frodolente
Ettore Bonora
Come aggettivo, " pensato o eseguito con frode ": lo furto che [Caco] frodolente fece / del grande armento ch'elli ebbe a vicino (If XXV 29; sostenibile anche l'ipotesi che [...] e di Sardegna e quello ovidiano della vendetta di Giunone contro l'isola di Egina, come poi la follia di Atamante e di Ecuba è la giusta pietra di paragone per descrivere la furia dei falsari della persona. Ma con quale coscienza d'artista D. abbia ...
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Troiani
Antonio Martina
La gloria di costituire l'Impero universale di Roma era riservata ai discendenti dei T. superstiti che, dopo la lunga guerra in cui la loro virtù aveva dovuto soccombere dinanzi [...] , come sappiamo, la distruzione di Troia determinata dalla sua superbia (v. TROIA). Subito dopo (v. 22) l'immagine di Ecuba, che sotto il peso della sventura forsennata latrò sì come cane (v. 20), gli suggerisce l'espressione furie troiane. In Pd ...
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ONORATO, Umberto
Domenico Proietti
ONORATO, Umberto. – Nacque a Lucera (Foggia), il 2 febbraio 1898, da Ermanno, maestro elementare, e da Erminia Pellegrino.
Insieme al fratello minore Ettore (futuro [...] , Totò e O., cit., pp. 49-86; M. Giammusso, Il teatro di O., in “Farli brutti”, cit., pp. 9-16 (rist. in Id., Per Ecuba!. Frammenti di un discorso teatrale, Roma 2008, pp. 171-175); P. Pallottino, Chi è di scena? O. in tre atti, ibid., pp. 17-26; B ...
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esempio (essemplo; essempro)
Enrico Malato
Francesco Tateo
D. usa generalmente la forma ‛ essemplo ' in tutte le sue opere (solo nei due luoghi del Purgatorio e in due luoghi del Paradiso il Petrocchi [...] una più circostanziata " narratio " il duplice e. di If XXX 1-21, che ricorda la vendetta di Giunone e la tragedia di Ecuba per spiegare la pena dei falsari. I due e. sono messi in evidenza dalla loro posizione iniziale, secondo i dettami retorici, e ...
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torcere [torza, in rima, cong. pres. III singol.: cfr. Parodi, Lingua 229]
Antonietta Bufano
Il verbo ricorre soltanto nella Commedia (con l'unica eccezione di un'occorrenza nel Convivio), in forma [...] (cfr. XIII 129, citato).
Ma l'aggettivo può anche esprimere un altro tipo di deviazione, quella puramente razionale: è il caso di Ecuba, cui il dolore per la morte dei figli fé la mente torta, cioè la " fece uscir di senno " al punto che forsennata ...
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SENECA, L. Anneo
Achille BELTRAMI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Secondogenito di L. Anneo Seneca il Vecchio, nato a Cordova alcuni anni a. C. (verso il 4 a. C. secondo l'opinione comune, ma forse [...] di S., le Troiane, la quale si conclude col duplice sacrificio di Polissena e di Astianatte e fonde gli argomenti dell'Ecuba e delle Troiane euripidee ma con somma libertà e con richiami epici, specialmente virgiliani, così da riuscire un'opera ...
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Letteratura e tradizione classica
Massimo Fusillo
Il dialogo che le letterature moderne hanno da sempre istituito con i modelli della tradizione classica assume nel Novecento una pregnanza del tutto [...] König Ödipus (1966). Il racconto Kassandra (1983) della Wolf è un lungo monologo della profetessa troiana figlia di Ecuba e di Priamo, immaginata poco prima che muoia prigioniera a Micene per mano di Clitennestra: un monologo retrospettivo, che ...
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Demagogia
Luciano Canfora e Giorgio Fedel
Nel mondo antico e moderno
di Luciano Canfora
Nel mondo antico e moderno Invano si cercherebbe una chiara e univoca indicazione del significato negativo del [...] requisito che richiede è la voce (beninteso "repugnante"). Repugnante è Odisseo, buon parlatore, nella tragedia euripidea: nell'Ecuba strappa Polissena a sua madre, nelle Troadi fa prevalere il consiglio di massacrare il piccolo figlio di Ettore ...
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LOSCHI, Antonio
Paolo Viti
Nacque a Vicenza forse nel 1368, comunque non molto prima, da Ludovico di Niccolò e da Elena di Regle del Gallo.
Il padre, giureconsulto, era stato a Firenze, forse nel 1350, [...] Seneca. Oltre al riuso di alcuni miti offerti dalle Metamorfosi di Ovidio, il L. dovette rifarsi anche all'Ecuba di Euripide, conosciuta attraverso la traduzione di Leonzio Pilato.
L'Achilles interpreta una versione romanzesca che attribuiva la morte ...
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MALIPIERO, Gian Francesco
Virgilio Bernardoni
Nacque a Venezia il 18 marzo 1882, figlio di Luigi (1853-1918) - pianista e direttore d'orchestra, figlio a sua volta di Francesco (1824-87), operista apprezzato [...] nuova del suo teatro, rifugiandosi nei drammi "classici" di W. Shakespeare (Giulio Cesare, 1935, e Antonio e Cleopatra, 1937), Euripide (Ecuba, 1940) e Calderón de la Barca (La vita è sogno, 1941). Inoltre, negli anni Trenta tornò a occuparsi con ...
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crepundie
crepùndie s. f. pl. (anche crepundî s. m. pl.) [dal lat. crepundia -orum, der. di crepare «fare strepito»]. – Nell’antichità, gli amuleti che i bambini portavano al collo, per lo più appesi a una collana, e per estens. altri trastulli...
torto1
tòrto1 agg. e s. m. [der. (propr. part. pass.) di torcere, dal lat. tortus, part. pass. di torquēre «torcere»]. – 1. agg. a. Che ha subìto un movimento di torsione (cfr. ritorto): filo t.; seta t.; posava sopra un sasso i panni t.;...