delle dottrine dell'equilibrio economico generale. G. Haberler, B. Ohlin, T. O. Yntema e J di scambio internazionali. Le nuove concezioni keynesiane successivamente, specie dopo il 1939, hanno ...
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INDICATORI ECONOMICI
Vincenzo Lo Iacono
Nel campo della documentazione statistica, una posizione di rilievo assumono gli i.e., solitamente rappresentati da rapporti tra grandezze riferite a tempi, luoghi [...] certe modifiche che si manifestano nel sistema economico, diventa inevitabile l'approntamento di nuove rilevazioni statistiche e di nuovi procedimenti di analisi quantitativa.
L'avvento dell'impostazione keynesiana, spostando l'interesse dai fenomeni ...
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SHACKLE, George Lennox Sharman
Claudio Sardoni
Economista britannico, nato a Cambridge il 14 luglio 1903, morto a Aldeburgh il 3 marzo 1992. Prima di laurearsi, svolse diversi lavori, fra i quali quello [...] nozione e trattazione adeguata dell'incertezza. S. ha influenzato molti economisti appartenenti alla ''scuola post-keynesiana'', ma è stato accusato da altri economisti di ''nichilismo'', in quanto le sue concezioni condurrebbero all'impossibilità ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
macroeconomia
macroeconomìa s. f. [comp. di macro- e economia]. – Termine usato nel linguaggio econ. con due diverse accezioni, per indicare: a. la parte della teoria economica che ha per oggetto l’individuazione dei valori di equilibrio dei...