Diritto
D. giudiziale Atto introduttivo del processo e costitutivo di esso, con il quale si chiede al giudice l’emanazione di un provvedimento a tutela del diritto sostanziale dedotto in giudizio.
Il potere [...] della d. giudiziale (art. 2652-2653, c.c.).
Economia
Richiesta di beni o servizi sul mercato. La d. individuale sue componenti costituisce il nucleo centrale dell’analisi keynesiana della determinazione del reddito nazionale e della occupazione. ...
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In economia, sia il metodo di analisi basato sul principio marginalistico e, in particolare, sull’individuazione delle scelte ottime degli agenti economici attraverso il confronto tra beneficio e costo [...] teoria dell’utilità marginale estendendola a situazioni di equilibrio economico generale e non soltanto all’equilibrio parziale dei mercati lavoro necessaria per produrlo.
Dopo la parentesi keynesiana e postkeynesiana, quindi dagli anni 1950 in poi ...
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Il fatto di provvedere con i mezzi necessari al compimento di un’opera, allo svolgimento di un’attività; anche la somma fornita o ottenuta.
F. pubblico
Si riconducono a tale nozione giuridica quei negozi [...] eventi naturali che hanno prodotto gravi danni al tessuto economico di una attività. Mentre i primi rientrano nell’ bilancio ma spesso usata anche in passato, cui la teoria keynesiana del deficit spending ha fornito un fondamento teorico rigoroso e ...
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Cozzi, Terenzio. – Economista italiano (Portogruaro 1939 - Torino 2022). Allievo di S. Lombardini, con P. Sraffa e L.L. Pasinetti è stato esponente significativo della scuola italiana postkeynesiana, nel [...] 1972); i manuali Economia politica (1994) e Principi di economia politica (con S. Zamagni, 2004); Piero Sraffa’s politica economy: a centenary estimate (con R. Marchionatti, 2001); La teoria della crescita e la scuola keynesiana di Cambridge (2011). ...
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supply side economics Scuola di pensiero economico («economia dell’offerta») sorta all’inizio degli anni 1980 negli USA, che, in contrapposizione all’analisi keynesiana, prevalentemente interessata alla [...] della s. sostengono che il contenimento del livello di tassazione costituisca uno stimolo per una rapida crescita economica e provochi la riduzione dell’inflazione, grazie all’aumento del tasso di crescita della produzione. Anche se i risultati ...
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In economia, p. (o inclinazione) al consumo, al risparmio, alle importazioni, espressioni di derivazione keynesiana con cui si indicano relazioni tra variabili globali (tra il consumo, il risparmio, il [...] valore delle importazioni e il reddito di una collettività); se il rapporto fra le due grandezze economiche riguarda i loro valori assoluti si parla di p. media; se invece il rapporto è instaurato fra le rispettive variazioni delle due grandezze si ...
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Economista statunitense (n. Alameda, California, 1920), prof. di economia nelle univ. del Maryland, di Princeton e quindi di Stanford. La sua più importante opera, scritta in collaborazione con E. S. Shaw [...] costituito le basi per i successivi sviluppi della teoria finanziaria, avendo inserito l'analisi monetaria, di derivazione keynesiana, in una più ampia teoria del finanziamento, che abbraccia sia i molteplici strumenti finanziarî (anche non monetarî ...
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Orientamento di politica economica («perfetta sintonia») di derivazione keynesiana, che consiste nel ritenere necessari continui interventi delle autorità governative in risposta a fluttuazioni all’interno [...] . Si tratta essenzialmente di considerare come oggetto della politica monetaria e fiscale tutti i cambiamenti indesiderati di variabili economiche quali il tasso di disoccupazione, il tasso di crescita dell’offerta di moneta e il livello dei prezzi ...
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SVILUPPO ECONOMICO
Paolo SYLOS-LABINI
. Lo s. e. è variamente concepito. Per alcuni economisti esso consiste in un accrescimento del reddito nazionale, totale o per individuo. Come in biologia, è opportuno [...] tuttavia M. Fanno, ricollegandosi alla teoria keynesiana, ha compiuto un interessante tentativo di combinare economic growth, Londra 1955; M. Fanno, La teoria delle fluttuazioni economiche, 2ª ed., Torino 1956; P. Baran, The political economy ...
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MONETARISMO
Fabio C. Bagliano
Giancarlo Marini
(App. IV, II, p. 499)
Dagli anni Cinquanta all'inizio degli anni Ottanta la teoria economica nota con il nome di m. ha rappresentato la principale alternativa [...] e disoccupazione crescente genera una profonda crisi di fiducia nelle possibilità esplicative della teoria keynesiana e nelle prescrizioni di politica economica da essa derivate. Il m., invece, con la sua enfasi sul controllo della crescita ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
macroeconomia
macroeconomìa s. f. [comp. di macro- e economia]. – Termine usato nel linguaggio econ. con due diverse accezioni, per indicare: a. la parte della teoria economica che ha per oggetto l’individuazione dei valori di equilibrio dei...