La leggenda della vera croce e la sua iconografia (VIII-XV secolo)
La disseminazione dei cicli figurativi in prospettiva europea
Barbara Baert
Deve esserci stato un tempo in cui il legno della croce [...] fede religiosa si manifestava all’esterno con il sorgere di nuovi luoghi di culto da Roma a Costantinopoli, da Gerusalemme a Edessa. Fu in questo tempo, secondo la leggenda, che un giudeo e una regina cristiana scavarono a fondo la terra e trovarono ...
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Medioevo: la scienza siriaca. La tradizione della logica aristotelica
Henri Hugonnard-Roche
La tradizione della logica aristotelica
Della letteratura siriaca profana, scientifica o filosofica, ci [...] delle traduzioni arabe posteriori. A tal fine furono utilizzate le versioni antiche, per esempio quelle di Atanasio o di Teofilo di Edessa (m. 785), come pure le versioni più recenti, per esempio quelle di Isḥāq ibn Ḥunayn. Il ms. arabo 2346 è una ...
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SHĀPŪR (Sapores; in pahlavi Shāhpūre, "figlio del re")
B. M. Alfieri
È il nome di tre sovrani persiani della dinastia sassanide.
Shāpūr I (241-272 d. C.), figlio e successore di Ardashir I, fu spirito [...] regno. Impegnato in lunghe guerre contro i Romani, li sconfisse più volte, riuscendo anche, nel 260, dopo la battaglia di Edessa, a prendere prigioniero l'imperatore Valeriano, che condusse con sé in Iran insieme con 70.000 soldati romani. Molti di ...
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Guerre indette fra 11° e 13° sec. dai popoli cristiani d’Europa contro i musulmani per liberare il Santo Sepolcro di Gerusalemme (v. fig.).
Il concetto di guerra santa, in antitesi al primitivo pacifismo [...] Medio Oriente fino alla metà del 13° secolo.
crociate Seconda c. Nel 1144 l’emiro di Mossul s’impadronì di Edessa, minacciando l’invasione della Palestina; il re di Gerusalemme, non potendolo fronteggiare da solo, invocò l’aiuto dell’Europa cristiana ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Federico Barbarossa e la terza crociata
Franco Cardini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Federico partecipa, come giovanissimo duca di [...] escatologiche ancora vive nella Germania otto-novecentesca.
La partenza della seconda crociata
Tra 1144 e 1146 la città armena di Edessa, che è stata conquistata da Baldovino di Boulogne nel 1198 e che da ormai quasi mezzo secolo risulta il primo ...
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Il cristianesimo armeno
Dalla prima evangelizzazione alla fine del IV secolo
Riccardo Pane
A oriente della penisola anatolica, in una vasta area compresa fra il mondo greco, quello siriaco e quello [...] in armeno all’inizio del V secolo21. In essa viene narrata la conversione del re Abgar e la fondazione della Chiesa di Edessa a opera dell’inviato di Cristo, di nome Addai. L’identificazione fra la figura di Addai e quella di Taddeo sembra innegabile ...
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Veronica
Eugenio Ragni
Icona bizantina, conservata in una delle logge della cupola di San Pietro a Roma, venerata sin dall'alto Medioevo in quanto ritenuta la vera immagine del volto di Cristo, quale [...] " con cui nel Medioevo si indicavano i ritratti di Cristo ritenuti autentici in quanto ricollegati alla leggenda di Abgaro di Edessa.
D. cita questa reliquia in Vn XL 1 molta gente va per vedere quella imagine benedetta la quale Iesu Cristo lasciò ...
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DAIBERTO
Luigina Carratori
Bernard Hamilton
Nacque, in luogo che non siamo in grado di precisare, dopo la metà del sec. XI.
La sua nascita pisana e la sua appartenenza alla nobile famiglia dei Lanfranchi [...] . E a Gerusalemme egli giunse il 21 dicembre, insieme con Baldovino di Boulogne, fratello di Goffredo di Buglione e conte di Edessa, e Boemondo d'Altavilla, i quali lo avevano raggiunto a Laodicea nel mese di novembre.
A Gerusalemme D. presiedette un ...
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(gr. Μεσοποταμία) Nome con cui l’antichità classica designava la regione dell’Asia Anteriore compresa tra i fiumi Tigri ed Eufrate, dalle pendici meridionali degli altopiani anatolico e armeno fino alla [...] 65), la riconquista fu completata da Settimio Severo, che divise la M. in due province, occidentale (Osroene, capitale Edessa) e orientale (M., capitale Nisibi). La guerra con i Parti, seppure non ininterrottamente, proseguì per decenni, anche quando ...
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Sotto questo nome è nota una famiglia di medici dí origine siriaca, appartenenti alla setta dei nestoriani. Il primo di questa famiglia di medici, Giorgio, fu il fondatore dell'ospedale di Giundēshāpūr [...] . A loro spetta il merito di aver introdotto le tradizioni della medicina greca, i cui testi furono tradotti dal greco nel siriaco e nel persiano, dalle famose scuole nestoriane di Edessa e Nisibi nella cultura arabo-musulmana del califfato abbaside. ...
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siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...